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Notiziario Marketpress di
Lunedì 27 Ottobre 2008 |
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SFRUTTARE LA SCIENZA PER PREVENIRE I DISASTRI
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Bruxelles, 27 ottobre 2008 - Il Consiglio internazionale per la scienza (Icsu) ha avviato un programma internazionale di ricerca della durata di 10 anni per contribuire a chiudere il divario di conoscenze che c´è tra l´applicazione della scienza e la prevenzione dei disastri, riducendo così i rischi. La decisione è stata annunciata durante la 29ª Assemblea generale Icsu che si è tenuta a Maputo, in Monzambico. È la prima volta che l´Assemblea generale dell´organizzazione si riunisce in un paese sub sahariano. Il nuovo programma Ricerca integrata sul rischio di disastri (Integrated Research on Disaster Risk - Irdr) si baserà sulle esistenti attività di ricerca e si occuperà anche dell´impatto dei disastri di ogni portata, da quelli locali a quelli mondiali. "La ricerca integrata sul rischio di disastri fornirà una potenziata capacità mondiale di affrontare i pericoli e prendere decisioni migliori per ridurre le loro conseguenze," ha detto il climatologo Gordon Mcbean, presidente del Gruppo di pianificazione per i pericoli dell´Icsu. Si prevede che l´Irdr riunirà esperienze e competenze di tutto il mondo, e fornirà un´opportunità senza precedenti per le scienze naturali e sociali di lavorare insieme come non hanno mai fatto. "Tra 10 anni, come risultato di questo programma, ci piacerebbe vedere una riduzione delle vite perdute, meno persone colpite e investimenti e scelte più sagge da parte dei governi, del settore privato e della società civile," ha continuato il dott. Mcbean. L´irdr si occuperà di tutti i pericoli geofisici, oceanografici e climatici, nonché di eventi che possono essere scatenati dal tempo. Incluso persino il tempo meteorologico spaziale e il possibile impatto sulla Terra di oggetti provenienti dallo spazio. In particolare, il programma prenderà in considerazione l´impatto delle attività umane nella creazione dei pericoli e la capacità umana di aggravarli. I paesi che beneficeranno maggiormente di questo programma saranno indubbiamente i paesi più poveri, essendo i meno preparati ad affrontare i disastri. Secondo le stime centinaia di migliaia di persone rimangono uccise e milioni ferite nei disastri naturali ogni anno. Quelli che sopravvivono sono spesso costretti a spostarsi mentre i loro mezzi di sostentamento sono distrutti. Gli scienziati hanno osservato un aumento nella frequenza dei disastri naturali negli ultimi anni. Dall´inizio del secolo ci sono stati oltre 470 disastri l´anno; si tratta di un aumento enorme rispetto ai 30 disastri l´anno negli anni 1950. Filipe Domingos Freires Lucio, un membro del Gruppo di pianificazione dell´Icsu ed ex direttore generale dell´Istituto nazionale di meteorologia del Mozambico, ha parlato a lungo del potenziale impatto dei disastri sulle comunità. "I disastri in una regione come l´Africa possono avere un impatto enorme sulle attività economiche e sui mezzi di sostentamento. Il Mozambico è particolarmente vulnerabile ai disastri, in particolare quelli provocati dal tempo e dal clima. L´irdr fornirà le conoscenze che sosterranno migliori processi decisivi all´interno del paese, spianando la strada a una migliorata gestione del rischio di disastri," ha detto. L´icsu, con sede centrale a Parigi (Francia) è un´organizzazione non governativa tra i cui membri figurano sia enti scientifici nazionali (114 membri) che associazioni scientifiche internazionali (29 membri). Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Icsu. Org . |
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