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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Ottobre 2008
 
   
  CAMBIAMENTI CLIMATICI: LE PROIEZIONI INDICANO CHE L’UE È SULLA BUONA STRADA PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI DI KYOTO

 
   
   Bruxelles, 20 ottobre 2008 - L’Ue e gran parte degli Stati membri sono sulla buona strada per quanto riguarda il rispetto degli impegni assunti a Kyoto di ridurre o limitare le emissioni di gas serra: questo è quanto emerge dalla relazione annuale della Commissione sui progressi realizzati in questo campo. Dalle ultime proiezioni degli Stati membri risulta che l’Ue-15 riuscirà a conseguire l’obiettivo di riduzione dell’8% grazie alle politiche e misure già adottate, all’acquisto di crediti di emissione derivanti da progetti realizzati in paesi terzi e alle attività silvicole in grado di assorbire il carbonio dall’atmosfera. Altre misure attualmente all’esame in alcuni Stati membri dovrebbero contribuire a ridurre le emissioni di un altro 3,3% e permettere così all’Ue-15 di ottenere risultati migliori rispetto agli obiettivi fissati. Il commissario all’Ambiente, Stavros Dimas, ha dichiarato: “Le ultime proiezioni sono un segnale positivo perché dimostrano che l’azione coordinata dell’Europa finalizzata a realizzare gli obiettivi di Kyoto sta dando i suoi frutti. Ma Kyoto è solo il primo passo: adesso ci vuole un nuovo accordo internazionale sul clima che faccia proprie le consistenti riduzioni delle emissioni che l’Europa intende realizzare per il 2020 e oltre. Per questo è necessario mettere in atto le misure supplementari che gli Stati membri dell’Ue hanno in progetto e il Parlamento europeo e il Consiglio devono adottare in tempi brevi il pacchetto “Energia e cambiamenti climatici” proposto dalla Commissione. ” Impegni di Kyoto - Nell’ambito del protocollo di Kyoto i 15 paesi che costituivano l’Ue al momento dell´approvazione del protocollo (Ue-15) si sono impegnati a ridurre le proprie emissioni collettive di gas serra dell’8% nel periodo 2008-2012 rispetto ai livelli dell’anno di riferimento prescelto (che nella maggior parte dei casi è il 1990). Questo impegno collettivo si è tradotto in obiettivi nazionali di emissione differenziati per ciascuno degli Stati membri dell’Ue-15 e vincolanti ai sensi del diritto comunitario. Per l’Ue-27 non è stato invece fissato alcun obiettivo collettivo di riduzione delle emissioni. Dieci dei dodici Stati membri che hanno aderito all’Ue nel 2004 e nel 2007 hanno obiettivi individuali di riduzione nell’ambito del protocollo e devono abbattere le proprie emissioni del 6% o dell’8% rispetto ai livelli dei rispettivi anni di riferimento sempre nel periodo 2008-2012. Solo Cipro e Malta non hanno obblighi di riduzione. Proiezioni per l’Ue-15 e l’Ue-27 - Come anticipato in giugno (si veda Ip/08/965), nel 2006 – l’ultimo anno per il quale sono disponibili dati completi – le emissioni di gas serra dell’Ue-15 erano inferiori del 2,7% rispetto a quelle dell’anno di riferimento a fronte di una crescita economica del 40% circa nello stesso periodo. Per l’Ue-27 nel suo complesso, tra l’anno di riferimento e il 2006 le emissioni sono scese del 10,8%. La relazione della Commissione sui progressi realizzati[1], basata sulle ultime proiezioni[2] comunicate dagli Stati membri, mostra come le politiche e le misure esistenti (cioè quelle già in atto) dovrebbero essere in grado di ridurre le emissioni dell’Ue-15 del 3,6% rispetto a quelle dell’anno di riferimento entro il 2010, l’anno intermedio del periodo 2008-2012. Dieci dei 15 Stati membri dell’Ue-15 hanno manifestato l’intenzione di acquistare crediti derivanti da progetti di abbattimento delle emissioni realizzati in paesi terzi nell’ambito dei tre meccanismi di mercato previsti dal protocollo di Kyoto: lo scambio dei diritti di emissione a livello internazionale, il meccanismo di sviluppo pulito e l’attuazione congiunta. Queste iniziative dovrebbero far diminuire le emissioni di un ulteriore 3%, portando l’abbattimento complessivo al 6,6%. Le attività di forestazione e afforestazione, che creano dei “pozzi” biologici di assorbimento dell’anidride carbonica presente in atmosfera, dovrebbero a loro volta abbattere le emissioni di un 1,4%, portando così le riduzioni complessive all’8%, l’obiettivo fissato per l’Ue nel protocollo di Kyoto. In dieci Stati membri sono all’esame politiche e misure supplementari che, se messe in atto nella loro interezza, dovrebbero riuscire ad ottenere una diminuzione massima delle emissioni del 3,3%, garantendo così un ampio margine di sicurezza rispetto all’obiettivo di abbattimento dell’8%. Occorre inoltre ricordare che, nelle loro proiezioni, gli Stati membri non hanno tenuto completamente conto dei tetti massimi fissati per le quote di emissione da rilasciare nell´ambito del sistema Ue di scambio delle quote di emissione (Ets) per il periodo di scambio 2008-2012. Secondo le stime, per l´Ue-15 tale tetto dovrebbe far diminuire le emissioni del 3,3% rispetto ai livelli dell´anno di riferimento. Ulteriori informazioni: La relazione sui progressi realizzati per il conseguimento dell’obiettivo di Kyoto è reperibile al seguente indirizzo: http://ec. Europa. Eu/environment/climat/gge_progress. Htm Homepage della Dg Ambiente sui cambiamenti climatici: http://ec. Europa. Eu/environment/climat/home_en. Htm Proiezioni delle emissioni nel 2010 rispetto all’anno di riferimento
Politiche e misure esistenti Ricorso a meccanismi di Kyoto (governi) Uso dei pozzi di assorbimento Politiche e misure suppl. Tutte le misure, meccanismi di Kyoto e pozzi di assorbimento
Stato membro Emissioni anno rif. Kyoto Obiettivi Kyoto Proiezioni 2010 Effetto nel 2010 Effetto nel 2010 Effetto nel 2010 Proiezioni 2010 Divario proiezioni-obiettivi
Mtco2 % rispetto anno rif. % rispetto anno rif. % rispetto anno rif. % rispetto anno rif. % rispetto anno rif. % rispetto anno rif. % rispetto anno rif.
Austria 79,0 -13,0% 17,4% -11,4% -0,9% -18,4% -13,3% -0,3%
Belgio 145,7 -7,5% -3,7% -4. 8% 0,0% -8,5% -1,0%
Bulgaria 132,6 -8,0% -29,8% -5,2% -34,9% -26,9%
Cipro 6,0 nd 44,3% -2. 9% 41,4% nd
Repubblica ceca 194,2 -8,0% -25,1% -0,6% -3,1% -28,8% -20,8%
Danimarca 69,3 -21,0% -2,2% -6,1% -3,3% 0,0% -11,6% 9,4%
Estonia 42,6 -8,0% -62,8% -3,0% -65,7% -57,7%
Finlandia 71,0 0,0% 19,7% -2,0% -0,8% -17,4% -0,6% -0,6%
Francia 563,9 0,0% 0,8% -0,7% -4,3% -4,2% -4,2%
Germania 1232,4 -21,0% -22,5% -0,4% -3,3% -26,2% -5,2%
Grecia 107,0 25,0% 23,9% -1,1% -2,0% 20,8% -4,2%
Ungheria 115,4 -6,0% -24,9% -0,5% -25,4% -19,4%
Irlanda 55,6 13,0% 22,8% -6,5% -3,7% -0,2% 12,4% -0,6%
Italia 516,9 -6,5% 7,5% -4,0% -4,9% -3,2% -4,6% 1,9%
Lettonia 25,9 -8,0% -46,1% 0,0% -46,1% -38,1%
Lituania 49,4 -8,0% -30,4% 0,0% -30,4% -22,4%
Lussemburgo 13,167 -28,0% 3,1% -29,9% -1,1% -28,0% 0,0%
Malta 2,2 nd 61,8% 0,0% 61,8% nd
Paesi Bassi 213,0 -6,0% -2,2% -6,1% -0,1% 0,0% -8,4% -2,4%
Polonia 563,4 -6,0% -28,4% -0,5% 0,0% -29,0% -23,0%
Portogallo 60,1 27,0% 44,2% -9,6% -7,7% -4,0% 22,7% -4,3%
Romania 278,2 -8,0% -31,4% -3,9% -35,3% -27,3%
Slovacchia 72,1 -8,0% -18,4% -3,2% -21,6% -13,6%
Slovenia 20,4 -8,0% 6,7% -2,9% -8,3% -8,7% -13,2% -5,2%
Spagna 289,8 15,0% 52,0% -19,9% -2,0% -9,6% 20,5% 5,5%
Svezia 72,2 4,0% -2,7% -3,0% 0,0% -5,7% -9,7%
Regno Unito 776,3 -12,5% -19,4% -0,5% 0,0% -20,0% -7,5%
Ue-15 4265,5 -8,0% -3,6% -3,0% -1,4% -3,3% -11,3% -3,3%
Ue-27 5768,0 nd -10,1% -2,2% -1,1% -3,0% -16,3% nd
[1] Progressi verso il conseguimento degli obiettivi di Kyoto. Comunicazione della Commissione. Com(2008) 651 [2] Le proiezioni sono state compilate dall’Agenzia europea dell’ambiente. .
 
   
 

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