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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Ottobre 2008
 
   
  GLI SCOMPARSI DI DANIEL MENDELSOHN È QUEST’ANNO IL VINCITORE DEL PREMIO LETTERARIO ADEI-WIZO ADELINA DELLA PERGOLA

 
   
   Milano, 8 ottobre 2008 - Gli scomparsi (Neri Pozza Editore) è la storia di un viaggio, cinque anni intorno al mondo per cercare di rispondere a una domanda che Daniel Mendelsohn si era posto ancora bambino: cosa è davvero accaduto allo zio Shmiel durante l’Olocausto? Le favolose storie del nonno raccontavano un’infanzia passata nella città di Bolechow, Polonia, all’inizio del secolo, ma si interrompevano intorno al destino del fratello, di sua moglie e delle quattro figlie. Sei personaggi, in tutto sei, per sei milioni, quante furono le vittime della Shoah, come del resto denuncia il titolo americano, The Lost: A search for Six of Six Million. I membri della famiglia evitavano di parlare del misterioso Shmiel, tranne qualche sussurro o frettolosa conversazione in yiddish. E’ da questi frammenti che Daniel avvia la sua ricerca. Cresciuto scopre una serie di lettere disperate che Shmiel indirizza al nonno nel 1939 ed è colpito dai frammentari racconti di un terribile tradimento. Decide allora di trovare i testimoni del destino dei suoi parenti, gli unici dodici ebrei ancora in vita, originari di Bolechow e ormai sparsi in tutto il mondo,dall’Australia a Israele. La ricerca lo condurrà insieme al fratello Matt (un fotografo le cui immagini illustrano il libro) attraverso quattro continenti, per confrontarsi con le abissali discrepanze tra la verità e la finzione, tra il ricordo e i fatti, tra il racconto e la realtà. Il viaggio si concluderà nel paese dove tutto ebbe inizio e dove ancora a distanza di decenni le tracce di quegli eventi attendono un testimone. Sospeso tra il presente e un oscuro passato, Gli Scomparsi è un’odissea nell’ignoto e un viaggio a ritroso nell’infanzia, nel tormento di una generazione cancellata. Diario intimo, libro di memorie e di memoria, cioè di storia, tenuto conto che l’arte del romanzo o fiction è quella di dire il vero inventando le parole per dirlo, contrassegnato dall’alternanza di Bene e Male, come tutta la storia dell’umanità fin dai tempi di Caino, rivisitazione dei topoi inalienabili della Bibbia e della Grecità Classica, ma anche percorso di suspense, Gli Scomparsi è un capolavoro. Non pochi i riconoscimenti, di cui ricordiamo il National Book Critics Circe Award for Memoir/autobiography, il Salon Book Award in America, il Premio Goncourt e il Gran Premio del Romanzo dell’Accademia di Francia, dove è considerato l’anti Littel. Daniel Mendelsohn, nato nel 1960 a Long Island, dopo una laurea e alcuni anni di insegnamento di Scienze Umanistiche, ha iniziato una carriera di scrittore e di critico per The New York Review of Books, New York Magazine, The New Yorker, The New York Time, Esquire, The Paris Review. Tra I libri pubblicati prima di quest’ultimo ricordiamo The Elusive Embrace e Gender and the city in Euripides’ Political Plays. Attualmente Mendelsohn insegna presso il Bard College e sta completando la traduzione delle opera di Kafavis. Le presentazione de Gli Scomparsi gli ha consentito soggiorni in Europa, fecondi di incontri e di amicizie, di cui ci piace ricordare quella con Alessandro Piperno (v. Il Corriere della Sera, 16/02/08). Si svolgerà lunedì 27 ottobre alle 17. 30, presso la Gam di Torino, la cerimonia di consegna del premio letterario Adei-wizo “Adelina della Pergola”, quest’anno vinto dallo scrittore americano Daniel Mendelsohn con il romanzo “Gli scomparsi”. Istituito otto anni fa, il premio mira a diffondere la storia e la cultura ebraica nel mondo. L’evento, al quale presenzieranno numerosi esponenti del mondo istituzionale e culturale, verrà presentato da Alberto Cavaglion e Filippo Tuena. .  
   
 

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