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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Ottobre 2008
 
   
  GIORNATA MONDIALE DELLO STROKE - 29 OTTOBRE 2008 L’UNITÀ OPERATIVA DI NEUROLOGIA DELL’AZIENDA OSPEDALIERA DI MELEGNANO IN PRIMA FILA CONTRO L’ICTUS CON IL PROGETTO “STROKE UNIT IN RETE” ITER CONDIVISI PER IL TRATTAMENTO PRECOCE DELL’ICTUS IN COLLABORAZIONE CON ASL MI2

 
   
   Vizzolo, 28 ottobre 2008 – L’unità Operativa di Neurologia dell’Azienda Ospedaliera di Melegnano, impegnata per la prevenzione e il trattamento efficace dell’ictus, è capofila di un progetto biennale della Regione Lombardia, dal titolo “Stroke unit in rete”, che punta a migliorare il processo di cura dei pazienti affetti da ictus attraverso l’integrazione funzionale delle Stroke Unit, per quanto riguarda il percorso clinico terapeutico e la continuità tra ospedale e territorio. L’obiettivo è mettere a confronto i diversi metodi di trattare l’ictus, stabilendo di concerto quali siano gli approcci più validi, per arrivare a creare una struttura a rete attraverso la condivisione tra tutti i centri coinvolti. Responsabile scientifico del progetto è il dott. Francesco Sasanelli, direttore dell’Unità Operativa di Neurologia presso il presidio di Vizzolo Predabissi dell’Azienda Ospedaliera di Melegnano. Il progetto, che si protrarrà sino a fine 2009, coinvolge le Asl Mi2, Pavia e Lodi e oltre alla suddetta Neurologia anche tutte le altre strutture ospedaliere nell’ambito territoriale delle stesse Asl dove sono presenti unità specializzate nella cura dell’ictus (Stroke Unit): Istituti Clinici Humanitas e San Donato Milanese, Policlinico San Matteo e Istituto C. Mondino di Pavia, Neurologia dell’Azienda Ospedaliera di Lodi. <<L’ictus – sottolinea il dott. Sasanelli – è una patologia che, già terza causa di morte e prima causa di disabilità nella nostra società, è destinata a vedere aumentare ancora la sua incidenza, in conseguenza dell’invecchiamento della popolazione. Conoscerlo e saperlo affrontare è importante: sia per il cittadino, che deve essere consapevole dei rischi a cui si espone con i propri stili di vita, sia per i Medici di Medicina Generale (M. M. G. ), che devono essere allertati rispetto ai sintomi e devono sensibilizzare i pazienti alla prevenzione; ma anche per l’ospedale, che deve mettere in atto le procedure più idonee ad un trattamento tempestivo e per le strutture di riabilitazione e i servizi sociali del territorio cui spetta la presa in carico del paziente dopo il ricovero>>. La Stroke Unit di Vizzolo, inaugurata circa due anni fa, è la struttura specializzata all’interno dell’Azienda Ospedaliera di Melegnano per affrontare e gestire le malattie e le emergenze neurologiche diffuse sul territorio, accolte anche nei presidi di Melzo e Cernusco, nelle Unità Operative di Medicina. In un anno di attività, le modalità di intervento dell’Unità hanno permesso di abbassare la mortalità di questi pazienti di circa 4 punti percentuali, rispetto alla media dei risultati precedenti. Gli obiettivi del progetto regionale sono innanzitutto assicurare l’avvio della terapia in fase precoce, e uniformare i protocolli di gestione della fase acuta, che vengono adottati dai neurologi delle Stroke Unit e dai medici delle Unità Operativa di Medicina, dove ancora in molti casi i pazienti possono essere ricoverati. Importanti sono anche la continuità con la fase riabilitativa e la condivisione del processo di cura con il Mmg. Per arrivare a questi risultati si punta sulla definizione di un percorso diagnostico terapeutico che permetta di sfruttare appieno le potenzialità delle Stroke Unit, e su una serie di interventi formativi rivolti ai vari attori della rete: Medici di Medicina Generale, medici ospedalieri, infermieri, tecnici della riabilitazione, volontari. Di cruciale importanza è la campagna di comunicazione con la quale si vuole diffondere la cultura della prevenzione e sensibilizzare la popolazione sull’importanza di un ricovero in Stroke Unit e di una cura precoce. La campagna entra nel vivo in questi giorni, con la distribuzione di 150mila depliant informativi su tutto il territorio interessato, che divulgano la conoscenza sulla natura e le cause dell’ictus, sui sintomi, e su come affrontare tempestivamente questo evento. Un secondo pieghevole riguarda invece le azioni dopo la dimissione dall’ospedale e quelle per adottare un corretto stile di vita, per prevenire ulteriori peggioramenti. L’ictus In Cifre Per Il Territorio Interessato Dal Progetto: 3500 casi di ictus l’anno attesi per tutto il territorio delle tre Asl; di questi, il 20% sono recidive; 30. 000 cittadini, in totale, che hanno avuto un ictus; 400 casi all’anno ricoverati all’Azienda Ospedaliera di Melegnano. .  
   
 

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