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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Ottobre 2008
 
   
  LA COMMISSIONE EUROPEA LANCIA IL LIBRO VERDE SULLA COESIONE TERRITORIALE

 
   
  Bruxelles, 8 ottobre 2008 - Il 6 ottobre la Commissione europea ha lanciato il Libro verde sulla coesione territoriale, segnando l´inizio di una più ampia consultazione con le autorità regionali e locali, le associazioni non governative, la società civile e altre organizzazioni, al fine di ottenere una migliore e più condivisa consapevolezza sulla coesione territoriale e sulle sue implicazioni per il futuro della politica regionale dell´Ue. Il Presidente della Commissione Josè Manuel Barroso e la Commissaria per la Politica Regionale Danuta Hübner, insieme al Ministro francese dell´Agricoltura e della Pesca Michel Barnier in rappresentanza della Presidenza dell´Ue, e al Presidente del Comitato delle Regioni Luc Van den Brande, hanno tenuto un primo dibattito sulle questioni sollevate nel Libro Verde alla cerimonia inaugurale degli Open Days 2008 del 6 ottobre, realizzata a Bruxelles nella settimana europea delle Regioni e delle Città. La Commissione ha pubblicato il Libro Verde dietro richiesta da parte degli Stati Membri e del Parlamento Europeo. "Sono convinta che la coesione territoriale può aiutarci a incrementare la competitività delle nostre regioni, il benessere dei nostri cittadini, ovunque vivano, e la qualità del nostro ambiente. Dipenderà dalla nostra capacità fare della diversità territoriale un punto di forza, attraverso una politica flessibile e differenziata che porti a risultati durevoli. La coesione territoriale si gioca nell´adattamento alle realtà e alle sfide attuali. È un modello europeo per l´occupazione e la crescita", ha dichiarato la commissaria Hübner. Contesto e panorama attuale della politica di coesione territoriale - Il dibattito sulla coesione territoriale è iniziato nei primi anni novanta e ha portato all´adozione da parte degli Stati membri della Prospettiva di sviluppo del territorio europeo (Esdp: European Spatial Development Perspective) nel 1999. La Commissione ha sviluppato l´Esdp rafforzando la cooperazione attraverso il programma Interreg e attraverso la creazione dell’Osservatorio in rete dell´assetto del territorio europeo (Espon: European Spatial Planning Observatory Network). Il dibattito è culminato nell´adozione di un´Agenda territoriale e del suo Piano d´azione da parte degli Stati Membri lo scorso anno. Il territorio europeo ha caratteristiche proprie, distinte dal resto del mondo. Solo il 7% di tutta la popolazione Ue (5 milioni di abitanti) vive in città, contro il 25% degli Stati Uniti. L´europa è dunque finora riuscita a mantenere un relativo equilibrio tra urbanizzazione e conservazione delle zone rurali. Questo contribuisce allo "stile di vita europeo". Il Libro verde evidenzia questa risorsa e propone mezzi per evitare lo spopolamento o l´espansione urbana incontrollata. I seguenti 3 concetti chiave devono essere tradotti in azioni concrete: Superare le differenze di densità. Gli agglomerati possono favorire effetti sia positivi che negativi. Per esempio, ci può essere un incremento di innovazione e di produttività e allo stesso tempo più inquinamento ed esclusione sociale. Il Libro verde suggerisce un miglior coordinamento tra città e zone limitrofe per unire i loro sforzi ed assicurare che tutte le aree massimizzino il loro contributo alla prosperità dell´intera Unione. In altri termini, l´obiettivo è rendere l’Europa più grande della somma delle sue parti. Superare la distanza. L´accesso ai servizi pubblici, sistemi di trasporto efficienti, reti energetiche affidabili e Internet a banda larga non sono ancora diffusi in modo uniforme in Europa. Nelle zone rurali, in media il 40% della popolazione vive a più di 30 minuti di auto da un ospedale e il 43% a più di un’ora di distanza da una Università. Nel 2007, l´accesso delle famiglie all’Internet a banda larga era in media del 15% in meno rispetto alle aree urbane. Superare i confini amministrativi. I problemi ambientali, associati ai cambiamenti climatici, le alluvioni, la perdita di biodiversità e il pendolarismo non hanno confini e una migliore cooperazione è necessaria per far fronte a tali sfide. La politica di coesione promuove la cooperazione attraverso i programmi Interreg, ma il Libro verde sottolinea che si deve fare molto di più. L´unione europea sta già intensificando le sue azioni nelle regioni del Mar Baltico e nel bacino del fiume Danubio, per esempio, dove una più forte cooperazione è considerata cruciale per far fronte ai problemi ambientali e per dare impulso alla competitività. Il Libro verde evidenzia anche le sfide affrontate dalle regioni con caratteristiche geografiche specifiche, per esempio quelle alpine o insulari. La coesione territoriale: una priorità per la Presidenza Ue - Due grandi eventi in autunno contribuiranno alla consultazione pubblica lanciata attraverso il Libro verde: la conferenza della Presidenza francese sulla "coesione territoriale e il futuro della politica di coesione", che si terrà a Parigi il 30 e 31 ottobre, e l´incontro informale tra i ministri responsabili per la pianificazione del territorio e lo sviluppo regionale a Marsiglia il 25 e 26 novembre. Bisogna tener presente che la coesione territoriale è solo la terza dimensione della coesione, insieme a quella sociale ed economica. Perciò, a supporto del dibattito sul Libro verde, la Commissione fornisce dati sulla distribuzione del Pil, l´accesso agli aeroporti, e altri indicatori utili. La consultazione pubblica andrà avanti fino a febbraio 2009 e la Commissione presenterà un´analisi dei risultati a fine primavera. .  
   
 

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