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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Ottobre 2008
 
   
  “CAMILLO OLIVETTI - ALLE RADICI DI UN SOGNO” DAL 21 OTTOBRE AL 2 NOVEMBRE E “ADRIANO OLIVETTI” DAL 4 AL 9 NOVEMBRE AL PICCOLO TEATRO STUDIO IL “SOGNO OLIVETTIANO” RACCONTATO DA LAURA CURINO

 
   
  Milano, 20 ottobre 2008 - Dal 21 ottobre al 9 novembre al Piccolo Teatro Studio sono di scena la vita e le imprese di Camillo e Adriano Olivetti. Il primo, l’inventore geniale, fondatore della prima fabbrica italiana di macchine da scrivere che prese il suo nome. Da questa nacque la mitica “Lettera 22”, compagna di grandi giornalisti, fra tutti Indro Montanelli. Il secondo, Adriano, manager illuminato e sostenitore di un´industria dal volto umano e di un’economia fonte di progresso anche sociale e intellettuale. Laura Curino e Gabriele Vacis hanno dedicato a queste due figure due diversi spettacoli, recuperando attraverso una paziente ricerca un passato illustre, quando Ivrea era la culla di un sogno urbanistico, culturale e civile unico in tutta Europa. E l’hanno fatto partendo dai ricordi di quei bambini che negli anni 60 sognavano la colonia estiva Olivetti, luogo umano e accogliente, come se fosse il Paradiso. “Con l’aiuto di biografie, interviste, testi letterari – spiega Laura Curino - ho ricostruito la vita, le figure che ruotano attorno, l’ambiente e le imprese. In Camillo Olivetti, alle radici di un sogno ho affidato le voci narranti a due personaggi fondamentali: la madre, Elvira Sacerdoti, e la moglie, Luisa Revel. Queste due donne sono state le protagoniste silenziose della formazione e della realizzazione del sogno olivettiano. Mi è sembrato giusto riportare la loro voce in primo piano. Quando cominciai a lavorare allo spettacolo Adriano Olivetti quel che mi colpiva di più era il sentimento della dimenticanza di Ivrea. La città svaniva. Eppure era vivido per me il ricordo di quando, bambina, credevo che Ivrea fosse grande come Torino, forse anche di più, tanto se ne parlava. Così ho pensato ad un testo sulla dimenticanza che spera di essere scintilla di memoria collettiva. ” “E del resto la dimenticanza sembrava caduta in tutta Italia: chi parlava più di fabbriche belle, di città a misura d’uomo, di rispetto del territorio, di tecnologia al servizio del benessere? Chi si ricordava di un luogo dove pittori, artisti, poeti dirigevano un’azienda? Chi citava più un uomo, Adriano Olivetti, che aveva chiamato Le Corbusier per creare le case per gli operai, che costruiva fabbriche fra gli alberi, che aveva inventato l’urbanistica, il design, la psicologia del lavoro?… E’ il racconto epico di un’avventura, e in quanto tale avvincente, pieno di colpi di scena, di prove da superare, di lotte, di amori, di eroi. La cosa più straordinaria è che è…tutto vero” Laura Curino. In occasione dei due spettacoli, venerdì 24 ottobre alle 17. 30, al Piccolo Teatro Studio si terrà l’incontro “Olivetti: cento anni di passioni. Polifonia sull’impresa”. Intervengono Carlo De Benedetti, Giulio Ballio e Ferruccio de Bortoli; moderano Nerio Nesi e Laura Curino. L’ingresso è libero. Al mattino, al Teatro Gobetti di Torino alle 11 si svolgerà un incontro sullo stesso tema, con la partecipazione di Roberto Colaninno, Gianluigi Gabetti, Gabriele Galateri di Genola, Francesco Profumo e Giulio Anselmi; moderatori Nerio Nesi e Laura Curino. Www. Piccoloteatro. Org .  
   
 

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