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Notiziario Marketpress di Venerdì 24 Ottobre 2008
 
   
  IDENTITA’. AL VIA IL CAPODANNO CELTICO TRE GIORNI DI MUSICA E RIEVOCAZIONI STORICHE PER RISCOPRIRE LE ORIGINI DI MILANO

 
   
  Torna anche quest’anno l’appuntamento con la storia e le magiche atmosfere della cultura celtica grazie a “Samonios – 9a edizione del Capodanno Celtico”, che si svolgerà a Milano dal 24 al 26 ottobre in piazza Castello. Tre giorni di musica, danze, spettacoli, concerti, artigianato e rievocazioni storiche per ricordare le origini celtiche della città. La manifestazione è patrocinata dall’Assessorato al Turismo, Marketing territoriale e Identità e si svolge in collaborazione con Capodanno Celtico Onlus. “Milano celebra nuovamente la sua storia più antica, con tre giorni di grande festa nelle notti più magiche dell’anno – ha detto l’assessore Massimiliano Orsatti -. Cielo e terra saranno percorsi dall’energia della musica folk, dalle sfrenate e allegre danze popolari, dai profumi e sapori delle antiche terre celtiche. Clan e gruppi di rievocazione – ha aggiunto Orsatti – sfileranno durante le giornate di sabato e domenica, facendo pulsare il cuore originario della nostra città, ridisegnandone gli antichi percorsi. Il Capodanno celtico – conclude Orsatti – vuol essere un invito a lasciarsi rapire dalla magia di un evento che costituisce un’occasione unica per chiunque abbia voglia di riscoprire le nostre tradizioni e le radici della nostra cultura”. Il festival milanese, giunto alla Ix edizione, con oltre 100. 000 presenze registrate nel 2007, è entrato di diritto nel panorama internazionale dei grandi eventi dedicati alla cultura celtica, riuscendo a catalizzare l’attenzione e l’interesse del pubblico di tutta Europa. Anche quest’anno un fitto calendario di eventi scandirà la tre giorni di Samonios. A cominciare dai concerti di gruppi folk internazionali: venerdì 24 ottobre alle ore 23. 00, gli asturiani Tejedor apriranno la manifestazione con le loro calde atmosfere. Direttamente dall’Irlanda, sabato 25 alle ore 22. 00, i Kila animeranno il palco del Capodanno Celtico con il loro inconfondibile stile musicale che coniuga tradizione e world music. Per il gran finale, domenica 25 ottobre alle 22. 00, si esibiranno i Wolfstone che, con violini, cornamuse, chitarre elettriche e percussioni, porteranno un po’ degli allegri ritmi e delle coinvolgenti ballate delle Highlands scozzesi. Altre novità dell’edizione 2008 riguardano la letteratura e la danza celtica. Per gli appassionati di letteratura, amanti delle leggende e delle saghe del mondo celtico, l’appuntamento è per sabato 25 ottobre alle ore 17. 00, giorno in cui la scrittrice americana Malissa Marr presenterà, in esclusiva il suo nuovo libro “Ink Exchange. Sortilegi sulla pelle” di prossima uscita in Italia. Mentre domenica 26 ottobre alle ore 17. 00 grandi e piccoli potranno cimentarsi gratuitamente con i rudimenti del ballo popolare irlandese, scozzese e bretone grazie agli stage di danza organizzati dall’Accademia Gens d’Ys. Infine Samonios, come una macchina del tempo, accompagnerà i milanesi indietro nei secoli a scoprire come si svolgeva la vita nei villaggi dei Celti. I gruppi di rievocazione storica, provenienti da tutta Europa, allestiranno nella zona compresa tra il Castello Sforzesco e il parco Sempione, “accampamenti celtici” e laboratori di artigianato dove la storia e le origini di Milano torneranno protagoniste del presente. Scheda Gruppi Musicali Capodanno Celtico 2008 Ogni anno il palcoscenico di Capodanno Celtico vibra dell’energia della musica folk alternando grandi nomi e astri nascenti del panorama folk nazionale ed internazionale. L’edizione 2008 presenterà un programma innovativo frutto della collaborazione e dell’interscambio con la “Celtic Connection” di Glasgow, il “Womex” di Lisbona e la rassegna “Andar per Musica” e con l’etichetta discografica Universal . Venerdi 24 Ottobre Ore 23. 00 - Tejedor Tejedor è il nome di un gruppo musicale Asturiano fondato nel 1995 dai fratelli José Manuel, Javier ed Eva Tejedor, cui si aggiungono quattro musicisti di professione che completano la band. Tejedores de Suanos è il titolo del primo album prodotto da una delle leggende della musica folk internazionale, Phil Cunningham, e vanta la collaborazione di numerosi artisti del calibro di Duncan Chisholm (Wolfstone), Michael Mcgoldrick (Lùnasa, Capercaillie), James Macintosh (Shooglenifty, Afro Celt Soud System), Kepa Junkera e Chus Pedro (Nuberu). Una prima uscita che non avrebbe potuto ricevere migliori critiche, tanto da spingere alcuni recensori a definirlo “il miglior disco dell’anno”. Con tanto di congratulazioni da parte di Van Morrison e Alasdair Fraser, solo per citare due esempi. Il programma radiofonico Celtic Connections della Bbc lo colloca al quinto posto in classifca nel mese di gennaio. La creatività di José Manuel, Javier ed Eva Tejedor, il talento e il virtuosismo che distillano con le loro cornamuse, flauti, fisarmonica e percussioni è veramente impressionante, ancor più se consideriamo la giovane età dei membri del gruppo, tuttti poco più che ventenni: il futuro della musica folk asturiana. Delle dodici canzoni che compongono Tejedores de Suanos, più della metà sono state composte dai Tejedor stessi: Polquifunkylixa, Anada pa Gael, Camìn de los Sentìos, L’angliru, Texendo Suanos e 7 de Ochobre sono alcuni dei titoli che rappresentano la loro sensibilità e brillantezza creativa. Canzoni veloci per danzare e più tranquille ballate sono l’essenza del disco, che eredita il patrimonio costituito dai grandi pezzi della musica asturiana: Chalaneru, Muneira Carcarosa, Marcha’l Carmen, ecc. I Tejedor hanno partecipato a numerosi festival di musica tradizionale, accanto a Davy Spillane a Barakaldo e Burgos e con la Bottine Souriante nel teatro Jovellanos di Gijòn. Si sono esibiti in altre importanti manifestazioni, come il Festival de Folk y Raìces di Tenerife, a Vitoria, Bilbao, Pontevedra, Santander, Olot, al Festival Interceltico di Nava e di Tapia de Casariego. A livello europeo bisogna segnalare le loro performance a Saint Chartier (Francia), Grossoflein (Austria), Casale Monferrato (Italia), Lorient (Bretagna). Durante l’estate del 1998 il gruppo deve concedersi una pausa per via dell’intensa collaborazione di Josè Manuel con il gruppo pop spagnolo Revòlver. Il 29 luglio 1999 i Tejedor si esibiscono come ospiti di Van Morrison nel concerto di Valencia, su personale richiesta del cantante Irlandese. Nell’agosto 1999 si presentano come un uragano di aria fresca al Festival Interceltico di Lorient dove nell’ultimo giorno suonano sul palco principale, Kergroise, e presentano le canzoni del primo album nella stessa serata degli Skydance di Alasdair Fraser e Michael Macgoldrick Band. Mcgoldrick e James Macintosh saranno poi ospiti d’onore dei Tejedor in un concerto registrato per Canale 3 dalla Tv francese. Nel novembre del 1999 i Tejedor presentano ufficialmente il disco nel collegio San Juan Evangelista di Madrid e nell’auditorium di Oviedo, accompagnati dagli illustri artisti che hanno contribuito alla sua realizzazione, tra cui Phil Cunningham, Mike Mcgoldrick, Kepa Junkera, Chus Pedro e James Macintosh. Nel corso del 2000 i Tejedor continuano a promuovere il disco, suonando a Bilbao, Foro de la Ràbida Huelva, Folixa de Mieres, Avilés, Madrid e al Festival Etnimusic di Màlaga, davanti a più di diecimila persone. Nel 2003 esce il secondo album “Llunáticos” pubblicato dalla asturiana Aris Música e inciso ancora agli studi Elkar, coprodotto dagli stessi Tejedor e da Cesar Ibarretxe, con ospiti come Kepa Junkera, Oreka Tx, Igor Medio, Ibón Coterón, Lisardo Lombardía, James Macintosh. Nel dicembre del 2006 esce “Música na Maleta”, un progetto nuovo, fresco e ambizioso prodotto nuovamente dagli stessi Tejedor con César Ibarretxe con una compagnia di ospiti di qualità quali Michael Mcgoldrick, John Joe Kelly, Faltriqueira, Niall Vallely e l’onnipresente James Macintosh. I Tejedor hanno suonato in teatri e festival di tutto il mondo: negli Stati Uniti, in Canada, Messico, Venezuela, Francia, Italia, Portogallo, Olanda, Belgio, Scozia e Irlanda. Jose’ Manuel Tejedor cornamuse Asturiane e flauti - José Manuel Tejedor, soprannominato “el Induràin de la gaita”, ha vinto in tre occasioni il prestigioso trofeo di cornamusa Macllan, nel 1990, 1993 e 1997. Il talento e il virtuosismo con cui suona la cornamusa asturiana lo pongono allo stesso livello dei grandi della scena celtica internazionale. Da vari anni dirige un proprio ensemble di cornamuse, la Banda Tabladar. Ha fatto parte del gruppo Revòlver, ha suonato con Davy Spillane, Carlos Nunez, Kepa Junkera, Dulce Pontes, Phil Cunningham. Ha registrato con Balandran e Dixebra, fra gli altri. Oltre a essere un grande cornamusista, Josè Manuel è un compositore di successo: Anada Pa Gael, Polka de Llabardòn, Muneira’l Càrabu, sono solo alcuni dei suoi pezzi pronti per passare alla storia. Javier Tejedor organetto diatonico, fisarmonica scozzese cornamusa, tambor - Vincitore del trofeo di cornamusa Macllan nell’edizione del 1994, Javier Tejedor è innanzitutto un grande musicista. Oltre a essere un eccellente compositore è un polistrumentista di grande levatura, in grado di suonare bodhran, tambor asturiano, fisarmonica e gaita. Alcune delle sue composizioni per Tejedores de Suanos sono di grande valore: 7 de Ochobre, Marcha la Llibertà, La Naveta, L’anglirù. Javier ha inoltre contribuito all’album di Oskorri (H2o) insieme a Dulce Pontes, Kepa Junkera e Michele Bordeleau. Eva Tejedor voce e percussioni - Musicista specializzata nelle percussioni, batteria, tarranuelas, tamburino e bodhran, Eva ha dimostrato tutte le sue qualità vocali in Muneira Carcarosa, Les Dances e soprattutto nella ballata tradizionale asturiana Anada de Cabrales. Ha collaborato con il gruppo Muyeres, con cui ha realizzato due lavori discografici. Sabato 25 Ottobre Ore 22. Oo - Kilia “Kila” è una band irlandese che si è imposta sulle scene internazionali della world-music partecipando a prestigiosi festival come Montreaux in Svizzera, lo World Festival in Tel Avivi, Womad in Reading, oltre ai numerosi festival in Usa, Australia e Nuova Zelanda. Compongono la band i fratelli Brian e Lance Hogan, i fratelli Rossa, Rònàn e Colm O’ Snodaigh, Eoin Dillon e Dee Armstrong. Tutti i componenti la band sono multi-strumentisti e contribuiscono alle composizioni di musica e testi. Il loro ultimo album è “Tip Toe”, scritto da Rònàn ò Snodaigh. Kila deve il suo successo alla mirabile sintesi di sonorità dell’est, di musica “world” e tradizionale di cui sono intrise le loro composizioni, con un taglio che porterà la loro musica nel nuovo millennio. La band nasce anni fa dall’incontro di Rossa, Eoin e Rònàn con Colm Mac Con Iomain e Dave e Karl Odlum in occasione di una competizione di Irish Music alla loro scuola, concerto che suscitò molti entusiasmi. Il loro primo concerto fu nel famoso “Baggot Inn”. Seguì un periodo in cui si esibivano per le strade, affinando tecnica e creatività artistica. Il nome Kila venne successivamente. Seguirono varie vicissitudini durante le quali la band cambiò spesso organico per assestarsi su quello attuale solo nel 1996. Da allora, dopo alcune esperienze compositive per film, la band ha iniziato una concreta carriera artistica, ben sostenuta da famiglia, amici e fans. Formazione Ronan O’snodaigh bodhran, djembé, congas, bongos, chitarra, voce: Rossa O’snodaigh tin whistle, low whistle, clarinetto, bodhran, bonghi, congas, djembé, didgeratao, bandooria, dabrouka, percussioni, voce; Colm O’snodaigh flauto, tin whistle, chitarra, djembé, voce e percussioni; Dee Armstrong violino, viola, hammered, dulcimer, fisarmonica, bodhran; Brian Hogan basso, contrabbasso, chitarra, mandolino, batteria e voce; Lance Hogan chitarra, percussioni, djembè, dumbeg, voce e basso; Eoin Dillon uillean pipes, tin whistle, low whistle, sjakers, voce. Domenica 26 Ottobre Ore 22. 00 - Wolfstone Wolfstone Il successo dei Wolfstone va indubbiamente attribuito alla loro capacità di trasferire l’apprezzato lavoro di studio nelle più fantastiche e indimenticabili performance live, qualità che ha permesso loro di partecipare in prima fila ai più importanti festival del mondo. “Sono una band da leccarsi I baffi. Sanno come intrattenere il pubblico e come far sorridere gli ascoltatori di ogni età senza paura di venir meno al loro fascino. Hanno un talento eccezionale” Pat Garrett, Rgm, Usa Descrivere la musica dei Wolfstone è sempre stato oggetto di dibattito, ma in questo senso ci può aiutare il loro fondatore, Duncan Chisholm che così definisce il gruppo: “Alla fin fine siamo una rock band delle Highlands scozzesi che utilizza anche cornamusa, whistle e violino”. Una descrizione che probabilmente mette in evidenza il successo della band nell’attrarre un ampio seguito di appassionati di ogni genere, sia rock che celtico, world music etc. La singolare miscela di chitarre, violino, cornamusa e percussioni pulsanti si combina con una presenza scenica dinamica e vitale. I Wolfstone hanno venduto centinaia di migliaia di dischi, ottenendo anche due dischi d’oro, e il loro ultimo album, Terra Firma, si avvia a dare risultati ancor più soddisfacenti. Dopotutto sono un gruppo abbastanza semplice che crede nella forza e nello spirito della propria musica, una band che conferma che la musica può vendere a persone di tutte le età e culture di ogni parte del globo e, ancor più importante, che un gruppo può eseguire ‘dal vivo’ esattamente quel che sentite nei loro dischi. Formazione Duncan Chisholm– violino, Stuart Eaglesham – chitarra e voce, Stevie Saint – bagpipes e whistles, Alyn Cocker – batteria, tastier, Davie Dunsmuir – chitarra, basso, Colin Cunningham– basso. .  
   
 

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