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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Ottobre 2008
 
   
  CON LA CONSULTA SI CONSOLIDA IL SISTEMA MARE NE FANNO PARTE LA REGIONE, 5 PROVINCE E 35 COMUNI DI COSTA E ISOLE

 
   
  Firenze, 28 ottobre 2008 - «L´insediamento della Consulta della Toscana del Mare è una tappa importante del percorso che la Regione Toscana ha avviato sette anni fa, quando si tenne a Livorno la prima Conferenza regionale sull’economia del mare, frutto di una nuova politica di attenzione per la costa e per le isole della Toscana con la creazione di una specifica delega al Coordinamento sulle politiche integrate per il mare». Lo ha affermato oggi l´assessore al bilancio e al coordinamento delle politiche del mare Giuseppe Bertolucci, aprendo a Livorno, nella sede della Provincia, la prima seduta dell´organismo consultivo di raccordo tra Regione e istituzioni locali, da lui stesso presieduto e in cui sono rappresentate 5 Province e 35 Comuni costieri e isolani. Il compito principale che spetta alla Consulta consiste nell´esaminare e valutare l´Agenda annuale della Toscana del mare, in pratica il “timone” più completo e aggior nato delle politiche regionali che interessano il sistema mare toscano, e nell´esprimere un parere in vista dell’approvazione da parte della Giunta regionale. Tutti i settori regionali che operano sulle singole tematiche hanno fornito il proprio contributo, alimentando le tre linee di lavoro indicate dall´Agenda: la valorizzazione della competitività della Toscana del mare, la tutela dell´ecosistema marino e la promozione della qualità della vita nelle aree della costa e delle isole. «L´obiettivo che ci poniamo per intensificare la competitività toscana – ha detto Bertolucci nel suo intervento – è quello di recuperare il valore strategico della sua presenza nel Mediterraneo, rendendo concorrenziali i suoi motori di sviluppo: l´industria della nautica, dove si sta predisponendo il progetto integrato di innovazione sulla nautica da diporto (Pidi Nautica), il turismo, dove è in atto una qualificazione complessiva dell’offerta agendo anche sugli strumenti di promozione e comunicazione (circa 363. 000 euro nel 2008), la pesca e l´acquacoltura, un settore caratterizzato da consistenti interventi strutturali (fondi annui disponibili pari a 1 milione e 800mila), il sistema portuale in corso di potenziamento, come previsto dal Masterplan della rete dei porti, grazie a un contributo straordinario quest´anno di 9 milioni di euro». Strategici anche gli altri due filoni, quello della tutela dell´ecosistema marino e della promozione della qualità della vita nelle aree costiere. L´assessore ha menzionato tra l´altro il progetto transfrontaliero “Momar” (Monitoraggio marino), attualmente in corso di valutazione, che prevede azioni comuni fra Toscana, Corsica, Sardegna e Liguria per prevenire i rischi legati ai trasporti e alle attività marittime. Con il Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) saranno attivati interventi nel campo dell´energia (per il 2008 ci sono, per l´intera Toscana, 14 milioni e mezzo di euro di finanziamenti) con particolare riferimento alle fonti rinnovabili e alternative, e alla realizzazione di programmi destinati allo sviluppo di nuove tipologie di prodotti e servizi con un alto contenuto di innovazione tecnologica, compresa la ricerca sull’utilizzo dell’idrogeno applicato alla componentistica navale. Inoltre è previsto il collegamento del metanodotto algerino Galsi, inserito nella rete nazionale gasdotti, con le coste della Toscana, che costituirà un’occasione per la metanizzazione dell’Isola d’Elba «In questa densa agenda – ha detto ancora Bertolucci - ci sono anche specifici programmi europei di sviluppo regionale 2007- 2013, tra i quali assume particolare importanza il Programma operativo transfrontaliero (risorse finanziarie disponibili pari a 160 milioni di euro per il periodo 2007-2013 da ripartirsi tra le regioni Toscana, Corsic a, Liguria e Sardegna). Di questo Programma alla Regione Toscana è affidato il ruolo di autorità di gestione, con l’obiettivo generale di migliorare la cooperazione in termini di accessibilità, di innovazione, di valorizzazione delle risorse naturali e culturali per accrescere la competitività, a livello mediterraneo, sud-europeo e globale, assicurare la coesione dei territori e favorire nel tempo occupazione e sviluppo sostenibile». .  
   
 

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