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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Ottobre 2008
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO, AUTOTRASPORTO: PUGNO DI FERRO CONTRO LE INFRAZIONI ALLA LEGISLAZIONE SOCIALE

 
   
   Bruxelles, 10 ottobre 2008 - Il Parlamento chiede agli Stati membri di accelerare il recepimento delle norme sociali europee nel settore dellŽautotrasporto. Sollecita poi la Commissione ad agire con la massima determinazione contro le infrazioni alla legislazione sociale commesse dagli Stati membri e ad esaminare le eventuali azioni per escludere i lavoratori autonomi dal campo di applicazione della direttiva sullŽorganizzazione dellŽorario di lavoro nel settore dellŽautotrasporto. Approvando con 382 voti favorevoli, 232 contrari e 36 astensioni la relazione di Alejandro Cercas (Pse, Es), il Parlamento deplora anzitutto le notevoli differenze che permangono nellŽapplicazione e nellŽesecuzione del regolamento 3820/85 relativo ai tempi di guida e di riposo e sollecita quindi gli Stati membri a adoperarsi maggiormente per garantire unŽattuazione efficiente ed armonizzata «delle migliorate disposizioni in materia sociale». I deputati manifestano poi preoccupazione in merito alle carenze e ai ritardi, in taluni Stati membri, nella trasposizione e nellŽapplicazione della direttiva 2002/15/Ce che stabilisce regole minime relative allŽorganizzazione dellŽorario di lavoro. In proposito, precisano che tale direttiva introduce "prescrizioni minime" e che la sua trasposizione «non deve comportare il regresso del livello di protezione dei lavoratori o del rispetto di condizioni più favorevoli nei singoli Stati membri». Chiedono quindi agli Stati membri di accelerare il processo di trasposizione e di attribuire una maggiore attenzione allŽentrata in vigore delle disposizioni in materia sociale al fine di garantire lŽinteresse generale relativo alla sicurezza stradale dei cittadini e alla salute e sicurezza dei conducenti. Il Parlamento esprime preoccupazione per lŽelevato numero di infrazioni, soprattutto nel settore dei trasporti delle persone. Nota infatti che sono aumentate in generale le infrazioni accertate alle disposizioni sui periodi di interruzione e riposo, mentre sono diminuite quelle relative ai periodi di guida. Invita pertanto gli Stati membri a migliorare la rispettiva esecuzione della normativa e ad incrementare le iniziative comuni per promuovere lo scambio di informazioni e di personale e i controlli armonizzati. Sollecita inoltre la Commissione ad agire «con la massima determinazione» contro le infrazioni alla legislazione sociale comunitaria commesse dagli Stati membri. Più in particolare, chiede «di introdurre misure coercitive da applicare in caso di violazione di tali disposizioni, di adottare un approccio preventivo e, qualora opportuno, di seguire la via giurisdizionale, allo scopo di garantire un rigoroso rispetto della legislazione comunitaria». Entro ottobre 2008 dovrebbe anche presentare orientamenti relativi alla definizione e classificazione uniforme delle violazioni. I deputati chiedono poi alla Commissione di ultimare rapidamente lo studio dŽimpatto, che servirà da punto di partenza per decidere le eventuali azioni da intraprendere relativamente allŽesclusione dei lavoratori autonomi dal campo di applicazione della direttiva 2002/15/Ce. In tale contesto, ritengono che «sarebbe estremamente difficile riconoscere legalmente la figura del lavoratore autonomo fittizio e di perseguirla, senza dimenticare i problemi di carattere pratico e burocratico che dovevano essere risolti per avere la garanzia che non fosse fatto un ricorso massiccio a suddetta figura per svincolarsi dai limiti previsti per lŽorario di lavoro». La Commissione dovrebbe peraltro presentare con sufficiente anticipo le iniziative pertinenti affinché la direttiva 2002/15/Ce nella sua interezza con tutti i suoi elementi, possa entrare pienamente in vigore il 23 marzo 2009 affinché il suo campo di applicazione sia esteso per includere i lavoratori autonomi. Il Parlamento esorta poi la Commissione a tenere conto, nello studio ufficiale dŽimpatto, «delle difficili condizioni di lavoro degli autotrasportatori che viaggiano in Europa», riconducibili allŽinadeguatezza dellŽaccesso ad aree di sosta adatte. La invita quindi a dare seguito al progetto pilota sui parcheggi sicuri e custoditi lanciato dal Parlamento europeo. La Commissione, infine, dovrebbe riesaminare le procedure di controllo del traffico in ogni Stato membro e presentare al Parlamento una relazione al riguardo. Qualora vengano individuate procedure di controllo che limitano la libera circolazione di beni o persone, dovrebbe rivedere la normativa esistente e proporre modifiche per garantire procedure uniformi di controllo del traffico. .  
   
 

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