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Notiziario Marketpress di Venerdì 24 Ottobre 2008
 
   
  PIAZZA AFFARI DEL TURISMO, A RIMINI NOVITÀ E TENDENZE DI UN COMPARTO CHE, IN ITALIA, RAPPRESENTA IL 12% DEL PIL

 
   
  25 grandi città, trasformate dal 2011 - In vista della scadenza del 2011 stanno partendo i primi interventi dell’’imponente Piano delle Infrastrutture che coinvolgerà 25 grandi città con particolare attenzione a Torino, la prima capitale italiana, Firenze e Roma. “Il programma delle infrastrutture è già ben definito, e per alcuni interventi già avviati, mentre quello culturale è in fase di definizione – ha annunciato Giovanni Panebianco della Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per le celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità Nazionale – durante il convegno Italy is back, in programma il Ttg Incontri. “Si tratta di opere pubbliche di elevata qualità progettuale e di valorizzazione del territorio. Con nuovi volumi di architettura. Tra i tanti il nuovo auditorium di Isernia, il restauro del Museo Nazionale di Reggio Calabria con i Bronzi di Riace, il Parco Costiero Ponente Ligure lungo i 24 km della ferrovia dismessa di Imperia, il restauro del complesso edilizio Broletto a Novara, il potenziamento dell’Aeroporto Internazionale di Perugia, il Parco Dora Spina di Torino il cui cantiere verrà inaugurato a giorni, il nuovo auditorium di Firenze che sarà sede del Maggio Musicale Fiorentino e il nuovo Palazzo del Cinema di Venezia i cui lavori sono partiti nel settembre scorso. Dunque, il futuro non sarà affatto disgiunto dal passato che, invece, verrà recuperato e valorizzato”. Prezzo e fiducia i fattori che pilotano la scelta del viaggiatore italiano Sempre più artefici della propria vacanza, i clienti passano dal ruolo di consumer a quello di “prosumer” imponendo un ripensamento della governance dell’intero comparto. “Siamo passati dal turismo di destinazione al turismo di motivazione. E oggi le principali motivazioni di scelta delle mete in cui trascorrere le vacanze sono il prezzo e la fiducia”. E’ un viaggiatore oggi più che mai attento al portafoglio quello disegnato da Josep Ejarque, esperto internazionale di destination management, che nel moderare la sessione del Ttg Forum Italy is back dedicata a “Cultura, paesaggio, enogastronomia, sviluppo delle imprese: le leve per riqualificare l’offerta italiana attraverso la governance del sistema turistico” svoltosi a Ttg Incontri, la principale fiera b2b del turismo in corso a Rimini Fiera fino al 26 ottobre, ha più volte sottolineato come nel giro di poco tempo si sia passati dalla figura del consumer – cioè il consumatore passivo di prodotti imposti dal mercato – a quella del prosumer, cioè il consumatore che in prima persona partecipa alla creazione del prodotto. Un fenomeno che impone un ripensamento della governance dell’intero comparto, come sottolineato da Claudio Bocci, direttore Federculture secondo cui “per una strategia di sviluppo territoriale efficace è indispensabile che pubblico e privato potenzino la loro capacità di integrare i diversi sistemi – infrastrutture, trasporti, asset culturali – organizzando momenti di discussione congiunti, senza più limitarsi a ‘vivere di rendita’”. E se il settore pubblico ha bisogno di farsi un esame di coscienza, il comparto privato non è certo privo di pecche. E’ l’opinione di Andrea Giannetti, presidente Confindustria Assotravel e Vice presidente Federturismo: “in Italia - dice - non esistono gruppi aziendali della portata di quelli che si trovano, ad esempio, nell’industria. Gli amministratori pubblici devono rendersene conto e persuadersi finalmente che se vogliono fare sistema è con le piccole e medie imprese che devono aprire un dialogo”. Una sensibilizzazione all’aiuto reciproco di enti pubblici e privati arriva anche da Emma Aru, presidente Ega Professional Congress Organizers e membro della Giunta Pmi-uir Confindustria. “Se da una parte nel congressuale mancano spesso strutture di supporto importanti come i Convention Bureau, il cui ruolo è proprio quello di promuovere il territorio all’utenza turistica che viaggia per affari, dall’altra va anche rimarcato che le aziende non sono organizzate per supportare la pianificazione dei pacchetti e per strutturare le tariffe con 4-6 anni di anticipo, che sono quelli necessari a un Convention Bureau per promuovere la propria area territoriale”. Tutto questo avviene anche perché in ambito turistico non si tiene spesso in sufficiente considerazione il ruolo dell’imprenditore e l’importanza di poter confidare su una imprenditorialità di qualità elevata. “Rispetto ad esempio al distretto industriale, fra gli imprenditori del turismo c’è povertà di meccanismi imitativi – dichiara Carmine Tripodi, docente Area Strategia e Imprenditorialità Sda Bocconi. E’ strano osservare come nonostante le ricchezze culturali e paesaggistiche di cui dispone, il turismo non riesca a concorrere alla diffusione della marca Paese, come invece hanno fatto gioielli, abiti e altro”. Per valorizzare il settore è quindi importante una governance più forte e consapevole del fatto che “il sistema di imprese è la linfa del territorio su cui operano”, approfondisce Giannetti, che conclude chiedendo agli amministratori pubblici una collaborazione più attiva e stretta. “Contrariamente a quanto dicono i politici – afferma infatti - il turismo non è erba che cresce spontanea, ma che va coltivata e curata”. Il convegno Italy is back è stato organizzato dalla Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per le celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità Nazionale e dal Comitato Italia 150. Italia in cerca di brand Molti gli asset che fanno dell’Italia una destinazione leader del Mediterraneo, a fronte di una comunicazione ancora troppo debole e in cerca di identità. Quanto potere di attrattiva ha oggi il brand Italia? Quali sono i punti forti e quelli deboli della “marca Paese”? Sono stati questi gli argomenti intorno a cui si è discusso nel Forum “Italy is Back”, che si è svolto durante Ttg Incontri-tti, la più importante fiera business to business del turismo, in programma a Rimini Fiera dal 24 al 26 ottobre, coordinato da Marco Berchi, giornalista e Direttore Centrale Studi e Ricerche e Periodici del Touring Club Italiano. Tema dell’incontro, organizzato in collaborazione con la Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per le celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità Nazionale e dal Comitato Italia 150: “La dimensione del mercato internazionale, le tendenze della domanda, il brand Italia”. “L’italia mantiene tuttora una posizione leader sul mercato mediterraneo, ma si trova a fare i conti con competitor importanti e aggressivi”, ha dichiarato Valeria Minghetti, ricercatore senior Ciset-università Ca’ Foscari, indicando alcune cifre significative. Ad esempio, dal 1999 al 2007 l’aumento degli arrivi internazionali è stato del 2,2 per cento, mentre il coefficiente di crescita della Croazia è stato dell’11,8 per cento, e dell’Egitto dell’11 per cento. “Da gennaio a luglio – aggiunge Minghetti – la domanda estera verso l’Italia è salita dello 0,9 per cento e, nel periodo da maggio a luglio, del 5 per cento, con un incremento della spesa che da gennaio a luglio è stato dell’1,9 per cento”. Per il periodo da maggio a ottobre 2008 le prospettive sono però tutte in rosso: -1,7 per cento gli arrivi stranieri, -2,8 per cento quelli italiani. Quali prospettive ci sono allora per recuperare terreno? “Pur essendo ormai assodato che il nostro Paese possiede degli asset importanti, è altrettanto assodato che non abbia un’adeguata immagine di marca”, dice Laura Rolle, responsabile Area Ricerche di Matica, che per conto di Ttg Italia cura l’Osservatorio Tendenze Sphera Vision. Moda, creatività, eventi culturali, ma anche stile di vita e trascorso storico (alcuni stranieri ci considerano la capitale storica e architettonica d’Europa) sono fra i desiderata più forti del 2008. “Questo significa – aggiunge Rolle – che sarà l’Italia fortemente caratterizzata, quella dei piccoli centri rurali, degli antichi borghi e delle piazze a fare presa sui visitatori esteri. E che saranno questi i punti su cui si dovrebbe far leva anche nella comunicazione”. “Trasformare le risorse del territorio in attrattori è sicuramente una delle chiavi vincenti”, ribatte Valeria Minghetti. E il recentissimo caso del recupero e del rilancio della Reggia della Venaria Reale ne è un esempio. “Un lavoro che è costato circa 200 milioni di euro, ma che ci ha consentito di trasformare una parte di quella che un tempo era un’area trascurata della periferia torinese in un luogo capace di attirare in un solo anno di attività 956. 000 visitatori”, ha precisato Alberto Vanelli, direttore generale della Venaria Reale. “Un risultato sorprendente e inatteso – ha aggiunto – visto che il nostro obiettivo era quello di raggiungere il milione di biglietti soltanto entro il 2011”. Casi di successo che contribuiscono a rafforzare la visibilità e la forza del brand Italia, che ha però grande bisogno di essere sostenuto da una marca forte. “Molti altri Paesi si stanno muovendo in questa direzione – conclude Rolle – e l’Italia dovrebbe recuperare il tempo perso”. Il 2011? Una Grande Opportunita’ Per Tutta L’italia: Lo Dice L’ocse La candidatura di una città ad ospitare un grande evento di rilievo internazionale può rappresentare, già da sola, un elemento di stimolo e qualificazione che contribuisce positivamente al rilancio dell’intera realtà coinvolta. Lo ha detto Debra Mountford, consulente Ocse ed esperto di processi di trasformazione territoriale, presentando al Ttg Incontri i risultati di una ricerca compiuta su tutte le città che hanno ospitato grandi eventi negli ultimi anni. Mountford, parlando nel corso del convegno “Italy is back”, realizzato in collaborazione con la Struttura di Missione per le Celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità Nazionale della Presidenza del Consiglioe il Comitato Italia 150, ha detto: “Gli eventi globali sono sempre più popolari, ma per ospitare grandi eventi è prima di tutto necessaria una collaborazione trasversale a vari livelli di governo che devono trovarsi allineati sugli obiettivi e su come perseguirli –– Per partire con una candidatura occorre avere ben chiari gli obiettivi, questo porterà automaticamente ad effetti positivi sull’approccio alle strategie di tipo economico per raggiungerli. La disciplina che si acquisisce in questi frangenti è molto importante, anche se la candidatura non va a buon fine, perché si mettono in moto energie e una curva di apprendimento crescente che porta automaticamente ad una positiva trasformazione territoriale. Per esempio, ad Atene il processo di avvicinamento alla candidatura ha introdotto nella pubblica amministrazione il concetto della trasparenza che è stato percepito positivamente da tutta la nazione. Dunque una buona organizzazione diventa un fattore positivo anche dal punto di vista politico. Per poter raggiungere l’obiettivo i promotori devono, oltre a dare grande visibilità a tutte le fasi di progressione del progetto, devono lavorare su scadenze effettive, accelerare il ritmo del cambiamento, imparare a collaborare, cambiare le regole d’ingaggio adottando comportamenti virtuosi e creare fiducia per cambiare il futuro attraverso questo tipo di eventi. In questo contesto il 2011 rappresenta per l’Italia una grande opportunità. Non solo per l’immagine turistica e per i ritorni economici ma anche per aumentare i livelli di partecipazione attiva della cittadinanza”. I Grandi Eventi: Un Grande Patrimonio In Eredita’. Fiorenzo Alfieri, Assessore alla Cultura di Torino e al 150° dell’Unità d’Italia racconta il dopo Olimpiade - Torino rappresenta un esempio virtuoso del processo di qualificazione a lunga scadenza di un territorio attraverso i grandi eventi. Alla città che ha ospitato le Olimpiadi Invernali nel 2006 la Guida Michelin 2008 ha attribuito tre stelle: il massimo interesse. “Pianificazione strategica e cultura sono le chiavi principali del coinvolgimento di tutto il sistema città e quindi del suo successo – ha detto Fiorenzo Alfieri, Assessore alla Cultura di Torino e al 150° dell’Unità d’Italia - La candidatura di Torino alle Olimpiadi è nata dall’esame delle azioni possibili nell’ambito dello studio di un Piano Strategico per risollevare la città da un declino annunciato. Nel momento del rilancio la cultura rappresenta un canale strategico di primaria importanza. Da sola non basta ma più di altri ambiti è in grado di inviare rapidamente all’esterno i giusti segnali di cambiamento. I grandi eventi lasciano grandi patrimoni, di infrastrutture ed umani, di consapevolezza e fiducia. E soprattutto proiettano la realtà ospitante sullo scenario internazionale anche per successivi eventi. Torino ha già ospitato le Universiadi, quest’anno è World Design Capital. Nel 2010 avremo l’Ostensione della Sacra Sindone e il Congresso Europeo degli Scienziati. Per il 2011 abbiamo in mente un intenso programma di iniziative culturali. In particolare, dal 17 marzo a tutto novembre, nel centro della città i turisti, italiani e stranieri, potranno conoscere e sperimentare, attraverso ambientazioni e allestimenti dedicati, che cosa l’Italia ha da dire al Mondo”. Voglia Di Viaggiare, Ma Mancano I Servizi: 500Mila Persone Con Disabilita’ Chiedono Piu’ Attenzione La comunicazione per i turisti con disabilità tema di un seminario organizzato a Ttg Incontri per gli operatori del settore interessati a intercettare un segmento con forti potenzialità. - Soltanto in Italia sono circa 500mila le persone con disabilità che desiderano viaggiare ma non trovano servizi idonei ai propri bisogni. Inoltre, le stime ci informano che nei prossimi cinquant’anni la quota degli ultrasessantenni nei Paesi sviluppati passerà da 1/5 a 1/3 della popolazione. Se gli operatori del settore si attrezzassero adeguatamente per gestirli, l’industria dei viaggi della Penisola potrebbe contare anche su di loro e sicuramente sarebbe in grado di accogliere anche molti più turisti stranieri. Su questo presupposto si è tenuto il Seminario di Tecniche della Comunicazione inserito nel Programma Ttg Forum sul tema: “Dialogare e promuoversi a turisti con disabilità e viaggiatori senior”, tenuto a Ttg Incontri-rimini Fiera dalla psicologa e psicoterapeuta Maria Alessandra Polimeno e dal pedagogista Anpe (Associazione Nazionale Pedagogisti) Giuseppe Rulli. Un appuntamento proposto ai professionisti del comparto per imparare o affinare le strategie di approccio e comunicazione con il cliente disabile oppure in fascia terza età. Entrambi autori del volume “Turismo Sociale” presentato in anteprima a Ttg Incontri e edito da Tannini-editoria Scientifica, i due esperti sottolineano come “in Italia sia ancora interdetto l’accesso al turismo ad oltre il quaranta per cento dei cittadini. E questo – aggiungono - è motivo di preoccupazione per coloro che, organizzati nelle associazioni del turismo sociale, desiderano garantire la partecipazione di tutte le fasce della popolazione - in particolare dei giovani, degli anziani e dei diversamente abili - ai servizi turistici e promuovere un turismo rispettoso dell’ambiente, delle culture e delle popolazioni locali”. Rendere un Paese più accogliente per queste nicchie di mercato non significa però soltanto dotarsi di infrastrutture adeguate ma anche investire in formazione. “Cortesia, disponibilità all’accoglienza, stile del personale – spiega Polimeno – rientrano nelle cosiddette qualità immateriali che tuttavia influenzano pesantemente il giudizio e la valutazione da parte del cliente”. Che per trovarsi a proprio agio ha bisogno di attenzioni particolari che presuppongono la conoscenza dei codici di comunicazione più adatti. “Al cliente disabile – consiglia Rulli – devono essere fornite informazioni diverse da quelle abituali. Queste informazioni vanno dalle opportunità di parcheggio ai percorsi interni ed esterni alle strutture, l’ubicazione di tutti gli spazi funzionali, le misure di sicurezza, le dimensioni e la disponibilità di attrezzature specifiche”. Polimeno e Rulli parlano anche di come impostare il rapporto con clienti con problemi di alimentazione, persone con diabete, con insufficienza renale, con malattie oncologiche, mobilità ridotta, non udenti e ipoudenti, suggerendo le possibili soluzioni. La ricetta che propongono è una nuova forma di turismo: quella del “ben-essere”. Maria Luisa De Natale, prorettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Professore Ordinario di Pedagogia degli adulti, nella prefazione al volume di Rulli-polimeno ne spiega molto chiaramente gli obiettivi: “i viaggi sono tra i più validi mezzi sussidiari e integrativi di ogni apprendimento che abbia un valore costruttivo per la persona. Il viaggiare deve quindi diventare anche per chi è diversamente abile, e - sottolinea - anche in Italia, un principio basilare della nuova educazione e della nuova organizzazione della nostra vita sociale. Così come già avviene in altri Paesi europei”. Essenzialita’, Nuovo Trend Di Consumo Turistico La rivoluzione degli stili di vita cambia anche il modo di viaggiare - L’edizione 2008 di Ttg Incontri torna a proporre l’Osservatorio turistico curato da Sphera Trend Vision per conto di Ttg Italia, con le novità e le curiosità legate alle dinamiche di consumo emergenti. E se il leit motiv dello scorso anno era quello del Neo-illuminismo, fondato sul crescente coinvolgimento etico e responsabile delle aziende e dei clienti oltre che sulla rivalutazione delle ipertecnologie finalizzate al miglioramento della qualità della vita, quest’anno la parola d’ordine è Riduzione. “Si tratta di una vera e propria rivoluzione dei consumi e degli stili di vita, all’insegna della sottrazione e della semplicità”, anticipa Laura Rolle, responsabile Area Ricerche di Matica, l’agenzia torinese che per conto di Ttg Italia cura l’Osservatorio turistico Sphera Trend Vision. “Una tendenza alla ‘Riduzione’ – prosegue – che si riscontra negli ambiti di consumo più diversi e che si ripercuote in termini di costi, spazi, distanze e tempi, ma anche di emissioni inquinanti, sprechi e complessità, nel tentativo di ridurre tutto all’essenziale”. Anche il mondo dei viaggi non esce indenne da questo nuovo modello di comportamento del consumatore. Compresa la privilegiata nicchia del lusso, che sempre di più dovrà obbedire a una domanda orientata al servizio altamente personalizzato, dove è il prodotto à la carte a fare da padrone. Tailor made contro all-inclusive? Il consumatore pretende sempre più attenzione dall’industria dei viaggi, obbligata ad adeguarsi targettizzando il prodotto Rimini, 25 ottobre 2008 - Non siamo ancora al tramonto dell’all-inclusive, ma sicuramente il prodotto tagliato su misura sta conquistando uno spazio via via più ampio. E’ una dinamica ormai assodata e lo hanno certificato tutti i relatori presenti alla tavola rotonda “Dall’all-inclusive alla my generation. Il mercato cambia. E le aziende?”, svoltosi a Ttg Incontri, la principale Fiera del Turismo in corso a Rimini Fiera fino a domenica 26 ottobre. “C’è un mercato ormai estremamente ampio che va in cerca di proposte alternative all’all-inclusive” conferma Marco Nova, direttore business development Valtur. “Siamo forse uno degli ultimi settori ad avere capito che il cliente è cambiato, e il ritardo non è soltanto dei tour operator” – affonda Alessandro Biasi, direttore marketing Hotelplan, che aggiunge “anche chi fa intermediazione deve affinare le capacità di lettura e comprendere da subito e a fondo cosa chiede il cliente che gli sta davanti, in modo da proporgli il prodotto più adatto”. “L’all-inclusive funziona ancora, ma stanno emergendo trend di domanda molto di nicchia. Quello che ci proponiamo in Eden Viaggi è soffermarci per capire quali potranno essere le evoluzioni del comparto”, aggiunge Tommaso Bertini, responsabile web marketing del tour operator. Citando i nove brand che il Gruppo Hilton, il direttore marketing per l’Italia Francesco Sostero, conferma l’importanza di segmentare il prodotto. “E’ importante che il cliente – dice – associ ad ogni singolo brand uno specifico tipo di esperienza”. Anche secondo Armando Muccifera, uno dei responsabili della direzione commerciale del vettore asiatico Thai Airways, rinomato da sempre per l’attenzione al servizio, “l’all-in esiste ancora, ma riguarda solo una parte del mercato, che rimane circoscritta. L’attenzione al prodotto tagliato su misura è però da sempre alta”. Non è infatti un caso che Msc Crociere stia per lanciare sul mercato il nuovo servizio de luxe con assistenza di un maggiordomo a bordo. “Una proposta – spiega il direttore commerciale per il Sud Europa Leonardo Massa – su cui lavoriamo da tempo e da tempo abbiamo investito per una appropriata formazione del personale”. E’ infatti parere comune che l’orientamento al prodotto tailor-made imponga investimenti in formazione e denaro consistenti ma soprattutto mirati. “E’ fondamentale comprendere molto bene cosa oggi si intenda per lusso”, spiega infatti il coordinatore del tavolo, Laura Rolle, semiologa e responsabile area ricerche di Matica, l’agenzia che per conto di Ttg Italia coordina l’Osservatorio Sphera Trend Vision. “Spesso non è necessario reinventarsi il prodotto, ma soltanto comunicarlo in modo diverso evidenziando gli asset cui oggi i consumatori attribuiscono più valore. Per alcuni turisti, oggi lusso significa poter scegliere destinazioni o strutture attente all’ambiente”. Il genere di viaggiatore cui Rolle fa riferimento esiste già e manifesta le proprie aspirazioni attraverso l’acquisto di generi alimentari, cosmetici e per l’igiene della casa che garantiscono la riduzione dell’inquinamento. Il futuro dell’offerta di viaggi fortemente orientata alla personalizzazione è dunque il solo? “Certamente non siamo in grado di intercettare tutto il mercato e ogni sua sfaccettatura in termini di richieste”, ammette Alessandro Biasi. Quale allora la soluzione? “Guardare con attenzione a quello che succede nel mondo del consumo in generale, focalizzandosi sui nuovi ‘carrelli della spesa’ e provando a ipotizzare come le aspirazioni degli acquirenti possano essere soddisfatte dall’industria dei viaggi. –suggerisce Rolle -. E magari ripensare all’all-inclusive, proponendolo come semplificazione del prodotto, sulla scia del trend alla riduzione e al ritorno alla semplicità oggi inseguito dalla ‘nuova’ domanda”. Comunicazione Digitale. Dal Nuovo Web All’azienda 4. 0 Al Ttg Incontri-tti di Rimini Fiera focus su sviluppo tecnologico e creatività imprenditoriale per l’innovazione turistica. I mercati diventano conversazioni mentre si cercano nuove strade per valorizzare l’Italia all’estero. Il web 2. 0 offre strumenti di analisi e ricerca e le aziende individuano strategie on line sulla direzione della propria relazione comunicativa – Ogni minuto sul web 2. 0 (o Nuovo Web) nascono nuove applicazioni e nuove forme di fruizione ed interazione. Più che inseguire la tecnologia gli imprenditori del turismo devono imparare a conoscerle ed utilizzarle in modo adeguato per raggiungere i propri obiettivi. Questo pomeriggio nuova sessione del convegno nazionale Italy is Back, promosso da Ttg Forum – in collaborazione con la Struttura di Missione per le celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Comitato Italia 150, L’ente che organizzerà le celebrazioni a Torino, prima capitale nazionale - nell’ambito di Ttg Incontri-tti, principale evento fieristico b2b per l’industria del turismo fino a domani a Rimini Fiera. Tema della tavola rotonda, coordinata da Rodolfo Baggio, docente Ict Bocconi e Master in Turismo, “Sviluppo tecnologico e creatività imprenditoriale per promuovere e innovare le imprese”, All’ordine del giorno i trend della domanda internazionale online, le attività e tipologie di prodotto ricercate e prenotate sul web dai turisti stranieri interessati al Prodotto Italia e alle destinazioni. La multicanalità nella distribuzione del prodotto turistico. L’impresa 4. 0 e la comunicazione digitale efficace. Ma anche il sistema molto frammentato dell’Italia e delle difficoltà che ciò causa a qualunque iniziativa promozionale. I Mercati Sono Conversazioni L’innovazione digitale non deve spaventare. “La rete va frequentata per conoscere, per ascoltare gli interlocutori e condividere le conoscenze – ha introdotto Maurizio Goetz, brand advisor e consulente di marketing innovativo con specializzazione in comunicazione digitale – ma soprattutto occorre aggregare gli utenti e presentare offerte focalizzate sulle singole aggregazioni. Aprendo la porta alla co-creazione di pacchetti assieme agli utenti, utilizzando parte dei contenuti che loro mettono a disposizione on line. Il web 2. 0 non è tecnologia ma pratiche sociali che è possibile comprendere solo se diventiamo noi stessi utenti. Perché i mercati oggi sono diventati conversazioni”. L’aggregazione “Ad Atomo” L’italia non riesce a promuoversi in modo efficace, unitariamente, all’estero. “Le tecnologie ci sono ma spesso non sono sfruttate. E comunque non hanno a che fare con la formazione del prodotto – ha affermato il Responsabile Settore Turismo di Ibm, Valerio Imperatori – Le aziende italiane di turismo e beni culturali, prima di pensare alla tecnologia, devono capire il valore del bene di cui si stanno occupando. Come Ibm stiamo lavorando ad un nuovo approccio. Abbiamo smontato pezzo per pezzo il patrimonio dei beni culturali italiani e lo abbiamo riaggregato con una struttura “ad atomo”, comprendendo nell’offerta le peculiarità italiane rispetto ai differenti segmenti di mercato. Dunque non un prodotto generico bensì un’aggregazione studiata e pensata in modo da mettere in luce ogni singolo aspetto della proposta. Una nuova concezione dei beni culturali che presuppone una trasformazione delle imprese, per esempio in tour operator territoriali”. Dalla Meta-ricerca All’analisi Eco-reale Il web offre oggi anche interessanti strumenti per comprendere in modo più approfondito gli orientamenti della domanda, individuando i segmenti turistici in fase ascendente e discendente. A Ttg Forum l’esperienza di Mobissimo, che ha debuttato nel 2003 ed ora è già strutturato su 8 website in altrettante aree del pianeta. “Siamo a metà tra il divulgativo e lo scientifico – ha spiegato Lucia Carmiglia, co-fondatrice di Mobissimo – Non siamo esattamente un motore di meta-ricerca, o quantomeno non solo, e tantomeno un’agenzia di viaggi. Ci sono le tariffe e gli itinerari ma anche contenuti puri di informazione turistica e una community di viaggiatori. In base ai dati da noi raccolti, tra marzo e ottobre 2008 le destinazioni più gettonate dagli italiani sono stati gli Usa, l’Italia stessa e la Spagna. Mentre nello stesso periodo le richieste per vacanze in Italia sono arrivate nell’ordine: dall’Est Europeo, principalmente per arte e musei; dalla Germania per enogastronomia, sport e natura; Francia con preferenze ad enogastronomia, mare e natura. Volendo estrapolare la tendenza dei segmenti turistici dell’offerta italiana, considerando tutte le richieste per l’Italia del periodo, risultano in ascesa trekking, golf e natura, stabile l’arte e in diminuzione Spa e Wellness. In questa prospettiva Mobissimo è un tool di ricerca e analisi eco-reale attraverso il quale individuare possibili aree di investimento, incrociando i nostri dati con i macro dati di settore e gli indicatori sociali ed economici”. L’azienda 4. 0 Gli strumenti a disposizione on line declinati secondo le esigenze delle aziende. È l’Azienda 4. 0 che sfrutta le potenzialità del web 2. 0 per rispondere alle rinnovate necessità di comunicazione interne ed esterne delle imprese. “Da marketing dei servizi siamo passati al marketing territoriale, contestualmente il marketing relazionale si è trasformato in marketing d’esperienza – hanno spiegato Marco Camisani Calzolari, esperto di marketing e comunicazione per il web 2. 0, e Franco Giacomazzi, docente al Politecnico di Milano e Presidente dell’Associazione Italiana Marketing – Dunque territorio ed esperienza sono oggi le due parole chiave. I pilastri delle aziende di oggi sono il valore che l’impresa offre al cliente, le operazioni di front & back office e soprattutto una Relazione comunicativa molto forte e adeguata verso il personale, il mercato e gli stakeholders. Gli strumenti per attuare la relazione comunicativa dell’impresa vengono offerti dal web 2. 0 ma occorre fare ordine. Prima di tutto stabilire la direzione della relazione comunicativa: da dentro a dentro, da dentro a fuori, da fuori a fuori e da fuori a dentro. E in base a questa individuare i relativi strumenti da utilizzare tra quelli presenti on line”. Turismo 2.  
   
 

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