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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Settembre 2006
 
   
  FIGEL SOLLECITA UN CAMBIAMENTO NELL´APPROCCIO EUROPEO ALL´IMPRENDITORIA

 
   
   Bruxelles, 13 settembre 2006 - "L´europa deve fare di più per incoraggiare i cittadini a diventare imprenditori", ha affermato Ján Figel, commissario europeo responsabile per l´Istruzione, la formazione, la cultura e il multilinguismo ai partecipanti al vertice europeo sull´imprenditoria e l´istruzione svoltosi il 6 settembre a Bruxelles. Il commissario ha spiegato che nonostante l´imprenditoria sia fondamentale per raggiungere gli obiettivi di Lisbona di aumento della crescita e dell´occupazione, essa non viene sfruttata a pieno da studenti, forza lavoro europea e da chi è alla ricerca di un impiego. Il commissario ha citato recenti indagini indicanti che il 60 per cento dei cittadini europei non ha mai valutato la possibilità di creare un´impresa, mentre il 50 per cento concorda con l´affermazione "non si deve avviare un´impresa se esiste il rischio di un fallimento". "Tali dati riflettono un atteggiamento che deve cambiare. A confronto, negli Stati Uniti, la percentuale dei contrari a tali rischi scende da metà a solo un terzo. Secondo la demopsicologia imprenditoriale americana non si viene presi sul serio a meno che non si abbia fatto l´intera esperienza: avviare un´azienda, lottare per essa, fallire e ricominciare da capo", ha affermato Figel. Affinché tale atteggiamento cambi, è necessario infondere lo spirito imprenditoriale nella popolazione quanto prima; è quanto sostiene il commissario, che ha accolto con favore le attività pratiche già in corso negli Stati membri per promuovere l´insegnamento dell´imprenditorialità nelle scuole e nelle università. Attività come la creazione di imprese legate alle scuole o di mini-aziende hanno contribuito ad accrescere tra gli studenti la consapevolezza che il lavoro autonomo può rappresentare un´alternativa reale. Gli studenti che hanno partecipato alle esercitazioni per la creazione di mini-aziende hanno probabilità quattro volte maggiori rispetto agli altri di creare una propria azienda, ha spiegato il commissario. Figel ha tuttavia affermato che, nonostante l´ampio consenso esistente sulla necessità di migliorare lo spirito d´impresa attraverso esperienze pratiche, emerge una certa inerzia nel momento in cui le autorità nazionali responsabili dell´istruzione devono attuare programmi mirati a tale scopo. Conseguentemente, a molti studenti europei viene negata questa opportunità. "Pertanto è estremamente importante offrire alle scuole sostegno e incentivi per incoraggiare l´avvio di attività e programmi imprenditoriali", ha continuato il commissario. La raccomandazione della Commissione europea "Competenze chiave per l´apprendimento permanente" mira a sostenere gli Stati membri nello sviluppo di una strategia più sistematica per l´apprendimento permanente, basata su esempi di buone prassi europee. L´imprenditorialità è una delle otto competenze chiave, oltre a capacità di base come saper legger, scrivere e contare, che devono essere sviluppate nel corso del ciclo di istruzione e formazione iniziale. Anche un´altra comunicazione, "Stimolare lo spirito imprenditoriale attraverso l?istruzione e l´apprendimento" pone l´accento sulla necessità di azioni che promuovano l´imprenditorialità come una competenza vantaggiosa per tutti. La comunicazione fornisce esempi su come integrarla nei programmi di istruzione primaria e secondaria, nonché in quelli di istruzione superiore o per adulti. "Si tratta di documenti che hanno lo scopo di promuovere riforme negli Stati membri", ha puntualizzato Ján Figel. "Riteniamo che i sistemi europei di istruzione e formazione debbano concentrarsi maggiormente su approcci all´apprendimento più pratici e maggiormente centrati su chi studia". Oltre a tali documenti, il commissario ha ricordato la proposta di istituzione di un Istituto europeo di tecnologia (Iet), che a suo parere contribuirebbe a dotare studenti e ricercatori delle capacità imprenditoriali necessarie per lavorare nel settore industriale o avviare una propria impresa. La proposta della creazione di un Iet punta a migliorare le capacità europee in termini di istruzione scientifica, ricerca e innovazione unendo l´impegno di università, centri di ricerca e aziende di tutta Europa. La cultura imprenditoriale è stata definita come fondamentale per la crescita europea nel progetto per la crescita economica "Creare un´Europa innovativa" contenuto nella relazione stilata dal gruppo di esperti presieduto dall´ex primo ministro finlandese Esko Aho all´inizio del 2006. .  
   
 

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