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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Ottobre 2008
 
   
  REGALI A ROMA, FORMIGONI BOCCIA IL DECRETO

 
   
   Milano, 16 ottobre 2008 - Una "sorpresa negativa" risulta dalla lettura del decreto legge del Governo, il n. 154, appena pubblicato, in materia di spesa sanitaria e di finanza locale. Anzi, per il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni (che ieri ha incontrato la stampa insieme all´assessore al Bilancio, Romano Colozzi), contiene addirittura "qualcosa di offensivo" e "in contrasto con il disegno di federalismo fiscale, che così parte male". Si tratta non solo delle centinaia di milioni di euro destinati a Catania (150) e Roma (500) per la spesa corrente (cioè per coprire i buchi di bilancio), ma della disposizione (articolo 5 del decreto) per cui Roma Capitale avrà, dal 2010 in poi, altri 500 milioni all´anno addirittura utilizzabili per coprire disavanzi pregressi di parte corrente. "Abbiamo lavorato intensamente per superare il criterio della spesa storica e introdurre quello dei costi standard", si lamenta Formigoni, "e contemporaneamente ripiombiamo nella vecchia logica dei ripiani a piè di lista". "Governo e Parlamento pongano rimedio", scandisce Formigoni, non nascondendo "una grave preoccupazione" e annunciando battaglia in vista della prossima seduta della Conferenza Stato-regioni. "Se il Governo non accoglierà emendamenti, non potremo accettare un simile provvedimento", prosegue il presidente lombardo. Il Governo si era impegnato ad emanare questo decreto per "rifondere" i Comuni dei 260 milioni tolti con il taglio dell´Ici e per restituire 434 milioni alle Regioni per evitare di imporre di nuovo il ticket sulla diagnostica. Ma appunto nel testo che si è potuto leggere "si fa un enorme regalo, con i soldi delle Regioni, a chi ha fatto della spesa pubblica facile una linea di condotta - annota ancor Formigoni - mentre si penalizza chi non ha fatto debiti". In effetti in sofferenza sono le Regioni italiane nel loro complesso, perché le risorse ("enormi risorse") sono prelevate "con priorità assoluta" dai Fondi destinati a Enti locali e Regioni, quindi a loro discapito. E tutto ciò si aggiunge al fatto che per la Regione Lazio sono stati sbloccati i 3 miliardi a fondo perduto stanziati dal precedente Governo, insieme ai 5 di prestito per i debiti della sanità. "Soffrono tutte le Regioni - ricorda l´assessore Colozzi - ed in sofferenza è certamente la Lombardia che, pur con i suoi quasi 10milioni di abitanti, non potrà certo, su queste basi ottenere risorse uguali a quelle elargite a Roma, che ha 3 milioni di abitanti". Con conseguenze gravi, alla quali appunto occorre porre rimedio. Per esempio a riguardo del trasporto pubblico locale (proprio in queste ore l´assessore alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo ne sta discorrendo con il ministro Matteoli), per il quale mancano all´appello i 150 milioni chiesti da anni, mentre l´ammontare degli stanziamenti è fermo da dieci. .  
   
 

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