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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Ottobre 2008
 
   
  SARTOR: “IL GOVERNO DEVE CAPIRE CHE IL PATTO DI STABILITA’ LIMITA E VINCOLA FORTEMENTE LA CAPACITA’ DI SPESA DEL VENETO VIRTUOSO”

 
   
  Venezia, 15 ottobre 2008 - La Commissione europea ha riconosciuto anche di recente l’eccellenza dell’esperienza veneta nell’impiego dei fondi strutturali. La nostra regione, e più in generale l’area del nord est, è considerata uno dei principali laboratori di idee per affrontare le rinnovate esigenze della globalizzazione e della competizione internazionale. Nel futuro, più che in passato, si dovrà puntare sulla collaborazione sinergica fra centri di ricerca, atenei e mondo del lavoro, attraverso il rafforzamento della rete attuale dei distretti industriali e soprattutto finanziando sempre di più la ricerca tecnologica, così da sviluppare le potenzialità produttive del territorio con grandissima attenzione all’energia alternativa, rinnovabile e sostenibile e alla costruzione di sistemi reali e virtuali di comunicazione e trasporto. Ecco, in estrema sintesi, le conclusioni emerse dal tavolo di parternariato convocato oggi pomeriggio dall’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, per fare il punto sull’impiego delle risorse del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) e del Fondo europeo per le aree sottosviluppate (Fas). “Per il prossimo triennio la programmazione del Fesr - ha detto l’assessore - ha individuato come assi prioritari di azione l’innovazione e la conoscenza, l’energia e l’ambiente, i servizi di trasporto e di telecomunicazione, la cooperazione territoriale. ” Tuttavia, l’impegno a cui chiama la progettualità 2007-2013, non è privo di criticità. Per l’assessore il problema più serio è sicuramente il patto di stabilità che limita e vincola fortemente le possibilità di spesa della nostra regione che è virtuosa a differenza di tante altre e che per ciò meriterebbe di poter “sforare” i criteri per aiutare le imprese venete a superare la crisi dei mercati finanziari. “Auspichiamo, e domandiamo con forza al Governo italiano, - ha spiegato Vendemiano Sartor - che sia riconosciuta la specificità strategica dei fondi strutturali e che siano finalmente sottratti ai vincoli posti dal patto di stabilità, non certamente per fare debiti, ma per dare vita a sostanziosi investimenti. ” L’assessore ha, poi, giudicato negativamente l’incremento degli adempimenti in tema di gestione, di comunicazione, di monitoraggio, di controllo e di valutazione che comportano un eccessivo utilizzo di risorse umane qualificate e troppa inutile burocrazia. “Il Veneto vuole continuare a essere - ha concluso l’assessore - al centro dell’attenzione internazionale e nazionale marcando ancora una volta la sua posizione di ottima qualità. ” .  
   
 

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