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Notiziario Marketpress di Giovedì 30 Ottobre 2008
 
   
  L´INVERNO SCORSO LO SPESSORE DELLA COLTRE DI GHIACCIO MARINO NELL´ARTICO SI È ´DRAMMATICAMENTE RIDOTTO´

 
   
  Bruxelles, 30 ottobre 2008 - In gran parte dell´Artico, lo scorso inverno, lo spessore del ghiaccio marino è stato inferiore di mezzo metro (circa il 20%) a quello dei cinque anni precedenti. È quanto afferma una nuova ricerca finanziata dall´Ue, pubblicata nella rivista Geophysical Research Letters. Considerando il continente nel suo assieme, lo spessore si è ridotto di circa 26 cm (10%). Gli scienziati hanno usato il satellite Envisat dell´Esa (l´Agenzia Spaziale Europea) per misurare dal 2002 al 2008 lo spessore del ghiaccio durante l´inverno artico (ottobre-marzo). Ricerche precedenti ne avevano già evidenziato l´assottigliamento, l´inverno scorso, in una piccola regione attorno al Polo Nord, ma questo è il primo studio che dimostra l´ampiezza del fenomeno e la sua presenza in zone di ghiaccio sia vecchio che recente. Lo spessore invernale medio del mare Artico è di circa 2,5 metri, e nei primi cinque anni esaminati dallo studio si è mantenuto abbastanza stabile, con una riduzione molto limitata. Nell´inverno 2007-2008 è però improvvisamente calato di 26 cm rispetto alla media dei precedenti inverni presi in esame. L´area più colpita è quella dell´Artico occidentale, dove è risultato di 49 cm più sottile del solito; nel North Chuckchi Plateau l´assottigliamento è stato di 89 cm. È logico chiedersi perché nel corso dell´ultimo inverno il ghiaccio si sia ridotto in maniera così drammatica. Nell´estate 2007 il ghiaccio artico aveva raggiunto la più bassa estensione da quando sono cominciate le osservazioni. ´In primo luogo, una minore quantità di ghiaccio fresco alla fine della stagione dello scioglimento significa anche una minore quantità di ghiaccio presente l´anno successivo´, affermano gli scienziati. ´In secondo luogo, una maggiore superficie esposta dell´oceano in estate, e quindi un maggiore assorbimento di calore solare, ostacola la crescita di ghiaccio nel corso dell´inverno successivo´. La limitata estensione della superficie ghiacciata nel 2007 è in genere attribuita al clima insolitamente caldo registrato quell´anno nell´Artico. Tuttavia nel 2008 il ghiaccio è sceso praticamente agli stessi livelli del 2007, anche se nel continente le temperature estive sono state questa volta molto più rigide. ´L´estensione totale di ghiaccio marino nell´Artico dipende da numerosi fattori, incluse le condizioni climatiche, le correnti e il comportamento dei venti; è quindi importante monitorare il cambiamento dello spessore del ghiaccio e la sua ampiezza´, ha spiegato il dottor Katharine Giles, del Centre for Polar Observation and Modelling dell´Ucl (University College London) inglese. ´La limitata estensione del ghiaccio quest´estate non sembra essere la conseguenza di temperature elevate, e allora la domanda è se non debba essere chiamato in causa l´assottigliamento dello scorso inverno´. In altre parole, il ghiaccio potrebbe essere stato ´precondizionato´ a sciogliersi nell´estate 2008 dalla ridotta copertura ghiacciata dell´inverno precedente. Per confermare l´ipotesi sono necessari ulteriori studi. ´Quest´inverno terremo d´occhio lo spessore del ghiaccio perché sarà interessante vedere cosa accade dopo una seconda estate di riduzione della coltre ghiacciata´, ha aggiunto il dottor Seymour Laxon, anche lui dell´Ucl. Il satellite Envisat usato dai ricercatori non copre l´Artico al di sopra di 81,5° nord, a circa 965 km dal Polo Nord. L´esa progetta di lanciare a fine 2009 un nuovo satellite, il Cryosat-2, specificamente progettato per misurare ad elevata risoluzione lo spessore del ghiaccio su tutto l´Artico. Per maggiori informazioni: Geophysical Research Letters: http://www. Agu. Org/journals/gl/ Natural Environment Research Council (Nerc): http://www. Nerc. Ac. Uk/ Centre for Polar Observation and Modelling (Cpom): http://www. Cpom. Org/ .  
   
 

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