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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Ottobre 2008
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO: NEGOZIATI OMC: PROSEGUIRE GLI SFORZI PER UN RAPIDO ACCORDO

 
   
  Bruxelles, 14 ottobre 2008 - Preoccupato per lo stallo nei negoziati commerciali a livello Omc, il Parlamento chiede di compiere tutti gli sforzi necessari per giungere rapidamente a un accordo, anche perché ciò stabilizzerebbe il contesto economico e finanziario mondiale. Sollecita quindi Usa e India a trovare un´intesa sui meccanismi di salvaguardia e chiede di garantire ai paesi meno sviluppati un accesso al mercato esente da dazi e quote. Auspica inoltre una riforma dell´Omc per renderlo più democratico e trasparente. Approvando con 567 voti favorevoli, 37 contrari e 47 astensioni una risoluzione sostenuta da Ppe/de, Pse, Alde e Uen, il Parlamento sottolinea anzitutto che la mancata conclusione del ciclo di Doha «accrescerebbe l´attuale incertezza economica globale e potrebbe mettere in dubbio la credibilità del sistema multilaterale di scambi commerciali, con un conseguente passaggio ad accordi commerciali bilaterali e regionali». «Seriamente deluso e preoccupato» per la situazione di stallo verificatasi durante le riunioni ministeriali dell´Omc nel luglio scorso, il Parlamento ribadisce quindi «il suo pieno impegno a sostenere l´approccio multilaterale alla politica commerciale e a un´Omc in grado di garantire un risultato esaustivo, ambizioso ed equilibrato per il commercio internazionale nel pieno rispetto degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio». Anche perché si dice convinto che nell´attuale contesto, caratterizzato dalla crisi economica e finanziaria, «una conclusione positiva del ciclo negoziale di Doha potrebbe rappresentare un fattore di stabilizzazione». Inoltre, consapevole delle difficoltà di un impegno unico, il Parlamento riconosce i progressi sinora realizzati nel corso dei negoziati e ritiene che questi dovrebbero «costituire una base importante e solida» per proseguire le trattative e giungere a un esito «coronato da successo». In tale contesto, invita l´Ue, gli Usa e i membri del G20, quali nuovi principali attori economici, ad assumersi le proprie responsabilità nei negoziati in corso, a rispettare pienamente lo spirito del ciclo di sviluppo e a compiere tutti gli sforzi necessari «per raggiungere un accordo quanto più rapidamente possibile». Allo scopo di permettere il proseguimento dei negoziati sulle altre questioni in sospeso, il Parlamento invita l´India e gli Usa a trovare una soluzione politica al problema delle condizioni di applicazione dei meccanismi speciali di salvaguardia (Mss) «per assicurare il giusto equilibrio tra gli aspetti commerciali e gli aspetti della sicurezza alimentare». Esorta poi i paesi sviluppati e i paesi in via di sviluppo più avanzati a aderire all´iniziativa dell´Unione europea “Tutto fuorché le armi”, «garantendo ai paesi meno sviluppati un accesso al mercato interamente esente da dazi e quote» e sottolinea l´importanza degli aiuti al commercio. Ritiene infatti che nel quadro dei negoziati occorra dare la priorità alle esigenze dei paesi in via di sviluppo e in particolare dei paesi meno sviluppati. Per il Parlamento, d´altro canto, a prescindere dai progressi dell´agenda di Doha per lo sviluppo, l´Omc, con le altre organizzazioni internazionali, dovrebbe affrontare «con coerenza e urgenza» le nuove sfide globali connesse al commercio, come la sicurezza alimentare, l´energia, gli aiuti al commercio e il cambiamento climatico. Inoltre, a suo parere, le difficoltà dell´agenda di Doha per lo sviluppo evidenziano la necessità, una volta concluso il ciclo di negoziati, di affrontare urgentemente la questione della riforma dell´Omc, «al fine di rendere tale organismo più efficace e trasparente e di rafforzarne la legittimità democratica, la responsabilità, l’apertura e l´integrazione nella più ampia architettura della governance globale». Ritenendo, infine, che i parlamentari dovrebbero esercitare un controllo ancora più forte ed efficace nel settore del commercio internazionale, i deputati invitano la Commissione europea e il Consiglio a raggiungere un accordo nello spirito del trattato di Lisbona «per assicurare la piena partecipazione del Parlamento europeo ai negoziati commerciali internazionali dell´Ue». .  
   
 

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