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Notiziario Marketpress di
Martedì 28 Ottobre 2008 |
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TONNO ROSSO, AL VIA PRIMI INTERVENTI PER FRONTEGGIARE EMERGENZA
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Roma - “Primi positivi interventi per fronteggiare l’emergenza del comparto tonniero italiano”. Questo il commento di Massimo Coccia, presidente della Federcoopesca-confcooperative, alle misure approvate nel corso della Commissione Pesca. Via libera ad incentivi più sostanziosi – più 40% rispetto a quanto previsto dal programma operativo- per la dismissione volontaria della flotta. Per la chiusura anticipata della campagna di pesca imposta da Bruxelles, invece, verranno previsti: il pagamento di una mensilità per i marittimi imbarcati, calcolato sul minimo monetario garantito; indennizzi per le imprese che hanno pescato meno della quota di cattura stabilita. Per una impresa media che avrebbe potuto pescare 60 tonnellate e le catture, invece, si sono fermata a 30 a causa dello stop della Ue, verranno previsti indennizzi per un 20%, calcolati sul mancato pescato (30 tonnellate), per un valore stimato del tonno di 10 euro al chilo, ottenendo, così, un indennizzo di sessantamila euro. “Ci auguriamo -sottolinea Coccia- che gli effetti di questi primi interventi non vengano vanificati dalle decisioni che verranno prese nella prossima sessione Icaat”. Appuntamento fondamentale prima di fissare i quantitativi di catture per il 2009 e per sapere il destino del comparto. Sul fronte pesce spada, la Federcoopesca-confcooperative ha chiesto che vengano applicate in favore degli operatori misure socioeconomiche se le restrizioni alle attività, imposte quest’anno, proseguiranno anche nel 2009. Altro tema caldo affrontato nel corso della Commissione quello dei bandi per le demolizioni. Approvato uno schema di decreto che posticipa al 28 febbraio 2009 il termine per la consegna delle domande, slittamento necessario a fini di modificare il programma operativo in modo da prevedere indennizzi più congrui per gli operatori. “Questo consentirà –conclude Coccia- di attuare tagli della flotta meno dolorosi per il settore”. Un settore che attende anche di sapere in maniera chiara chi dovrà farsi carico dei costi di gestione degli apparati satellitari (blue-box), per evitare che l’Ente gestore interrompa le comunicazioni, paralizzando in porto migliaia di pescherecci. . |
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