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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Ottobre 2008
 
   
  FVG: SOSTEGNO REGIONE A CENTRO BIOMEDICINA MOLECOLARE

 
   
  Trieste, 8 ottobre 2008 - Una realtà di straordinaria valenza non solo per il Friuli Venezia Giulia, ma per l´intero Paese e anche per la comunità internazionale, in virtù della capacità che sta dimostrando di essere ponte tra pubblico e privato, di favorire preziose sinergie tra ricerca, formazione e applicazioni cliniche per sviluppare tecniche di diagnosi precoce e nuove terapie in grado di consentire, in prospettiva, una ´medicina personalizzata", sempre più orientata ai bisogni e alle caratteristiche del singolo. Così l´assessore regionale alla Salute e protezione sociale, Vladimir Kosic, ha definito il Consorzio per il Centro di Biomedicina molecolare (Cbm), dopo averne incontrato il Consiglio di Amministrazione, presieduto da Maria Cristina Pedicchio, e aver visitato alcuni laboratori presso Area Science Park, sul Carso triestino. Costituito nel 2004 tramite un accordo di programma sottoscritto e finanziato dal ministero dell´Università e della Ricerca e dalla Regione Friuli Venezia Giulia, il Centro di Biomedicina molecolare - che conta numerosi soci sia pubblici (tra cui la stessa Area, le tre università del Friuli Venezia Giulia, Burlo e Cro), che privati (molte le case farmaceutiche, ma non solo) - mette in rete enti scientifici, istituzioni di governo, agenzie di sviluppo e finanziarie per trasformare le idee scientifiche in prodotti quali farmaci, sistemi diagnostici, terapie innovative. Nei laboratori, dotati di strumentazione scientifica di eccellenza, operano attualmente 42 ricercatori, italiani e stranieri. Giovani con tanta voglia di fare, come ha detto Pedicchio, impegnati in 13 discipline diverse di settori strategici quali genomica e farmacogenomica, bio-nanotecnologie, imaging molecolare e bioinformatica. E che quello del Cbm sia un modello vincente, un ambiente dinamico e stimolante, è dimostrato non solo dalla collaborazione in atto con grandi aziende multinazionali, dai primi brevetti già ottenuti, o da un riconoscimento concreto da parte di Telethon, ma anche dal fatto che questa nuova realtà ha fatto sì che diversi studiosi e ricercatori italiani, per anni impegnati all´estero, abbiano scelto di ritornare ´a casa´. "Credo che il futuro della scienza della vita sia proprio qui", ha detto l´assessore Kosic, sottolineando anche la capacità della presidente Pedicchio di motivare ed indirizzare forze preziose, indirizzandole su un percorso che sta aprendo opportunità e prospettive molto importanti. Un percorso cui l´amministrazione regionale, ha assicurato l´assessore, non mancherà di dare il proprio apporto, per consentire al Centro di Biomedicina molecolare di continuare ad operare sui livelli raggiunti ed anzi permettere il raggiungimento di nuovi traguardi. .  
   
 

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