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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Ottobre 2008
 
   
  MARRAZZO: CON SAVIANO PERCHÉ SIA DA ESEMPIO

 
   
  Roma, 22 ottobre 2008 - “Non possiamo accettare che chi ha usato la penna rischi di dover lasciare il proprio Paese perché non si sente sicuro". Queste le parole del Presidente Marrazzo a margine dell’iniziativa “Mille voci per Roberto Saviano” con una lettura corale di "Gomorra" programmata dalle ore 10. 00 alle ore 20. 00 del 21 ottobre 2008 e inaugurata dal Presidente dell´Anpi, Massimo Rendina e dal Presidente della Regione Lazio. “Capisco la difficoltà per un ragazzo come Roberto Saviano di trovarsi in prima linea, ma per quello che ha fatto e´ diventato un simbolo per questo Paese e noi dobbiamo stare con lui sulla barricata. Credo che Saviano non si ritroverebbe in nessuna altra parte del mondo Nei suoi confronti - ha proseguito Marrazzo – non c´e´ solo solidarietà, ma anche ammirazione per quello che sta facendo e vorrei che tanti ragazzi seguissero il suo esempio". Il Presidente, alle domande sul suo impegno per la legalità e sull’assegnazione del Premio Borsellino, ha quindi ricordato l’esperienza personale: "di figlio di un uomo che si e´ scoperto condannato a morte dalla mafia. Da figlio avevo paura per l´incolumità di mio padre però poi ho capito che mio padre aveva ragione a continuare il suo impegno pur rischiando la vita perché non avrebbe potuto vivere da nessuna altra parte". Quindi Marrazzo ha parlato dell’infiltrazione della criminalità organizzata anche nel Lazio che: "non e´ un problema solo della Campania e del sud. Penso a quello che sta accadendo nel sud della nostra regione e alle mafie dei colletti bianchi (…) La mafia, la camorra, la ´ndrangheta sono pericolosamente presenti e pervasive (…). Dobbiamo dire no in ogni luogo del Paese, a Napoli come a Roma, a Reggio Calabria e a Palermo. Dobbiamo unire questo Paese nella lotta alla criminalità organizzata, alla mafia, alla corruzione, alla violenza”. .  
   
 

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