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Notiziario Marketpress di
Lunedì 20 Ottobre 2008 |
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ASSEGNATI I PREMI DEL PARLAMENTO EUROPEO PER IL GIORNALISMO
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Bruxelles, 20 ottobre 2008 - Per la prima volta Hans-gert Pöttering, Presidente del Parlamento europeo ha consegnato il Premio ai giornalisti che hanno contribuito in modo sostanziale a far capire le tematiche europee. I vincitori rappresentavano la Danimarca e il Regno Unito (Tv), la Finalndia (Internet), la Germania e lŽAustria (stampa scritta) e la Romania (radio). Il Premio del Parlamento europeo per il giornalismo, assegnato questŽanno per la prima volta, riguarda quattro categorie: stampa scritta,Tv, Internet e radio. La cerimonia per la consegna si è svolta nellŽEmiciclo di Bruxelles il 17 ottobre 2008. Per Hans-gert Pöttering, Presidente del Parlamento europeo, «una delle finalità di questo premio è il sostegno ad una migliore comunicazione tra lŽUnione europea ed i suoi cittadini», poiché i giornalisti che coprono la politica europea informano il pubblico sulle decisioni che incidono sulla loro vita quotidiana. Sottolineando che lŽUnione europea ha bisogno degli «occhi critici» dei giornalisti e che per il Parlamento europeo «la libertà di stampa, il pluralismo dei mezzi di informazione e i reportage indipendenti sono dŽimportanza primordiale», ha fatto riferimento ai molti giornalisti ed organizzazioni giornalistiche vincitori del "Premio Sacharov per la libertà di pensiero" assegnato ogni anno dal Parlamento europeo. Concludendo, ha ribadito che «il Parlamento europeo continuerà la sua ferma battaglia contro tutte le forme di repressione e ostruzionismo nei confronti dei giornalisti». Alla cerimonia e alla successiva discussione sulle relazioni tra il Parlamento europeo e i mezzi di comunicazione, hanno partecipato circa 70 vincitori nazionali che si erano candidati per il premio e quasi 200 giovani giornalisti provenienti da tutta Europa per partecipare allŽEuropean Youth Media Days. I vincitori Stampa scritta (due vincitori): Kirsten Wörnle (Geowissen, Germania), per il suo articolo "Nella Babele della new age", sul lavoro degli interpreti del Parlamento europeo, Wolfgang Böhm (Die Presse, Austria), per il suo editoriale "Tra Schengen, paura e libertà", sullŽallargamento dellŽarea Schengen ai nuovi Stati membri. Internet: Pete Pakarinen (Verkkouutiset, Finlandia), per il suo articolo in rete "Mille dollari per uno spericolato viaggio in mare - LŽeuropa fronteggia unŽondata migratoria", che affronta il tema dellŽimmigrazione illegale nellŽUnione europea. Tv (due vincitori): Shirin Wheeler (Bbc, Regno Unito), per il suo programma politico settimanale sullŽUnione europea "LŽeuropa dei record", e Lars Feldballe Petersen (Tv2, Danimarca), per il suo reportage televisivo "La battaglia contro i prodotti chimici", sullŽentrata in vigore del regolamento europeo Reach sui prodotti chimici. Radio: Mircea Radu Lipovan e Andreea Manzat (Radio Iați, Romania), per il loro programma radiofonico "Sbalordire", sulla preparazione e sulle conseguenze dellŽattuazione della Politica agricola comune. I vincitori di ogni categoria hanno anche ricevuto un premio in denaro pari a 5. 000 euro (in caso ex aequo in una stessa categoria, tale somma è stata divisa in parti uguali). Il Premio Il riconoscimento è conferito ai giornalisti che hanno contribuito in modo eccezionale a chiarire importanti questioni di portata europea o che hanno promosso una migliore comprensione delle istituzioni o delle politiche dellŽUnione europea. I contributi ammissibili dovevano essere stati pubblicati tra il 1° maggio 2007 e il 30 aprile 2008. Nel corso dellŽestate, 27 giurie a livello nazionale, composte di giornalisti, hanno scelto i vincitori nazionali. I finalisti sono stati selezionati a Bruxelles da una giuria composta di tre membri del Parlamento europeo e di giornalisti in rappresentanza della stampa accreditata presso le Istituzioni europee. I criteri di selezioni erano: "qualità giornalistica", "rilevanza a livello europeo" e "contributo per una migliore comprensione dellŽUnione europea e per chiarire importanti questioni di portata europea". . . |
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