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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Ottobre 2008
 
   
  GEOTECNOLOGIE A SAN GIOVANNI, SCONGIURATA LA CHIUSURA LA REGIONE SOSTERRÀ IL COSTO DI 2 CONTRATTI DI RICERCA PER GARANTIRE L´ATTIVITÀ

 
   
  Firenze, 13 ottobre 2008 - Il Centro di Geotecnologie a San Giovanni Valdarno resterà aperto e potrà mantenere attività e corsi di laurea. La notizia è stata data dall´assessore regionale all´università e ricerca Eugenio Baronti rispondendo in sede di commissione consiliare ad una interrogazione urgente del Consigliere Enzo Brogi. Baronti ha infatti assicurato l´impegno della Regione Toscana a sostenere 2 contratti triennali per ricercatori in modo da integrare il numero minimo di docenti necessari a tenere in piedi le attività universitarie. L´intervento si era reso necessario nonostante il successo del Centro, nato nel 2002 in seguito ad una convenzione fra il Comune di San Giovanni e l´Università di Siena. «Ho potuto visitare il Centro di Geotecnologie di San Giovanni Valdarno – spiega l´assessore regionale – e ho potuto constatare come l´attività! sia svolta ad altissimo livello, secondo gli standard più moderni, e sia grandemente apprezzata dagli studenti, il cui numero ha continuato ad aumentare dai 90 iniziali fino a superare le 270 unità. » Perchè allora si rischiava la chiusura? «La norma che prevede la chiusura dei corsi quando vi sia un numero di docenti inferiore a 8 – spiega l´assessore Baronti – in realtà è una norma giusta, introdotta dal Governo Prodi per evitare il proliferare di corsi universitari inutili. Ma non era questo il caso di San Giovanni, dove i docenti sono 6, ma dove tutto il corpo docente è assolutamente valido ed esprime una grande creatività. Il problema semmai si è manifestato perchè, nonostante la disponibilità del Rettore dell´Università di Siena, manifestata sia a me sia al Presidente Martini, nessuno dei 22 docenti di cui il corso madre dispone a Siena è stato disponibile a trasferirisi a San Giovanni. Un corso &ndas! h; aggiunge Baronti – quello di Siena, dove mi risulta che le matricole siano quest´anno meno di 20. » La soluzione dunque è stata trovata dalla Regione Toscana. «Poichè anche i ricercatori con contratto a tempo determinato per 3 anni possono fare insegnamento, e poiché questo è valido per integrare il numero dei docenti e portarli alla soglia necessaria di 8 – ha concluso Baronti – la Regione sosterrà il costo di due contratti di ricerca. E´ sufficiente che questa condizione sia resa effettiva entro aprile e noi garantiremo l´impegno per quella data. Poi ci auguriamo che, entro i tre anni, possa intervenire una soluzione definitiva». L´assessore Baronti ha espresso inoltre il suo plauso per il sostegno dato al Centro dal Comune di San Giovanni. .  
   
 

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