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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Ottobre 2008
 
   
  PERSONA E SALUTE NEL VENETO. VALDEGAMBERI A CONVEGNO ASSOCIAZIONE EX CONSIGLIERI REGIONALI E PARLAMENTARI :”FARE SCELTE CORAGGIOSE E DI BUON SENSO PER AFFRONTARE SFIDE WELFARE” -

 
   
  Padova, 28 ottobre 2008 “Fare scelte coraggiose e di buon senso. Vale a dire tener conto della famiglia e del terzo settore nei bilanci pubblici, assegnare loro risorse e strumenti non toglierli, investire sul sociale per risparmiare sulla spesa sanitaria, per affrontare le sfide più importanti della sostenibilità del sistema di welfare che sono la crescente non autosufficienza e i servizi per l’infanzia e l’adolescenza”. Questa è stata l’esortazione di Stefano Valdegamberi, assessore regionale alle politiche sociali, fatta durante l’intervento svolto ieri all’Archivio Antico del Bo’, nel convegno promosso dall’Associazione degli ex Consiglieri regionali e Parlamentari del Veneto sul tema: “La persona e la sua salute” che ha visto presenti e coinvolti gran parte dei rappresentanti della classe politica e amministrativa che ha guidato la Regione Veneto negli ultimi vent’anni. I lavori sono stati introdotti dal Presidente dell’Associazione Aldo Bottin e la relazione è stata tenuta da Luigi Covolo, segretario dell’Associazione. “I tempi che abbiamo davanti sono difficili” - ha detto ancora Valdegamberi. “Sono previsti tagli notevoli nella finanziaria nazionale. Per quanto riguarda il settore delle politiche sociali il Veneto dovrà subire, a quanto ci è dato sapere, un taglio di circa 100 milioni di euro, che certo non ci tranquillizza. Insisto nel dire - ha aggiunto - e per questo mi appello al Ministro Sacconi, che vanno superato i meri criteri contabili dei bilanci pubblici. Bisogna puntare invece a scelte che facciano uscire il sociale dai vincoli previsti dal ‘patto di stabilità’ che da questo punto di vista si è dimostrato paradossale. Infatti sta punendo proprio quei soggetti, ad esempio le scuole per l’infanzia del Veneto, che hanno svolto da sempre un’azione positiva, visto che costano circa la metà di quelle pubbliche e sono per la nostra regione una realtà storica consolidata e creano un effetto moltiplicatore di buon governo della spesa e dell’azione educativa”. L’assessore regionale ha ricordato infine, a grandi linee, le traiettorie dell’intervento programmatico della Giunta veneta nel settore sociale: ponendo innanzitutto l’ inversione di tendenza realizzata dalla Regione nelle politiche relative alla non autosufficienza che hanno via via rafforzato il sostegno alla domiciliarità (passata da 40 milioni di euro di investimento di risorse regionali ai 90 milioni di euro attuali) e la trasformazione dei centri di servizio residenziali (440 milioni di euro assegnati nel 2008 per accogliere 24 mila non autosufficienti) in centri aperti al territorio e alle famiglie, capaci di un’offerta di servizi di sollievo, che creino un ‘continuum assistenziale’ coinvolgendo tutte le risorse e le strutture del territorio”. .  
   
 

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