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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Ottobre 2008
 
   
  PRESENTATO IL DOCUMENTO PRELIMINARE DEL PIANO D’AREA GARDA-BALDO

 
   
  Garda (Vr), 8 ottobre 2008 - Per una verifica delle indicazioni e degli obiettivi contenuti nel Piano d’Area Garda-baldo, prima della sua approvazione, l’assessore all’ubanistica e politiche per il territorio, Renzo Marangon e il presidente della Commissione Consiliare urbanistica, viabilità e trasporti, Tiziano Zigiotto hanno incontrato il 6 ottobre a Garda il presidente della provincia di Verona Elio Mosele, il presidente della Comunità Montana del Baldo Cipriano Castellani, il presidente della Comunità del Garda, Aventino Frau e i sindaci dei comuni interessati. Si tratta di un documento atteso da tempo dalle amministrazioni locali per assicurare all’area un assetto definitivo e coordinato. Gli obiettivi che il Piano intende raggiungere sono quelli di favorire strategie ed interventi per specializzare l’offerta culturale e ambientale della “Città lineare del Garda-baldo”, aumentandone la competitività, la capacità strategica ed organizzativa dei territori, nel rispetto della storia e delle tradizioni locali e incentivare un turismo “natura” e culturale in grado di destaggionalizzare gli afflussi turistici. “Il Piano – ha sottolineato l’assessore Marangon – si presenta assai articolato e costituisce un patrimonio di informazioni e proposte che può essere recepito in vario modo dagli strumenti urbanistici comunali. Certamente – ha precisato – lo strumento mette a sistema risorse e opportunità che, se adeguatamente promosse attraverso iniziative di marketing territoriale o esempi di buona prassi, contengono le indicazioni strategiche per uno sviluppo sostenibile dell’area. Lo strumento, per consolidare percorsi e realizzare obiettivi condivisi, deve divenire supporto ai processi decisionali, continuo e strutturato nel tempo. Il lago di Garda – ha concluso Marangon – rappresenta una straordinaria risorsa economica sia per il Veneto, sia per la Lombardia, che va preservata e potenziata in un contesto di visione complessiva del territorio, per cui per definire alcune questioni legate a politiche comuni di gestione, incontrerò presto il mio omologo della Regione Lombardia”. Nel sistema delle politiche di sostenibilità il Piano prospetta sei indirizzi fondamentali, articolati per sistema territoriali e organizzati su progetti strategici specifici: la rete della mobilità che interessa, oltre agli aspetti della viabilità stradale e ferroviaria, anche il sistema della nautica con la schedatura dei porti principali a seconda della loro caratteristica funzionale; la rete dell’ospitalità, della salute e del benessere, che unisce i temi del turismo e della natura; la rete della cultura e dei saperi, che sviluppa tematiche che vanno dai centri universitari, ai musei, ai teatri, ai centri polifunzionali e dove viene ipotizzata, tra l’altro, la realizzazione di un centro universitario a Peschiera e un campus universitario nella tenuta Cervi a San Zeno di Montagna; la rete natura che individua ambiti ed elementi di pregio naturalistico ed ambientale; la rete dei servizi e del produrre, che evidenzia i servizi di rango metropolitano e gli elementi importanti della filiera agroalimentare; infine, la rete dello sport e del tempo libero dove si individuano le attrezzature sportive e i percorsi escursionistici. Il Piano, inoltre, individua in particolare le specializzazioni urbane, ovvero dei possibili scenari di sviluppo per le città dell’area, ipotesi che gli amministratori potranno decidere di sviluppare in vario modo. Così la città di Affi è vista come la “città degli affari” da riorganizzare mettendo in relazione il centro affari e l’area commerciale-direzionale; Brenzone è indicata come la “città dei profumi e dei suoni” perché associa la valorizzazione dei percorsi lungo lago a recupero e alla riscoperta degli spazi retrostanti caratterizzati dalla presenza di elementi del paesaggio storico; Caprino è indicata come la “città dei sogni” per la presenza di numerose ville e parchi romantici; Malcesine è indicata come la “città sloww” da specializzare per la visitazione di un turismo a diretto contatto con la natura; Peschiera è stata indicata come la “città della cultura e delle relazioni” per la sua importante posizione al centro delle relazioni tra l’area veronese, bresciana e mantovana; Rivoli è indicata, per il contesto in cui si trova e per le connotazioni di valore storico associate in particolare alla presenza del Forte Wohlgemuth e dei campi di battaglia napoleonici, come la “città della conoscenza storico-ambientale”; Prada è indicata come la “porta di mezzo” tra il lago e la montagna, punto di accesso privilegiato per le escursionismo di montagna e la visitazione del circuito malghivo; la contrada di Prado Nego e le contrade di Ferrara Monte Baldo, infine, rappresentano dei siti di valore storico testimoniale da recuperare per realizzare dei circuiti di eccellenza finalizzati a valorizzare l’ambiente geologico e botanico del Baldo e salvaguardare un patrimonio architettonico e di tradizioni. .  
   
 

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