|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Lunedì 20 Ottobre 2008 |
|
|
  |
|
|
MARTINI HA PRESIEDUTO A ATENE LA RIUNIONE DELLA COMMISSIONE CONST DELLE REGIONI «INTEGRAZIONE DEI MIGRANTI, BASE DI UN’EUROPA SOLIDALE» «UNA POLITICA CHE DIVENTI MARCHIO DI FABBRICA DI TUTTA LA UE, ITALIA COMPRESA»
|
|
|
 |
|
|
Firenze, 20 ottobre 2008 - «L´integrazione dei migranti nelle società europee ospitanti è un tema che va affrontato a tutti i livelli di governo, e in particolare in ambito locale e regionale, per contribuire insieme a un´Europa solidale, che non discrimini i migranti e dia loro risposte concrete in tema di diritti, alla casa, all´istruzione, al lavoro, alla salute, ma anche di rispetto dei doveri. E speriamo che questa politica corretta dell´accoglienza diventi il marchio di fabbrica di tutti i paesi della Ue, Italia compresa». Lo ha affermatoil 16 ottobre ad Atene il presidente della Regione Toscana Claudio Martini, che ha presieduto il seminario della commissione affari costituzionali del Comitato delle Regioni della Ue “Const”, dedicato al “Ruolo delle città e delle regioni nell´integrazione degli immi! grati”. «Nell´agenda europea l´integrazione de i migranti è una priorità politica importante - ha detto Martini – come dimostra l´approvazione avvenuta proprio oggi a Bruxelles del “Patto europeo sull´immigrazione e l´asilo” da parte del Consiglio. Suo asse portante è l´invito agli Stati membri a dotarsi di politiche ambiziose, secondo le modalità e con le risorse che riterranno adeguate, allo scopo di promuovere l´integrazione armoniosa nei propri territori dei migranti che hanno la probabilità di stabilirvisi in maniera permanente». Alla base di tali politiche, che i paesi di accoglienza dovranno impegnarsi ad attuare concretamente, dovrà esserci l´equilibrio tra diritti (istruzione, lavoro, previdenza, servizi pubblici e sociali) e doveri dei migranti (rispetto delle leggi del paese di accoglienza). Dovranno, inoltre, essere previste azioni specifiche per favorire l´apprendimento della lingua e l´accesso al lavoro, fattori imprescindibili ai! fini dell´integrazione. Le politiche per l´integrazione dovranno anche porre l´accento sul rispetto delle identità degli Stati membri e dell´Unione europea, nonché dei loro valori fondamentali: diritti dell´uomo, libertà di pensiero, principi democratici, tolleranza, parità tra uomini e donne, obbligo scolastico. Sarà così possibile proseguire l´attuazione del Programma quinquennale dell´Aia (2004-2009) che si era dato come obiettivo la creazione di uno spazio di libertà, sicurezza, giustizia, e dell´invito del giugno 2007, sempre del Consiglio, a impegnarsi in maniera proattiva nello sviluppo dell´integrazione ampliando ambiti come la partecipazione, la cittadinanza, la naturalizzazione, e intensificando le azioni rivolte alla società di accoglienza, e le misure intese a prevenire l´alienazione sociale. «Il patto europeo – ha ricordato ancora da Atene il presidente della Regione Toscana – espri! me un´altra importante raccomandazione agli Stati membri: valu! tare la necessità di contrastare, mediante misure adeguate, eventuali forme di discriminazione a cui potrebbero essere esposti i migranti. Per garantirne una efficace integrazione occorre pertanto dotarsi di una strategia di governance a più livelli, coerentemente con il principio di sussidiarietà che coinvolge attivamente l´Ue, gli Stati membri e gli enti locali e regionali, visto che l´integrazione si realizza primariamente a livello locale. Ciò richiede tuttavia una collaborazione interistituzionale a livello europeo, soprattutto per la realizzazione di nuove azioni e iniziative della Ue in appoggio a tali politiche. A tal fine dobbiamo impegnarci a promuovere scambi di informazioni sulle migliori pratiche attuate in termini di accoglienza e integrazione, oltre che sulle misure europee di sostegno alle politiche nazionali, intensificando le sinergie a tutti i diversi livelli e una comune strategia tra le istituzioni europee». Prossimo appuntamento europeo sull´immigrazione è la conferenza ministeriale che si terrà in Francia, a Vichy, il 3 e 4 novembre. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|