Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Ottobre 2008
 
   
  UNIONE EUROPEA: DIRETTIVA PER ACQUISTI ON LINE

 
   
  La Commissione europea ha proposto lo scorso 8 ottobre una direttiva per il rafforzamento dei diritti dei consumatori che acquistano su internet di modo che i consumatori dei 27 Paesi membri possano ricevere informazioni chiare sul prezzo e su tutti i costi aggiuntivi prima di sottoscrivere il contratto e ricevano una maggiore tutela in caso di ritardi o di mancata consegna da parte del venditore. La proposta intende introdurre anche garanzie nell’intera Unione per quanto riguarda altri aspetti fondamentali come il periodo di ripensamento, gli storni, i rimborsi, le riparazioni e le clausole vessatorie. La Commissione si propone anche di semplificare il quadro legislativo unificando le quattro direttive Ue sui diritti dei consumatori attualmente in vigore. La proposta riprende la situazione attuale per quanto riguarda i diritti e i doveri nell’ambito del commercio elettronico, migliorando la protezione dei consumatori sia in caso di acquisti su Internet sia in caso di acquisti nei negozi. La proposta è uno strumento coerente e orizzontale che mira a rafforzare la fiducia dei clienti e ad abbattere gli ostacoli amministrativi che continuano a limitare le attività commerciali ai confini nazionali, privando, di fatto, i cittadini di una maggiore varietà e qualità di prodotti e, soprattutto, di prezzi più competitivi. La proposta della Commissione,che presta particolare attenzione proprio ai settori in cui negli ultimi anni si sono avuti numerosi reclami e segnalazioni, provvede anche al necessario adeguamento della legislazione comunitaria al cosiddetto “m-commerce” (cioè il commercio elettronico tramite telefoni cellulari) e le aste on line. Ricordiamo che attualmente sono in vigore quattro direttive, che contengono prescrizioni minime. : la direttiva 93/13/Cee concernente le clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori, la direttiva 1999/44/Ce su taluni aspetti della vendita e delle garanzie dei beni di consumo, la direttiva 97/7/Ce in materia di contratti a distanza e la direttiva 85/577/Cee sui contratti negoziati fuori dei locali commerciali. Gli Stati membri hanno poi aggiunto nel corso degli anni norme ulteriori in modo non coordinato. Secondo la direttiva il commerciante dovrà fornire al consumatore, per tutti i contratti di consumo, un insieme di informazioni chiare, saranno previste regole nuove in materia di consegna e di rischio del consumatore, disponendo il commerciante di un massimo di 30 giorni di calendario per consegnare il bene al consumatore a decorrere dalla firma del contratto e sostenendo il rischio e i costi legati al deterioramento o alla perdita del bene fino al momento in cui il consumatore lo riceve. In caso di consegna tardiva o di mancata consegna il consumatore avrà diritto ad un indennizzo nei tempi più brevi possibile e comunque entro 7 giorni dalla data di consegna prevista. Il periodo di ripensamento valido su scala Ue dovrebbe essere pari a 14 giorni di calendario. La direttiva prevede anche che, per dare ai consumatori maggiore certezza, vi sarà un unico gruppo standard di strumenti di ricorso disponibili per tutti i consumatori che hanno acquistato un prodotto difettoso (riparazione, sostituzione, riduzione del prezzo o rimborso dell’importo versato). Sarebbe poi prevista una nuova lista nera di clausole contrattuali vessatorie vietate in tutta l’Unione Europea nonché una lista grigia su scala Ue di clausole contrattuali ritenute inique fintanto che il commerciante non provi il contrario. Per quanto riguarda le aste on line la direttiva impone che le stesse, comprese quelle elettroniche, soddisfino le prescrizioni in materia di informazione in modo da rafforzare la protezione dei consumatori: Altre norme riguardano le vendite negoziate lontano dai locali dell’azienda e le vendite dirette. La proposta di direttiva sui diritti dei consumatori deve essere esaminata dal Parlamento europeo e dai Governi dell’Ue in sede di Consiglio dei Ministri per l’approvazione prima dell’entrata in vigore secondo la procedura di codecisione .  
   
 

<<BACK