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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Ottobre 2008
 
   
  UN PIANO PARTICOLAREGGIATO PER RISANARE 2700 ETTARI DEL MONTE GRIGHINE

 
   
   Cagliari, 15 Ottobre 2008 - Un piano particolareggiato di interventi per la difesa del suolo e il potenziamento degli stock di carbonio atmosferico da biomassa forestale, sta per partire nel complesso montuoso del Monte Grighine. Il progetto, che riguarda interventi di difesa del suolo in un ambiente territoriale ad intensa erosione e dissesto idrogeologico, è stato approvato qualche giorno fa da una delibera della Giunta regionale. La bozza degli interventi approvati, interessa i terreni concessi in gestione pubblica all´Ente Foreste delle aree comunali di Siapiccia, Siamanna,villaurbana, Ruinas, Allai e Fordongianus e si estenderà complessivamente per una superficie di 2. 700 ettari. L´esecuzione delle opere sarà affidata all´Ente Foreste, che si avvarrà per la realizzazione dei primi stralci attuativi del programma, delle risorse trasferite dallo Stato alla Regione relative al secondo Piano Strategico Nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico (2007), il cui importo complessivo supera i 2 milioni di euro. L´assessore della Difesa dell´Ambiente Cicito Morittu ha richiamato le iniziative per la difesa del suolo, intraprese in seno alla programmazione delle risorse di competenza dell´assessorato "che hanno visto nell´Accordo quadro tra assessorato Difesa Ambiente, Ente Foreste della Sardegna e Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale 2007, uno dei momenti esecutivi di maggior significato”. Morittu ha spiegato inoltre che "gli interventi in atto, relativi ad ambiti montani soggetti ad intensa erosione e dissesto, sono di tipo idraulico-forestale estensivo e ricomprendono in particolare i rimboschimenti, i recuperi, le rinaturalizzazioni, le ricostituzioni boschive e altri interventi complementari di ingegneria naturalistica". L´area del monte Grighine un tempo interessata da un imponente impianto di conifere per circa 2000 ettari, è andata completamente distrutta a causa degli incendi, del 1988 prima e del 1999 poi. "Agli obiettivi conseguiti in termini di difesa del suolo-ha aggiunto l´assessore Morittu- si associano quelli non meno rilevanti della fissazione del carbonio atmosferico da parte delle piante, significativi nell´ottica del potenziamento dei carbon sink connessi all´applicazione del Protocollo di Kyoto". .  
   
 

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