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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Ottobre 2008
 
   
  A CREMONA 63° FIERA BOVINO DA LATTE

 
   
  Cremona - "Nell´attuale fase economica il comparto lattiero - caseario deve ragionare in termini complessivi di filiera, per trovare una modalità di intervento coesa e incisiva, che sappia valorizzare la professionalità e l´elevato livello tecnologico espressi dalle nostre aziende, in una posizione lombarda condivisa". Lo ha detto l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia, Luca Daniel Ferrazzi, inaugurando la 63° edizione della Fiera del Bovino da Latte di Cremona, che si è chiusa domenica 26 ottobre. Un evento che rappresenta ormai un´autorevole rassegna nazionale e una delle più apprezzate a livello internazionale del comparto agricolo e zootecnico, che nella scorsa edizione ha registrato oltre 70. 000 visitatori, 847 aziende e 145 allevatori presenti. Aprendo poi il convegno dal titolo "Il mercato lattiero caseario italiano: problemi, prospettive e possibili strategie della filiera" organizzato dall´assessorato regionale all´Agricoltura, Ferrazzi ha ribadito che "con 4 milioni e 200. 000 tonnellate di latte prodotto ogni anno da 6. 800 stalle, la Lombardia produce il 40% del latte italiano e si conferma leader nazionale di un comparto che ha bisogno di trovare un equilibrio per dare certezze ai nostri agricoltori e consentir loro di continuare ad operare, nella legalità, sulla strada dell´eccellenza". "Per questo - ha spiegato Ferrazzi - Regione Lombardia ha sempre mantenuto la posizione dell´assoluto rispetto della legge 119. Ora mi aspetto che il ministro Zaia apra un serio confronto con le organizzazioni agricole, quelle della trasformazione e con le Regioni per condividere le scelte importanti, senza calare decisioni dall´alto. Questo convegno - ha aggiunto l´assessore - mi auguro potrà servire a meglio affrontare, partendo dai possibili scenari di sviluppo dei mercati, le questioni della revisione di medio termine della Pac, che proprio in queste settimane si stanno definendo, e del prezzo del latte, da troppo tempo in sospeso. In quest´ultimo ambito, c´è la massima disponibilità a favorire questo accordo tenendo conto che il raggiungimento di intese nel settore è anche assolutamente importante per l´utilizzo migliore delle risorse pubbliche". Durante il Convegno, oltre alle tematiche strettamente attinenti al mercato ed alla filiera del latte, si è parlato anche della direttiva nitrati che disciplina anche l´utilizzazione agronomica di letami, liquami, fanghi, acque reflue e fertilizzanti azotati diversi dagli effluenti di allevamento. In materia, l´assessore Ferrazzi ha annunciato che "domani 24 ottobre 2008 verrà pubblicato sul Bollettino della Regione Lombardia il decreto con il quale la direzione generale Agricoltura della Regione disciplina l´utilizzazione agronomica di letami, liquami, fanghi, acque reflue e fertilizzanti azotati diversi dagli effluenti di allevamento, secondo quanto prescritto dalla direttiva comunitaria. Anche in questa partita, la priorità resta la tutela dei nostri agricoltori e del territorio". In coerenza con le direttive comunitarie, nazionali e regionali il decreto regolamenta il regime di deroga al divieto generalizzato dello spandimento dei reflui nei mesi invernali. Quanto disposto nel decreto trova motivazione e giustificazione tecnica da una relazione tecnico scientifica redatta dalle competenti strutture specialistiche dell´Ente Regionale per i Servizi all´agricoltura e le Foreste ( Ersaf). "Anche questo documento - ha concluso Ferrazzi - è una conferma significativa del proficuo rapporto di collaborazione e condivisione consolidato con le Organizzazioni Professionali degli agricoltori, con le quali abbiamo avuto un confronto costruttivo per conciliare le esigenze di rispetto e tutela dell´ambiente, con quelle dell´attività delle aziende agricole". Per le zone "vulnerabili" il periodo minimo di novanta giorni di divieto di spandimento per letami, liquami, fanghi e fertilizzanti azotati diversi dagli effluenti di allevamento parte dal 10 novembre 2008. Per le zone "non vulnerabili" il periodo minimo di divieto di spandimento per le stesse sostanze è fissato dal 1. 12. 2008 al 7 febbraio 2009. Lo spandimento delle sopraccitate sostanze è comunque condizionato dall´andamento delle condizioni meteorologiche e sarà costantemente monitorato da Ersaf che curerà l´ emissione di periodici bollettini agrometereologici. .  
   
 

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