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Notiziario Marketpress di
Lunedì 20 Ottobre 2008 |
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DIVORZI INTERNAZIONALI: I DEPUTATI EUROPEI CERCANO CHIAREZZA DIVORZI IN CRESCITA NELL´UE
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Bruxelles, 20 ottobre 2008 - L´apertura delle frontiere e la successiva mobilità all´interno dell´Unione europea hanno favorito lo scambio fra i cittadini. Ma non solo. Una delle conseguenze più tangibili di questo incrementato ´contatto umano´ è l´aumento dei matrimoni extra-nazionali. Ma come si sa, l´amore non è sempre rose e fiori. A volte l´idillio finisce e, ahimè, si arriva al divorzio. Pagamento degli alimenti, spartizione dei beni comuni, affidamento dei figli e loro sostentamento sono solo alcuni dei grattacapi a cui si va incontro. Ma se i coniugi sono di nazionalità diversa o vivono in due paesi differenti le cose si complicano. Quali leggi applicare? Come comportarsi? 170. 000 divorzi internazionali I deputati ne discuteranno lunedì 20 ottobre a Strasburgo, prendendo spunto dalla proposta della Commissione europea di far chiarezza su quali leggi applicare, per evitare quelli che in gergo vengono chiamati "litigation shopping", in cui si sceglie dove potersi disputare. Nell´ue sono 170. 000 i divorzi a carattere internazionale. Il Parlamento europeo, sulla scia della Commissione europea, sta valutando la possibilità di introdurre regole comuni a livello europeo che stabiliscano quale giurisdizione nazionale debba applicarsi in simili situazioni. Gebhardt: "Informazione e diritti" Lo scorso 11 settembre l´eurodeputata tedesca Evelyn Gebhardt del gruppo socialista (Pse), parlando in occasione della riunione della commissione parlamentare giustizia e libertà pubbliche, ha sottolineato la necessità di disporre di una legislazione europea chiara. "É fondamentale far sì che i cittadini europei beneficino dei loro diritti, indipendentemente dal fatto che vivano o meno nel paese d´origine", ha puntualizzato Gebhardt, che ha fatto notare l´attuale mancanza di informazione al riguardo. Evelyn Gebhardt ha messo poi in evidenza alcune necessità: l´importanza di informare i coniugi delle implicazioni pratiche della propria scelta, la possibilità di scegliere la legge nazionale da applicare, l´obbligo di informare le parti su possibili cambiamenti della legge scelta o l´applicazione della "lex-fori", la legge dello Stato in cui si svolge il procedimento. L´amore non ha confini, ma… Uno studio del 2006 su 14 Stati membri conferma che pur in un mondo globalizzato tradizioni e radici culturali continuano a giocare un ruolo determinante nella scelta del partner. I matrimoni e i divorzi più frequenti avvengono infatti fra i paesi membri storicamente o culturalmente più vicini. Inoltre, in paesi come Belgio e Lussemburgo, i matrimoni si tengono generalmente fra cittadini dell´Unione europea, mentre in Olanda, Repubblica Ceca ed Estonia, tale regola non sempre è rispettata. La Commissione europea fa intanto sapere che il numero totale dei divorzi fra il 2000 e il 2004 è in netto aumento nell´Ue, a eccezione di Portogallo ed Estonia. Nell´ue ogni anno si celebrano circa 2,2 milioni di matrimoni, di cui 350. 000 internazionali, mentre i divorzi toccano quota 875. 000. Quale legge applicare?Possibile la cooperazione rafforzata? Un matrimonio internazionale può dunque rendere difficili le cose. L´unione europea non ha competenza legislativa al riguardo, spetta infatti ancora ai singoli Stati membri legiferare e ciò a scapito della chiarezza giudiziaria. Prendiamo ad esempio il caso di una coppia italo-tedesca sposata in Italia, in cui i due coniugi vivono ciascuno nei propri paesi di origine. In caso di divorzio consensuale, quale legge applicare? Quella del paese di uno dei coniugi oppure quella del paese in cui si è celebrato il matrimonio? Il testo proposto dalla Commissione europea, prima di divenire legge, deve essere votato da tutti gli Stati membri. Al momento Svezia e Olanda non sembrano però essere favorevoli. L´italia, assieme a Bulgaria, Spagna, Romania, Ungheria, Grecia, Austria, Slovenia e Lussemburgo, vorrebbe pertanto ricorrere alla cooperazione rafforzata, un modo per almeno 9 paesi membri di evitare il blocco del voto all´unanimità e proseguire nel cammino legislativo. Vuoi saperne di più? Segui in diretta web il dibattito di lunedì sera! . |
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