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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Ottobre 2008
 
   
  FEDERALISMO,FORMIGONI: OCCASIONE PER RILANCIO PAESE CONFRONTO CON VENDOLA E IERVOLINO:FARA´ BENE AL NORD COME AL SUD

 
   
   Milano, 28 ottobre 2008 - Il federalismo può essere una grande occasione di ripartenza e sviluppo per tutto il Paese, per questo è quanto mai necessario cercare di costruire un´alleanza Nord/sud che parta da una concezione di politica basata sul taglio degli sprechi. E´ questa la posizione del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che ieri nel pomeriggio ha partecipato, presso il Circolo della Stampa di Milano, al convegno organizzato dal gruppo consigliare di Rifondazione Comunista dal titolo "Nord/sud e uguaglianza sociale: dove porta il federalismo". Fra i relatori erano presenti anche il presidente della Puglia, Nichi Vendola e il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino. "Il tema che oggi affrontiamo - ha detto Formigoni - interessa tutti i cittadini e il federalismo stesso deve essere concepito come uno strumento che non comporterà ulteriori elementi di disuguaglianza sociale. Bisogna sgombrare il campo dagli equivoci e dai pregiudizi e smetterla anche solo di pensare che il federalismo è vantaggioso per il nord e svantaggioso per il sud". Formigoni ha anche fatto presente che sono questi i principi su cui si basa il documento che le Regioni hanno sottoscritto nel 2007 impegnando prima il Governo Prodi e poi il Governo Berlusconi a presentare una bozza di Decreto legge per il federalismo. "Il progetto Calderoli - ha spiegato Formigoni - ha ricevuto una valutazione positiva sui principi, ma ciò non significa aver dato un benestare definitivo. Questa è la dimostrazione che su un tema così delicato ci può essere un dibattito che non sia pregiudizialmente ostile". "Un egoismo gretto - ha sottolineato il presidente lombardo - è sbagliato e, in questo senso, l´elemento sicuramente più interessante è il superamento del criterio della spesa storica, sostituito invece con il cosiddetto costo standard". Ciò significa dire definitivamente basta al ripianamento degli sprechi (emblematici i casi di Catania e Roma) per arrivare ad una modalità innovativa di distribuzione delle risorse secondo criteri di definizione dei costi di riferimento (il costo standard, appunto) per le prestazioni essenziali in sanità, nell´assistenza e nell´istruzione (e in prospettiva anche in materia di trasporti). E stabilire quanto costa un certo servizio che deve essere assicurato nello stesso modo a tutti i cittadini italiani. "La spesa sociale - ha osservato Formigoni - sarà quindi il metro su cui costruire il federalismo fiscale: non promuoverà solamente una riduzione dei costi, ma anche l´aumento dei livelli di efficienza su tutto il territorio italiano, migliorando la qualità e garantendo la sicurezza delle prestazioni". "Questa è la strada - ha concluso Formigoni - perché l´Italia possa essere più competitiva, e passa necessariamente dalla possibilità che sarà data, o meno, alle Regioni di crescere sviluppando le proprie eccellenze". .  
   
 

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