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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Ottobre 2008
 
   
  UNIONE EUROPEA: "POR FESR" : 350 MLN PER LO SVILUPPO REGIONALE; INCONTRO A PERUGIA SU ATTUAZIONE PROGRAMMA COMUNITARIO

 
   
  Perugia, 27 ottobre 2008 - Trecento cinquanta milioni di euro di contributi pubblici che produrranno investimenti per oltre 800 milioni di euro: è la dotazione finanziaria del Programma operativo regionale (Por) del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2007-2013. Lo ha ricordato l’assessore all’ambiente della Regione Umbria, Lamberto Bottini, introducendo l’incontro territoriale per l’attuazione del Programma che si è tenuto a Perugia con i diversi soggetti interessati. “Il Por Fesr – ha detto Bottini – rappresenta un’occasione importante per l’Umbria e per la competitività del suo sistema socioeconomico. Le risorse a disposizione non verranno utilizzate per interventi a pioggia, ma saranno destinate in maniera selezionata ad incrementare la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione del sistema umbro. L’obiettivo è favorire la competitività e la tenuta sociale dell’intera regione. Particolare attenzione – ha aggiunto l’assessore – sarà rivolta alle nuove frontiere dello sviluppo sostenibile, dell’ambiente, della prevenzione dei rischi e dello sviluppo delle fonti rinnovabili”. La nuova fase di programmazione – ha sottolineato il responsabile del Servizio programmazione comunitaria della Regione Umbria, Domenico Antonio Colombo - interesserà tutto il territorio regionale, incluso per la prima volta quello del comune di Perugia. Questo ci consente maggiore autonomia rispetto alla scelta delle tematiche e dei settori di intervento, ma ci impone una accresciuta responsabilità nell’indicare i nodi da sciogliere per sostenere lo sviluppo dell’Umbria. In qualche modo – ha proseguito – la Regione ha anticipato la nuova fase di programmazione avviando l’attuazione del Programma con l’emanazione di due bandi riguardanti il cosiddetto “pacchetto competitività” ed i Programmi urbani complessi “2”. Il Por Fesr, che rientra tra gli strumenti strategici della programmazione unitaria della Regione, si articola in cinque assi: ricerca innovazione, ambiente, energia, riqualificazione delle aree urbane ed assistenza tecnica. La parte più rilevante delle risorse, pari al 61%, è destinata alla ricerca, all’innovazione ed all’energia perché anche l’Umbria – ha aggiunto - intende contribuire al raggiungimento degli obiettivi fissati nel Consiglio di Lisbona. Uno strumento innovativo per lo sviluppo e la riqualificazione delle aree urbane è rappresentato, nell’ambito del Por Fesr, dai Programmi integrati di sviluppo urbano (Puc 2) che, accanto ad interventi riguardanti le opere pubbliche e l’edilizia residenziale, prevedono per la prima volta azioni rivolte alle attività produttive e culturali. Al bando, scaduto lo scorso 20 ottobre – ha concluso Colombo – hanno partecipato tutti i diciannove comuni umbri con popolazione superiore ai 10 mila abitanti. Ora – ha annunciato - si passa alla fase istruttoria per la selezione delle proposte presentate che si caratterizzano per un ampio coinvolgimento dei soggetti locali. Spetterà poi ai Comuni – e questa è un’altra novità – la gestione degli interventi e delle risorse necessarie all’attuazione dei programmi. Sul fronte dei rischi naturali e del recupero ambientale – ha detto Giovanna Saltalamacchia, responsabile Unità Operativa per la promozione e coordinamento dei Progetti comunitari della Regione Umbria - attraverso il Programma sarà possibile costruire Piani di gestione per la prevenzione dei rischi naturali e tecnologici con l’obiettivo di arrivare alla definizione del Piano regionale coordinato per la prevenzione multirischio. La gestione spetterà ad un unico soggetto, individuato nel Centro regionale polifunzione di Foligno, che avrà il compito di coordinare tutte le attività di prevenzione, previsione e di risposta rapida alle emergenze. Tra gli interventi previsti anche la promozione della qualità ambientale dei territori e dei servizi ed il recupero e riqualificazione delle aree degradate. Le risorse previste per queste attività ammontano a circa 21 milioni di euro. Tra gli aspetti innovativi della nuova stagione Por Fesr - ha Raoul Segatori del Servizio Promozione e valorizzazione sistemi naturalistici e paesaggistici della Regione – va sottolineata l’attenzione dedicata alla piena valorizzazione delle risorse ambientali dell’Umbria, con l’obiettivo di renderle uno dei più importanti attrattori turistici della regione. All’attività per la promozione di interventi ambientali per la valorizzazione dei siti di “Natura 2000” saranno destinati circa 20 milioni di euro in 7 anni. La progettazione avverrà a livello regionale nell’ambito delle cinque aree individuate sul territorio umbro ritenute più importanti e di particolare interesse naturalistico e paesaggistico. Per la loro valorizzazione è stato nominato un nucleo di esperti che ne accompagnerà la progettazione. L’obiettivo è di operare secondo una strategia complessiva che, evitando frammentazioni, supporti progetti di elevata visibilità, con ricadute positive per l’intero territorio umbro. Integrazione e messa a sistema sono – per la responsabile del Servizio Beni Culturali della Regione Umbria, Paola Gonnellini – le parole d’ordine che contraddistinguono la linea di attività prevista dal Programma Fesr per la tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio culturale ed ambientale. Interventi che, nella nuova fase di programmazione, sono indirizzati soprattutto alla valorizzazione ed al potenziamento delle eccellenze territoriali attraverso l’integrazione ed il completamento dei sistemi regionali sotto il profilo ambientale e culturale. Tra le finalità dell’azione, che prevede investimenti complessivi per 26 milioni di euro a cui si aggiungono almeno altrettante risorse derivanti da altri strumenti di programmazione, anche la definizione del “prodotto Umbria” e la realizzazione di progetti, a regia regionale, per la promozione e valorizzazione di quanto realizzato nell’ambito della precedente fase di programmazione. Solo per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili il Programma Fesr prevede risorse per 52,2 milioni di euro pari a circa il 15% della dotazione pubblica globale – ha spiegato il Dirigente del Servizio Energia della Regione Pier Luigi Manna - a cui si aggiungono confinanziamenti di imprese ed enti locali. Energia da fonti rinnovabili, risparmio energetico ma soprattutto riduzione dell’impatto ambientale delle produzioni sono i principali settori in cui si articolano gli interventi con una particolare attenzione alla ricerca e all’innovazione. .  
   
 

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