BASILICATA: OSSERVATORIO: IN COSTO ACQUE PER FAMIGLIE INCIDE LA MINERALE
Nei portafogli delle famiglie potentine l’aumento delle tariffe del servizio idrico “incide di più” perché alla nuova spesa – che secondo alcune associazioni di consumatori è in media tra il 15 e il 20 per cento (a seconda del profilo tariffario) – bisogna aggiungere tra i 20 e i 25 euro al mese (per una famiglia media di 4 persone) per l’acquisto al supermercato di acqua minerale. Ad evidenziarlo è il portavoce dell’Osservatorio Cittadino di Potenza Vincenzo Belmonte sottolineando che nonostante i continui appelli di Acquedotto Lucano a “fidarsi dell’acqua del rubinetto” e i continui rapporti diffusi dall’Arpab sulla salubrità dell’acqua che arriva nelle nostre case, ormai in tutte le famiglie si fa uso di acqua minerale. Negli ultimi tempi – secondo un monitoraggio effettuato dall’Osservatorio attraverso i quattro supermercati più frequentati in città – si risparmia anche sull’acqua minerale, con una riduzione delle vendite tra il 20 e il 25%, ma comunque la spesa aggiuntiva a quella del servizio di Acquedotto Lucano resta. Il “sapore antico” dell’acqua di Fossa Cupa come sanno i potentini più anziani appartiene al ricordo del passato perché dall’avvio dell’impianto di potabilizzazione della Calastra e quindi già da oltre 20 anni si è perso il “gusto” per l’acqua del rubinetto. Per questa ragione gli incrementi tariffari sono destinati ad incidere doppiamente sulle tasche dei potentini, mentre è possibile ridurre il prezzo della minerale: all’ingrosso l’acqua minerale lucana (perché proveniente dalle sorgenti del Vulture) costa solo lo 0,10 centesimi di euro al litro, con una vendita al dettaglio che sale tra le tre e le quattro volte. La Regione che ha introdotto attraverso una propria normativa – afferma Belmonte – le royalties sull’acqua minerale può dunque intervenire per chiedere proprio alle aziende imbottigliatrici del Vulture un costo più contenuto. .