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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Ottobre 2008
 
   
  CONVEGNO AD AREZZO SULLE NUOVE STRATEGIE COMUNICATIVE NEI MUSEI TOSCANI NUOVI LINGUAGGI PER CAPIRE MEGLIO LE STANZE DEI MUSEI

 
   
  Firenze, 20 ottobre 2008 - «Con l´aria che tira non vorrei che, alla fine, chi entra in un museo o chi in un museo ci lavora finisse per essere rappresentato come un fannullone, un perditempo da punire con tanto di visita medica, magari psichiatrica». E´ una battuta di Paolo Cocchi, assessore regionale alla Cultura, a margine di un convegno svolto ad Arezzo su “La parola scritta nel museo. Lingua, accesso, democrazia”. L´assessore toscano ha lamentato il rischio che i tagli ministeriali alla Cultura «finiscano per bloccare le attività quotidiane in tanti spazi dove si produce e si offre cultura, un patrimonio a cui tutti devono poter avere libero accesso». L´iniziativa, organizzata dalla Regione Toscana in coincidenza con il salone dei servizi museali, ha analizzato lo stato della comunicazione nei musei portando esperienze innovative di riformulazione degli apparati museali troppo spesso! noiosi, lunghi, grigi, poco attraenti per il pubblico dei non! special isti. Fra queste è stato analizzato, in particolare, quanto avvenuto a Calci (Pisa), nella sezione della Certosa dedicata ai dinosauri: paleontologi e linguisti si sono confrontati, anche via web, consentendo la riformulazione degli oltre 20 pannelli, con descrizioni complete ma comprensibili. Ad Arezzo sono stati esposti poster di trenta musei, toscani e non solo, con esempi di comunicazione accattivante e comprensibile. «Nei musei - ha aggiunto Cocchi – è come nella crisi economica di questi giorni: i cittadini hanno pieno diritto a capire cosa c´è dentro, e cosa c´è dietro; i linguaggi devono cambiare e, senza nulla perdere di serietà e di scientificità, anche nei musei occorre trovare nuove forme e nuovi linguaggi di comunicazione con gli utenti». .  
   
 

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