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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Maggio 2006
 
   
  A FIRENZE, IL 20 MAGGIO, PRESSO LOFT E SI SVOLGE IL II° BANCO DI ASSAGGIO DELL’OLIO DELLE DOP ITALIANE

 
   
  Cresce il numero di oli a denominazione protetta ma non sempre il consumatore viene correttamente informato sul significato e l’importanza di questa sigla A 12 mesi di distanza dal suo fortunato esordio, torna in scena, sempre a Firenze il 20 maggio, presso Loft E (P. Zza del Carmine, 2r), il Banco di Assaggio dell’Olio delle Dop Italiane, giunto alla sua seconda edizione. Un appuntamento fondamentale per tutti coloro che operano nel settore ma anche per la sconfinata plateadei consumatori che guardano con curiosità, e a volte con un pizzico di perplessità a tutte le numerose sigle che contraddistinguono l’universo agroalimentare: Docg, Doc, Igt, Dop, Igp, Stg. Recenti ricerche di mercato testimoniano del fatto che sono molti i consumatori che hanno un’idea piuttosto vaga sul preciso significato delle diverse denominazioni. “Anche per questo credo si debba guardare con attenzione a manifestazioni come quella fiorentina - puntualizza Carlo Salvadori, neoeletto Presidente del Consorzio Olio Dop Chianti Classico, ente promotore dell’iniziativa Che non deve essere soltanto un fondamentale momento di incontro per le diverse realtà che gravitano nell’universo delle Dop italiane dell’extravergine ma anche e soprattutto una vetrina in grado di sensibilizzare i media e quindi, di conseguenza, di raggiungere e informare il grande pubblico”. E giunge a proposito questo incontro dove si potrà ampiamente discutere anche delle più recenti novità che hanno coinvolto il mondo dell’extravergine in particolare ma anche, in termini più generali, l’intero universo delle produzioni certificate. Da alcuni mesi è infatti in vigore una legge che proibisce ai locali pubblici, primi tra tutti i ristoranti, di proporre alla loro clientela le mai abbastanza criticate oliere, spesso contenenti prodotti di assai dubbia provenienza, e li obbliga all’utilizzo di bottiglie etichettate e quindi riconoscibili. “Un passo avanti notevole - commenta Giuseppe Liberatore, Direttore del Consorzio Olio Dop Chianti Classico - al quale il nostro Consorzio si era già adeguato con netto anticipo con la proposta di bottigliette mignon, il cosiddetto Centolio, che già lo scorso anno ha incontrato notevoli consensi e che in questa stagione proporremo su più larga scala e con una serie di iniziative di alto profilo”. Ma, nelle scorse settimane, si sono verificati cambiamenti ancora più importanti che toccano la sfera politico-economica, oltre che quella squisitamente produttiva. Lo scorso 20 marzo, infatti, con il regolamento Ce n. 510/2006 è stato abrogato il Regolamento 2081/1992; con il nuovo si stabilisce che, con decorrenza dal 1° maggio 2009, le etichette dovranno riportare i simboli comunitari standard o le apposite diciture. E’ stata studiata una procedura di registrazione più efficace e compatibile con le norme Ocm (Organizzazione Comune di Mercato) e indirizzata a una sempre maggiore ricerca della qualità dei prodotti europei. Si tratta di un´occasione mancata per la Ue - specifica Laura La Torre, Direttore Generale Mipaf che ha seguito in prima persona gli sviluppi di questa legge - che, dovendosi adeguare alla decisione del panel Wto, poteva cogliere l´occasione per modificare il Regolamanto al fine di prevedere una maggiore tutela per le indicazioni geografiche. " E di questa legge si parlerà proprio sabato mattina, alle ore 10. 30, nel corso di un convegno condotto da Bruno Gambacorta, grande firma del giornalismo enogastronomico, che vedrà tra i partecipanti Laura La Torre - Dir. Gen. Mipaf, Maria Grazia Mammuccini - Amministratore Arsia, Franco Oliva - Dir. E Capo divisione Promozione C. O. I. Consiglio Oleicolo Internazionale, Tonino Zelinotti - Dir. Laboratorio Chimico Agenzia Dogane di Roma e Marco Oreggia Giornalista esperto Olio. Ma non dobbiamo dimenticare come il Banco di Assaggio dell’Olio delle Dop Italiane sia essenzialmente un momento di confronto tra le etichette delle diverse realtà olivicole del nostro Paese. Già in questi giorni, infatti, un nutrito drappello di degustatori dell’Associazione Oea (Organizzazione Esperti Assaggiatori) sta procedendo alla degustazioni dei campioni inviati da ben 32 Consorzi italiani. Un lavoro qualificato e capillare che, secondo il regolamento del Banco di Assaggio organizzato dal Consorzio Olio Dop Chianti Classico, non ha lo scopo di determinare una classifica ma semplicemente quello di segnalare, per ogni singola Dop, l’etichetta che più delle altre risponde alle caratteristiche varietali del disciplinare di appartenenza. A presiedere il panel Marco Oreggia, curatore di una delle più importanti guide sull’extravergine e riconosciuto tra i massimi esperti internazionali del settore. “E’ bello ritrovarsi dopo un anno - commenta Oreggia - e scoprire che è aumentato il numero dei consorzi partecipanti e dei campioni da degustare. E’ il segnale preciso di come i produttori partecipino con entusiasmo a situazioni ideate per far emergere l’extravergine di qualità”. .  
   
 

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