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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Ottobre 2008
 
   
  SALUTE: KOSIC A PRESENTAZIONE "ATTO AZIENDALE" UDINE

 
   
  Udine, 16 ottobre 2008 - Il lungo percorso per giungere alla completa integrazione fra Policlinico universitario a gestione diretta e l´Azienda ospedaliera San Maria della Misericordia di Udine ha conosciuto ieri una tappa significativa e fondamentale: la presentazione dell´"Atto aziendale", ovvero del provvedimento per favorire la trasformazione organizzativa della nuova Azienda ospedaliero-universitaria udinese. "Un risultato - ha affermato l´assessore alla Salute e Protezione sociale, Vladimir Kosic, presente a Udine - di grande valenza per l´intero Friuli Venezia Giulia. L´università di Udine dimostra la sua capacità di investire, attraverso la facoltà di Medicina, in una didattica di qualità, cui si affianca l´attività di ricerca, della quale vi è assoluto bisogno. In questo contesto l´integrazione, intesa come stretta e convinta collaborazione, con la componente ospedaliera, offre motivazioni reciproche a entrambe le ´anime´ dell´Azienda ospedaliero-universitaria, stimolando al miglioramento dei risultati che ciascuno si propone di raggiungere, per il bene del ´Sistema Salute´ della regione nel suo complesso, e quindi nell´interesse dei cittadini tutti". "Il tutto - ha concluso l´assessore - nell´ottica di un cambiamento culturale profondo che richiede l´impegno di ogni componente, ma con un´unica finalità: rispondere sempre meglio alla sempre più diffusa richiesta di salute che viene dai cittadini, laddove è la struttura al servizio del paziente e non viceversa". Secondo il rettore dell´ateneo di Udine, Cristiana Compagno, "si conclude un processo che ha visto protagonisti l´Università di Udine con la Regione e l´Ospedale cittadino e che si è concretizzato nella costituzione della più grande Azienda sanitaria del Friuli Venezia Giulia. Le specializzazioni nel campo della ricerca e dell´assistenza dell´ex Policlinico universitario e dell´ex Azienda ospedaliera, costituiscono un esempio eccellente in campo sanitario di cui oggi la nostra regione può disporre. L´azienda ospedaliero-universitaria di Udine può divenire un gioiello, sotto il profilo dell´assistenza, della ricerca e della formazione, ed essere un modello e un punto di riferimento nel panorama regionale e nazionale. Si tratta di una grande opportunità al servizio del territorio e della popolazione". Per l´on. Gabriele Renzulli, presidente dell´Organo di indirizzo, "si tratta di un atto basilare, ancorché non definitivo, del processo di integrazione tra servizio sanitario regionale e facoltà di Medicina dell´Università di Udine. Dobbiamo ora ragionare sull´attività didattica e di ricerca per completare il quadro di integrazione. È, in effetti, una vera e propria riforma che vede Udine come battistrada rispetto a un traguardo di carattere regionale, nazionale e internazionale". Gli aspetti più prettamente tecnici dell´Atto sono stati illustrati dal direttore generale dell´Azienda ospedaliero-universitaria, Carlo Favaretti. L´atto aziendale è uno strumento di diritto privato necessario per l´esercizio delle attività dell´Azienda ospedaliero-universitaria e trova fondamento nel Protocollo siglato il 9 gennaio 2006 dall´Università di Udine e dalla Regione Friuli-venezia Giulia. Lo scorso 10 ottobre il rettore ha espresso l´intesa dell´Università sull´Atto aziendale, ora la Regione dovrà formalizzarlo. "Dopo il Protocollo d´intesa tra Regione e Università - ha affermato Favaretti - l´Atto aziendale è il provvedimento più importante per favorire la trasformazione organizzativa della nuova Azienda. È lo strumento che detta le regole generali di funzionamento dell´Azienda e ne definisce l´architettura complessiva. Abbiamo lavorato nella prospettiva di fornire ai pazienti della regione, che devono essere sempre al centro del nostro interesse, servizi efficaci, efficienti, innovativi e moderni". "Definita così la struttura dei servizi - ha detto ancora il direttore generale - dovremo ora lavorare, con il contributo di tutti, sul miglioramento dei sistemi organizzativi dentro i dipartimenti integrati, tra i diversi dipartimenti, tra i diversi ospedali del Friuli Venezia Giulia e i servizi territoriali. Un´altra sfida che l´Azienda ospedaliero-universitaria dovrà affrontare e vincere è quella di formare una nuova cultura - anche passando dalla concezione ´divisionale´, propria della sanità di un tempo, a quella ´dipartimentale´ - che le consenta di giocare un ruolo positivo nello sviluppo dell´intera comunità regionale". .  
   
 

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