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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Ottobre 2008
 
   
  SIMG: GOVERNO, REGIONI E MEDICINA GENERALE “LAVORIAMO INSIEME PER DEFINIRE I NUOVI LEA” CLAUDIO CRICELLI: “L’ATTUALE SISTEMA RIGIDO VA SOSTITUITO CON LA GOVERNANCE CLINICA”

 
   
   Firenze, 15 ottobre 2008 – “È necessario affrontare il problema della sostenibilità degli esami diagnostici ricorrendo a una forma di autogoverno concordata con le Regioni e il Governo e realizzata dalla medicina generale”. Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale (Simg), entra nel dibattito sulla definizione dei nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea), le prestazioni erogate gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale, da cui, nella bozza presentata dal governo, potrebbero scomparire gli esami di laboratorio (a eccezione delle fasce più deboli). Controverse anche le prestazioni con mezzo di contrasto, che nel nuovo testo sono limitate ai soli malati oncologici, riservando ai traumatizzati quelle senza contrasto. “Il nuovo decreto di revisione dei Lea – spiega il dott. Cricelli - limiterebbe di fatto la qualità dell’assistenza nel nostro Paese. Solo un autogoverno fondato su regole scientifiche, su obiettivi sanitari condivisi e sul raggiungimento degli obiettivi di salute della popolazione può rappresentare la soluzione. Utilizzando gli strumenti di governance, da oggi a disposizione dei medici e del Servizio Sanitario Nazionale, siamo in grado di applicare con estremo rigore le linee di indirizzo utili per la diagnostica e gli esami di laboratorio e radiografici, secondo le esigenze individuali di ciascun cittadino e di ciascuna comunità. Con il risultato di avere una razionalizzazione dell’uso dei test diagnostici e della loro prescrizione senza ricorrere a strumenti impositivi e di governo centrale”. “Proponiamo quindi – conclude Cricelli - un ampio accordo con le regioni che utilizzi le conoscenze scientifiche e le capacità professionali della medicina generale sostituendo il sistema rigido di ridefinizione dei Lea con la governance clinica”. .  
   
 

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