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Notiziario Marketpress di
Martedì 14 Ottobre 2008 |
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CINQUE NUOVE FIGURE PROFESSIONALI NEI PERCORSI DI FORMAZIONE TRIENNALI DEL LAZIO. COINVOLTI OLTRE 130MILA STUDENTI
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Roma, 14 ottobre 2008 - Novità in arrivo neipercorsi triennali di istruzione e formazione professionale. Se ne è parlato in un seminario organizzato dalla Ix Commissione degli assessori regionali all’Istruzione della Conferenza delle Regioni, coordinata dall’assessore regionale all’Istruzione, Silvia Costa, in collaborazione con Tecnostruttura (incaricata dell’assistenza tecnica del Coordinamento delle Regioni). Alla riunione hanno partecipato rappresentanti dei Ministeri del Lavoro e dell’Istruzione, di tutte le Regioni. Tra le novità, la proposta di approvazione di cinque nuove figure professionali, da aggiungere alle 14 già presenti per i percorsi triennali professionali, avviati nelle Regioni per i ragazzi tra i 14 e i 18 anni, che coinvolgono, ad oggi, oltre 130 mila studenti: operatore agroalimentare, operatore agricolo, operatore delle produzioni chimiche, dell’abbigliamento e delle lavorazioni artistiche. “Le nuove figure professionali in uscita dai percorsi triennali sperimentali ed i relativi standard formativi – ha detto Silvia Costa – saranno oggetto di una proposta di Accordo che porteremo in Conferenza Stato-regioni entro fine anno, al fine di consentire alle Regioni di programmare l’offerta formativa a gennaio 2009 e di avviare, il settembre successivo, le prime classi dei percorsi triennali di Istruzione e formazione professionale. Devo sottolineare come i percorsi triennali – è emerso da questo incontro, ma anche dalle ricerche elaborate dall’Invalsi in alcune Regioni e dall’Isfol su dati tratti dal Rapporto di monitoraggio sul diritto-dovere, in corso di pubblicazione – rappresentino importanti strumenti per garantire una qualifica professionale a chi ha abbandonato i percorsi di istruzione e per consentire, a chi lo richieda, di rientrarvi e di conseguire un diploma. Dal seminario è emersa anche la richiesta di una urgente interlocuzione delle Regioni con il Ministro della Pubblica istruzione sulla riforma dell’istruzione tecnica e professionale, e la forte preoccupazione che l’accelerazione impressa dal Governo sull’approvazione del Piano programmatico della scuola, con forti invadenze nelle competenze regionali e degli enti locali, non consenta – come è già successo per la riforma della scuola elementare – un preventivo e approfondito confronto, ma soprattutto continui a ignorare la realtà concreta dei territori ed i processi in atto nelle scuole. . |
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