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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Ottobre 2008
 
   
  AL VIA IL MAGGIORE PROGETTO DI DEPURAZIONE IN TOSCANA RIGUARDA 400.000 RESIDENTI IN VALDINIEVOLE, VALDELSA E VALDERA INVESTITI 161 MILIO NI. A S. CROCE E S. MINIATO I DUE PIÙ GRANDI DEPURATORI D’ITALIA

 
   
  Firenze, 28 ottobre 2008 - Acque più pulite per oltre 400. 000 toscani residenti in tre diverse province; sviluppo nel rispetto dell’ambiente per uno dei maggiori distretti industriali toscani, quello del cuoio; acque superficiali garantite e di buona qualità per una delle più importanti aree umide d’Italia, il Padule di Fucecchio: sono questi solo alcuni degli effetti del mega accordo di programma da 161 milioni di euro siglato per il miglioramento della depurazione delle acque in Valdinievole, Valdelsa e Valdera. E’ stato sottoscritto da Ministero dell’ambiente, Regione Toscana, Autorità di bacino dell’Arno, Ato 2, Province di Pistoia e Pisa, Circondario empolese Valdelsa, Comuni di Pontedera, San Miniato,santa Croce, Fucecchio, Castelfranco di sotto, Ponte Buggianese, Associazione conci atori di S. Croce, Consorzio conciatori Ponte a Egola e Valdera acque. «Si tratta – spiega il presidente Claudio Martini – del più grande investimento toscano nel settore, un intervento interamente finanziato, che abbiamo già avviato e che si concluderà nel 2015. Daremo risposte e servizi di qualità a centinaia di migliaia di cittadini, a decine di comuni e garantiremo possibilità di sviluppo a industrie strategiche per la nostra regione come la Piaggio e quella conciaria. Siamo di fronte ad un’opera per lo più invisibile (le fognature vengono interrate) ma strategica e capace di migliorare anche le acque dell’Arno». Verranno dismessi 47 piccoli depuratori, realizzati 2 nuovi e adeguati 12 impianti. Complessivamente saranno quasi 150 i chilometri di grossi condotti fognari che verranno posati per mettere in rete le tre aree interessate dal progetto. «E’ il risultato – ag giunge l’assessore alle risorse idriche, Marco Betti – di un’ottima sinergia tra il pubblico, che partecipa con 76 milioni di euro, e i privati che ne mettono 21. Anche il servizio idrico integrato farà la sua parte, con un investimento di 64 milioni. Nel complesso è un intervento di enorme portata, con ricadute positive sia sul Padule di Fucecchio che sull’Arno, visto che eviterà di continuare ad attingere ogni anno 6 milioni di metri cubi di acqua nelle immediate vicinanze del fiume. Saranno infatti quelle depurate e pulite ad alimentare sia il Padule che le aziende del cuoio». L’accordo prevede anche la realizzazione di quello che diventerà il più grande depuratore d’Italia. Aquarno, situato a Santa Croce in riva destra del fiume, passerà infatti dall’attuale capacità depurativa di 1,8 milioni di abitanti equivalenti a 3,2 milioni, grazie ad un investimento di 11 milioni di euro. Tratterà 20 milioni di metri cubi di reflui l’anno e sulla riva sinistra (ma nel Comune di San Miniato) avrà un gemello di poco più piccolo, Cuoiodepur, da circa 3 milioni di abitanti equivalenti. Scheda Verranno chiusi 47 depuratori e 12 adeguati. Due diventeranno da record Ecco i dati del progetto da 161 milioni di euro Cosa cambia in Valdinievole, Valdera, Valdelsa e nel Padule. Vediamo in cosa consiste il più importante investimento in opere di depurazione mai realizzato in Toscana e che riguarda un territorio abitato da oltre 400. 000 cittadini di tre diverse province, Pisa, Pistoia e Firenze. Il progetto in sintesi. Si tratta della riorganizzazione dell’intero sistema di depurazione e scarico delle acque in Valdinievole, Valdelsa e Valdera attraverso la dismissione di 47 depuratori, l’adeguamento di altri 12 e la realizzazione di 2 nuovi impianti a Ponte Buggianese e a Peccioli. Tre i principali benefici che si otterranno, oltre ad un evidente miglioramento della qualità ambientale delle aree, figurano la rinaturalizzazione del Padule di Fucecchio, la possibilità di sviluppare insediamenti produttivi nell’intero comprensorio interessato dal progetto, il netto aumento della capacità depurativa nella zona del cuoio. Gli interventi per il Padule di Fucecchio. Si tratta di una delle zone umide più importanti d’Italia e con i suoi 1. 800 ettari è la più grande palude interna della penisola. Oggi è a rischio sia per la scarsità che per la pessima qualità delle acque che vi affluiscono. Grazie alla realizzazione di un nuovo e più grande depuratore a Ponte Buggianese, la qualità migliorerà nettamente e le quantità diventeranno costanti: il Padule sarà alimentato da scarichi depurati e – grazie ad un inestimento di 5 milioni di euro - verrà rinaturalizzato con interventi di razionalizzazione e regimazione del reticolo dei corpi idrici superficiali. Le opere in Valdinievole. Ben 28 vecchi e inadeguati depuratori oggi esistenti, saranno chiusi e sostituiti con uno nuovo e tecnologicamente molto avanzato, previsto a Ponte Buggianese e interamente finanziato dalla Regione Toscana. L’investimento complessivo sarà di 42 milioni, di cui 14 regionali. Verrà realizzata una nuova rete fognaria per complessivi 60 chilometri di collettore principale a servizio di tutti i comuni della Valdinievole. Gli interventi in Valdera. Verranno investiti 45 milioni di euro, dismessi 17 depuratori, 8 civili e 1 industriale saranno adeguati mentre 1 nuovo sarà costruito a Peccioli. I chilometri di fognature realizzati saranno 65. Il depuratore di Pontedera passerà dagli attuali 10. 500 abitanti equivalenti a 25. 000. Vi arriveranno anche gli scarichi della Piaggio che dismetterà il suo impianto. Anche quello di Perignano sarà smantellato facendo confluire gli scarichi a Ponsacco. Gli impianti adeguati sono quelli di Casciana Terme, Capannoli e Forcoli. In pratica si riuscirà a depurare le acque dell’intera Valdera. Ogni anno bel 7 milioni di metri cubi di reflui saranno dirott ati nel depuratore di San Miniato. Cosa cambia in Valdelsa. Qui l’investimento sarà di 18 milioni di euro. Verranno realizzati 12,5 chilometri di fognature e sarà dismesso l’impianto di Pagnana di Empoli, facendo arrivare i reflui fino a San Miniato. Le cifre dei lavori. Complessivamente sono 47 i depuratori che verranno chiusi, 2 quelli di nuova costruzione, mentre quelli che verranno adeguati sono 4 che trattano scarichi civili e 8 che depurano quelli industriali. I chilometri di nuove fognature che verranno realizzati sono 144. I 161 milioni di investimenti sono suddivisi in 76 milioni dal pubblico (42 del Ministero dell´ambiente e 34 della regione Toscana), 21 dai privati e 64 dal servizio idrico integrato. Gli effetti attesi. Tra i positivi effetti che il progetto produrrà figurano, oltre ad un generale miglioramento dell’ambiente attraverso la riduzione dell’inquinamento delle acque, anche il recupero di aree a d elevato pregio ambientale come quella del Padule di Fucecchio. C’è poi la riduzione del consumo delle acque, che nella zona del cuoio viene portato addirittura a zero, visto che le aziende utilizzeranno esclusivamente le acque in uscita dai depuratori. Proprio nell’area del cuoio, grazie ai sistemi di depurazione più efficaci, sarà possibile far uscire dagli impianti scarichi a norma, mentre oggi lo sono solo grazie ad una particolare deroga. I due più grandi depuratori d’Italia. Lo diventeranno Aquarno, situato a Santa Croce in riva destra del fiume e Cuoiodepur, che è in riva sinistra nel comune di San Miniato. Aquarno già oggi impiega 60 dipendenti che ne sorvegliano il funzionamento 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno e il suo funzionamento può essere regolato e controllato via computer da ogni parte del mondo. Passerà dall’attuale capacità depurativa di 1,8 milioni di a bitanti equivalenti a 3,2 milioni, grazie ad un investimento di 11 milioni di euro e tratterà 20 milioni di metri cubi di reflui l’anno. Cuoiodepur, acquisterà invece una capacità depurativa di poco inferiore, pari a circa 3 milioni di abitanti equivalenti. .  
   
 

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