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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Ottobre 2008
 
   
  L’OSSERVATORIO AGRI&FOOD DI CREMONAFIERE E ISMEA ANALIZZANO IL SETTORE LATTIERO CASEARIO IN VISTA DELLA QUINTA EDIZIONE DEGLI STATI GENERALI DEL LATTE (FIERA INTERNAZIONALE DEL BOVINO DA LATTE, 23-26 OTTOBRE, CREMONA)

 
   
  Latte: prezzi all’origine in calo (- 6% da marzo 2008), +9,9% quelli al dettaglio nei primi 8 mesi dell’anno. +2% i consumi. Grana padano: costo di produzione maggiore del prezzo all’ingrosso (in media 7,5 vs. 8,5 euro/kg, +11%). Prezzo del latte alla stalla in diminuzione (-6% dal mese di marzo, compreso tra i 37 e i 40 centesimi), +9,90% il prezzo del prodotto al dettaglio nei primi otto mesi dell’anno, e consumi in crescita del 2%. Grana Padano: costo di produzione superiore al prezzo all’ingrosso (+11%, in media 7,5 vs. 8,5 euro/kg). 4,4 miliardi il valore della produzione economica italiana di latte e 17,2 miliardi il fatturato dopo la trasformazione, poco meno di 200mila gli addetti del comparto lattiero-caseario in 4. 339 imprese, 38% il latte importato nel nostro Paese e 43. 000 gli allevamenti da vacche da latte (-7% rispetto al 2006, -47% rispetto al 1998). Sono questi i dati elaborati dall’Osservatorio Agri&food di Cremonafiere e da Ismea in vista della quinta edizione degli Stati Generali del Latte, annunciati stamani al Pirellone da Antonio Piva, presidente di Cremonafiere e vicepresidente Unalat (Unione Nazionale fra le Associazioni di Produzione di Latte Bovino), insieme al vicepresidente della Regione Lombardia Gianni Rossoni e all’Assessore all’Agricoltura Luca Daniel Ferrazzi. Gli Stati Generali si svolgeranno nell’ambito della 63esima edizione della Fiera Internazionale del Bovino da Latte (Cremona, 23-26 ottobre) e vedranno la partecipazione del Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia (sabato 25 ottobre). Nei primi 8 mesi del 2008, secondo la rilevazione Ismea-ac Nielsen, gli acquisti domestici di latte alimentare sono stati pari a 1. 472. 910 tonnellate (+1,87% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), di cui 40,53% latte fresco (597. 017 t) e 59,47% Uht (a lunga conservazione). L’incremento degli acquisti di quest’ultimo è stato dell’1,51%, mentre l’acquisto domestico di latte fresco ha fatto registrare un incremento del 2,39%. In termini di valore nei primi otto mesi dell’anno gli Italiani hanno acquistato 1 miliardo 680 milioni e 340 mila euro di latte alimentare (+11,95%), di cui 50,21% latte fresco, 49,79% a lunga conservazione (Uht). Il prezzo medio al dettaglio del latte alimentare è stato pari a 1,14 euro/lt. In particolare, il prezzo del latte fresco latte è stato di 1,41 euro/lt, quello dell’Uht di 0,96 euro/lt. Rispetto ai primi 8 mesi del 2007 il prezzo del latte alimentare ha subito un incremento del 9,90%. L’incremento del latte fresco è stato del 7,57%, quello del latte Uht del 12,13%. Grana Padano e Parmigiano Reggiano Il consumo di Grana Padano nei primi otto mesi del 2008 è stato pari a 27. 902 tonn. (+2,59% vs gen-ago 2007), per un valore di 259 milioni e 626 mila euro. In termini quantitativi il consumo di grana Padano ha fatto registrare un incremento del 2,59%, in valore pari al +10,63%. Il prezzo medio del Grana Padano è stato di 9,30 euro/kg, facendo registrare un incremento del 7,83%. Inferiore alla crescita dei consumi del Grana Padano, quella degli acquisti domestici di Parmigiano Reggiano, pari a +0,57% (21. 624 t, per un valore di 273 milioni e 636 mila euro). Il prezzo medio del parmigiano Reggiano è stato di 12,65 euro/kg, con un incremento sullo stesso periodo dell’anno precedente del 7,90%. Il Lattiero Caseario in Europa Particolare attenzione verrà riservata nella presente edizione degli Stati Generali del Latte alla realtà dei nuovi Paesi dell’Est da poco entrati nella Ue dove, benchè i consumi dei prodotti lattiero-caseari risultino ancora sensibilmente al di sotto della soglia raggiunta nella vecchia Ue, il mercato presenta elevate dinamiche di crescita. Per i formaggi nei 10 Paesi che hanno aderito all’Ue nel 2004 la domanda pro capite è stata inferiore al 30% che nel resto d’Europa (12,7 kg pro capite anno) e in Romania e Bulgaria il dato è inferiore del 70% (5,7 kg anno) mentre i 15 paesi vecchi membri hanno registrato un livello di consumo tra i più elevati a livello mondiale e pari a 18,2 kg. Per quanto riguarda il burro, i dati sono i seguenti: - 37% (2,84 kg pro capite / anno) per i paesi entrati nel 2004, -77% (1,03 kg anno) in Romania e Bulgaria, mentre nel resto d’Europa il consumo pro capite è di 4,53 Kg. Tuttavia, l’Osservatorio Agri&food di Cremonafiere sulla base dei dati Ue prevede una progressiva uniformazione degli stili alimentari che comporterà entro il 2014 un aumento della domanda di formaggi nei paesi dell’Est pari a 550. 000 tonnellate (l’aumento della domanda di formaggi in tutta l’Ue sarà di 800. 000 tonnellate). Anche per quanto riguarda il burro si prevede un aumento di consumi nei Paesi dell’Est, equilibrato però dalla riduzione nei vecchi Stati membri. Per la prima volta dal 1980, quest’anno la consistenza dell’allevamento bovino nell’Unione Europea ha registrato un aumento. Nel 2007, rispetto all’anno precedente, l’aumento della popolazione di bovini nell’Ue a 27 è stato dello 0,3%. E’ quanto emerge dall’elaborazione dell’Osservatorio Agri&food di Cremonafiere sulla base dei dati emersi in una recente ricerca dell’Eurostat. Nel 2007 i bovini allevati nel nostro Paese sono aumentati complessivamente del 3,74%, con una crescita sia delle vacche da latte (+1,39%), sia delle vacche nutrici (+5,23%). L’italia è il quarto Paese a livello europeo con la più elevata consistenza di bovini, dopo la Francia (22%) la Germania (14%) ed il Regno Unito (11%). In Italia, nel 2007, sono stati allevati 6. 577. 000 bovini, pari al 7% dell’intera mandria europea. Lattiero Caseario in Lombardia La Lombardia copre il 39,31% della produzione lattifera italiana. La provincia di Brescia con 1. 159, 2 tonnellate incide per il 26,47% sulla produzione regionale lombarda. Brescia è seguita da Cremona, (1. 057 t), Mantova (772 t), Lodi (431 t), Bergamo (368,8 t), Milano (313,7 t), Pavia (110,5 t), Sondrio (59,9 t), Varese (40,5 t), Como (38,9 t) e Lecco (26,4 t) (Osservatorio Latte Ismea 2007). Il valore della produzione lombarda di latte bovino nel 2007 è stato di 1 miliardo e 850 milioni di euro. Gli allevamenti da latte in Lombardia sono 7. 248, in calo del 26% rispetto al 2005. La provincia con il maggior numero di allevamenti è quella di Brescia (2. 054) seguita da Mantova (1. 267), Bergamo (950), Cremona (930), Milano (421) e Lodi (377). 1. 249 sono gli allevamenti delle restanti provincie. La quota della provincia di Cremona nella produzione commercializzata di latte (vendite + consegne) a livello nazionale è pari al 10% Le stalle da latte in Lombardia sono 7. 065, in calo dell’1,8% rispetto al 2007 (erano 7. 200) e del 7% sul 2006 (7. 600 stalle da latte). Il numero di capi da latte in Lombardia è pari a 580. 514 unità, il 29,3% del totale capi da latte in Italia (1. 979. 246) (elaborazioni Depaaaa su dati Istat). Quote latte e multe campagna 2008/2009 (previsioni dell’Osservatorio Agri&food di Cremonafiere). La quota consegne assegnata all’Italia per la campagna 2008/2009 sarà, sulla base della decisione della Commissione Europea di un aumento delle quote del 2%, pari a 10 milioni e 476mila tonnellate. La produzione che sarà consegnata dal nostro Paese, in linea con i recenti studi della Ue, sarà di circa 10 milioni e 913mila tonnellate. L’eccedenza di produzione sarà pari a 437mila tonnellate La multa per l’Italia per la campagna 2008/2009 ammonterà quindi a circa 122 milioni di euro. “La Fiera Internazionale del Bovino da Latte - ha detto Antonio Piva, presidente di Cremonafiere, alla fine della mattinata - vanta ormai una tradizione consolidata e oggi è uno dei principali appuntamenti al mondo per il settore lattiero-caseario. I numeri della 63esima edizione sono eloquenti: 831 realtà presenti, 150 allevatori, 400 animali in mostra, espositori dall’estero in aumento del 13%, nuove presenze in crescita del 15%. Quest’anno - ha sottolineato Piva - a testimonianza della rilevanza raggiunta da questo evento, ospiteremo anche delegazioni provenienti dall’Asia e dal Sudamerica. In una fase di evidente difficoltà per il lattiero caseario, anche in questa edizione della Fiera Internazionale del Bovino da Latte abbiamo registrato il tutto esaurito: l’intera area espositiva coperta è stata presentata con mesi di anticipo. Gli Stati Generali del Latte, per la quinta volta all’interno della Fiera, conferiscono autorevolezza alla manifestazione, essendo divenuti il più importante osservatorio europeo del lattiero caseario e un momento propositivo di indirizzi strategici per la politica agricola comunitaria. La presenza del Ministro Zaia è una conferma della posizione di vertice dell’iniziativa”. .  
   
 

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