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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 13 Settembre 2006 |
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SCOPERTA LA MOLECOLA DELLA SENSIBILITÀ MAGNETICA NEGLI UCCELLI
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Bruxelles, 13 settembre 2006 - Alcune specie di uccelli, soprattutto quelle migratorie, sono in grado di rilevare il campo magnetico della Terra e di avvalersene per orientarsi. Stando alle ultime ricerche svolte da un´équipe franco-tedesca, alla base della sensibilità magnetica degli uccelli vi sarebbero alcune molecole fotosensibili denominate criptocromi. I criptocromi sono fotorecettori sensibili alla luce blu, che prendono parte a numerosi processi del ciclo circadiano come la crescita e lo sviluppo. La capacità degli uccelli di rilevare i campi magnetici è influenzata dalla luce: questo "sesto senso" funziona correttamente solo in presenza di luce blu o verde e viene invece perturbato dalla luce di altre lunghezze d´onda. Gli scienziati avevano ipotizzato che i criptocromi potessero essere coinvolti nel rilevamento del campo magnetico poiché presentano tutte le proprietà fisiche e chimiche necessarie, soprattutto l´assorbimento della luce blu e verde e la formazione di "coppie di radicali", molecole che reagiscono ai campi magnetici. La retina oculare degli uccelli è appunto ricca di criptocromi. Non essendo in grado di verificare l´ipotesi sugli uccelli migratori, i ricercatori hanno studiato una pianta di laboratorio, l´Arabidopsis thaliana, che presenta proprietà simili. È risaputo infatti che l´attivazione con luce blu dei criptocromi della pianta ne modifica il comportamento, per esempio inibisce la crescita dell´ipocotile (stelo). Per determinare se il campo magnetico influenzi o no la funzione dei criptocromi, i ricercatori del Centro nazionale francese per la ricerca scientifica (Cnrs) e delle università di Francoforte e Marburgo hanno coltivato le piante in presenza di luce blu e rossa, sottoponendole a campi magnetici di varie intensità. Hanno scoperto che mentre in presenza di luce blu più il campo magnetico è intenso e più è inibita la crescita dell´ipocotile, in presenza di luce rossa la pianta utilizza un altro tipo di fotorecettori, chiamati fitocromi, e la crescita dell´ipocotile non è influenzata dalle variazioni del campo magnetico. Sono insensibili alle variazioni del campo magnetico anche le piante mutanti che non dispongono di criptocromi. Lo studio dimostra per la prima volta che l´attività dei criptocromi nelle piante è influenzata dai campi magnetici e ipotizza che i meccanismi del rilevamento del campo magnetico nelle piante, e per estensione negli uccelli migratori, impieghino le stesse molecole fotosensibili. Inoltre, poiché i criptocromi sono stati conservati costantemente durante tutto il corso dell´evoluzione, i ricercatori ritengono che tutti gli organismi biologici possano avere la capacità di rilevare i campi magnetici anche se non se ne avvalgono. Http://www. Cnrs. Fr/ . . |
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