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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Ottobre 2008
 
   
  VALUTAZIONE ECONOMICA DEI BREVETTI

 
   
  Roma, 28 ottobre 2008 - Creare un sistema di tutela dei diritti di proprietà industriale che favorisca il potenziamento dell’economia e offra vantaggi non solo alle imprese ma anche ai consumatori, ai cittadini, ai centri di ricerca: questo uno degli obiettivi del Protocollo d’intesa sulla valutazione economica dei brevetti, sottoscritto il 21 ottobre dal ministero dello Sviluppo economico, l’Associazione Bancaria Italiana, Confindustria e la Conferenza dei Rettori delle università italiane. “Saremo il primo Paese in Europa ad essere dotato di uno strumento di valutazione dei brevetti condiviso fra pubblico e privato. Abbiamo lavorato insieme nella consapevolezza che la crescita economica dipende anche dalla capacità di saper rappresentare in modo trasparente il valore economico connesso all’innovazione e alla ricerca” ha commentato il ministro Scajola. Il ruolo della proprietà industriale è oggi in primo piano, anche per la crescente competizione che deriva dall’integrazione dei mercati a livello internazionale, come strumento in grado di tutelare la capacità competitiva delle imprese. I brevetti rappresentano un valore economico legato alle possibilità di utilizzo dell’innovazione sul mercato, ed è necessario valutare e quantificare questo valore prima dell’uso del brevetto, soprattutto al fine di trovare fonti di finanziamento. L´attuazione del Protocollo contribuirà a generare un circolo virtuoso tra innovazione e finanziamenti privati. In pratica, le aziende avranno a disposizione un sistema per calcolare il valore della proprietà intellettuale: una metodologia condivisa di valutazione renderà più semplice l’accesso al credito ed al capitale di rischio per le imprese che intendono fare innovazione. Il Codice della proprietà industriale (decreto legislativo 10 febbraio 2005 n. 30) affida all’Ufficio italiano brevetti e marchi il compito di promuovere la cultura e l´uso della proprietà industriale presso i potenziali utenti, in particolare presso le piccole medie imprese e le zone in ritardo di sviluppo. La Commissione europea nel Consiglio europeo di Lisbona ha fissato come obiettivo che si formulino politiche tali da incoraggiare l’innovazione; nel programma di azione del giugno 2008 denominato Small Business Act propone dei principi guida per dare nuovo impulso alle politiche di sostegno per le Pmi. .  
   
 

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