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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Ottobre 2008
 
   
  SCUOLA: L´EMILIA-ROMAGNA SI PREPARA AL RICORSO. IL PRESIDENTE ERRANI: "IL CONFLITTO È NEI FATTI E IL RESPONSABILE UNICO ED ESCLUSIVO È IL GOVERNO". L´ASSESSORE REGIONALE ALLA SCUOLA MANZINI: "SONO 137 I PLESSI SCOLASTICI A RISCHIO DI CHIUSURA IN EMILIA-ROMAGNA".

 
   
   Bologna, 15 ottobre 2008 – Scuola, l’Emilia-romagna si prepara al ricorso contro il Governo. “Il conflitto è nei fatti” dice il presidente dell’Emilia-romagna Vasco Errani. E, commentando il provvedimento del ministro Gelmini che minaccia la chiusura dei plessi scolastici con meno di 50 alunni, aggiunge: “Non è una riforma. E’ un atto grave da parte del Governo che interviene direttamente sulle competenze delle Regioni e degli Enti locali, e a cui le Regioni risponderanno con determinazione”. Sotto accusa sono l’articolo 64 della legge 133 (approvata in agosto) e l’articolo 3 del decreto legge 154 (di ottobre): il primo detta i criteri di dimensionamento degli istituti scolastici mentre il secondo prevede il commissariamento delle Regioni inadempienti. “Il conflitto è nei fatti e il responsabile unico ed esclusivo è il Governo – continua il presidente Errani – Sono anni che lavoriamo per superare una fase di conflitti istituzionali, che non giovano certo all’Italia. Mi auguro che il Governo ne prenda atto e decida di sedersi a un tavolo istituzionale”. “Non si può intervenire in queste questioni con superficialità e arroganza, stiamo parlando della formazione dei ragazzi e delle ragazze di questo Paese – spiega Errani - Il ministro ha scelto questa strada senza coinvolgerci e, proprio mentre si parla di federalismo, il Governo va nella direzione opposta e utilizza un atto d’imperio che autorizza il commissariamento delle Regioni che non ottemperano al decreto”. “In Emilia-romagna sono 92 i plessi della scuola primaria, 39 quelli di scuola secondaria di primo grado e 6 i plessi di scuola superiore con meno di 50 studenti che rischiano la chiusura – interviene l’assessore regionale alla Scuola Paola Manzini – La Regione Emilia-romagna da tempo esercita le proprie funzioni di indirizzo al territorio per l’organizzazione della rete scolastica, in accordo con le Province e i Comuni. Dobbiamo preoccuparci della qualità del servizio scolastico, oggi assicurata in tutto il territorio regionale, e invece il decreto 154 stabilisce una scadenza a brevissimo termine, che impone alle regioni e agli enti locali una riorganizzazione in tempi improbabili, con la minaccia di un commissariamento per le regioni che non riusciranno a completare la revisione entro il 15 dicembre. Non è accettabile”. .  
   
 

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