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Notiziario Marketpress di
Lunedì 20 Ottobre 2008 |
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NOVITÀ DEL NUOVO TESTO UNICO SU UNO DEI SETTORI CHIAVE DELL´ECONOMIA TOSCANA SEMPLIFICAZIONE BUROCRATICA, PIÙ SOSTEGNO ALL´INNOVAZIONE E ALLA QUALITÀ
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Firenze, 20 ottobre 2008 - Con 35 voti a favore, nessuno contrario e 9 astenuti il Consiglio regionale della Toscana ha approvato la nuova legge quadro sull´artigianato. «E´ una buona notizia. Da oggi la Toscana dispone di un quadro normativo d´eccellenza in materia di artigianato, con innovazioni formali e sostanziali che aiuteranno concretamente l´ulteriore sviluppo di un comparto chiave dell´economia regionale. » Con queste parole Ambrogio Brenna, assessore all´innovazione e all´artigianato ha commentato l´esito della votazione in consiglio. «Gli imprenditori artigiani vedranno semplificare gli atti burocratici a partire dall´iscrizione all´Albo del registro delle imprese, da oggi basterà una Dichiarazione di Inizio Attività (Dia) per dar vita ad un´impresa artigiana – ha continuato Brenna. Primi in Italia abbiamo previsto la soppressione delle Commissioni Provinciali ! per l’Artigianato (Cpa) e ridefinito, semplificandolo e ! dotandol o di nuove funzioni, il ruolo della Commissione Regionale per l’Artigianato Toscano (Crta) riducendo così oneri e costi per i contribuenti (i commissari passano da 20 a 8). Inoltre, per garantire alle imprese un più agevole rapporto con la pubblica amministrazione, la legge prevede l’istituzione dei Centri per lo sviluppo imprenditoriale (Csi) con l´obiettivo specifico di accompagnare la crescita delle imprese artigiane. » L´assessore si è poi soffermato sulle novità apportate sul versante della tutela dell’artigianato artistico e tradizionale: «Abbiamo rafforzato il ruolo di Artex, il Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana, come partner strategico per l’Agenzia di Promozione Economica e disciplinato l’attribuzione della “qualifica di maestro-artigiano” e di “bottega-scuola”. In questo modo contiamo di sostenere e accrescere la qualità delle! lavorazioni e garantire il passaggio generazionale dei saperi con le ovvie ricadute sui mercati esteri del lusso». . |
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