|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Lunedì 18 Settembre 2006 |
|
|
|
|
|
TELECOM ITALIA, TIM E RETE LOCALE: PIANO DI RIORGANIZZAZIONE
|
|
|
|
|
|
Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia ha approvato all´unanimità il piano di riorganizzazione del gruppo che prevede la separazione da Telecom Italia S. P. A. Di Tim e della rete di accesso locale. Dal comunicato stampa dell’azienda risulta che il percorso di riorganizzazione del Gruppo Telecom Italia prevede la separazione da Telecom Italia S. P. A. Del business di comunicazione mobile nazionale, mediante conferimento del corrispondente complesso aziendale in una società controllata, anche di nuova costituzione, la separazione da Telecom Italia S. P. A. Della rete d’accesso locale wired mediante conferimento del corrispondente complesso aziendale in una società controllata, anche di nuova costituzione, con mandato al Presidente di individuare le eventuali ulteriori attività idonee a integrare il suddetto complesso aziendale. Il Consiglio di Amministrazione si è riservato di esaminare le opportunità di valorizzazione delle attività di rete e del business di comunicazione mobile che si presenteranno nonché ogni ulteriore o diversa iniziativa, in funzione delle esigenze operative e di sviluppo sostenibile dell’impresa. I relativi complessi aziendali verranno conferiti a due società controllate. L’iniziativa decisa dall´incumbent conferma le voci sulla possibile cessione di Tim agli spagnoli di Telefonica o agli inglesi di British Telecom. Immediata è stata la reazione del Presidente del Consiglio, Romani Prodi, e del Ministro Di Pietro che si sono detti sorpresi, preoccupati e sconcertati dalla ristrutturazione decisa. Secondo il Presidente del Cda, Tronchetti Provera, la separazione della rete dai servizi avrebbe lo scopo di raggiungere una maggiore trasparenza nella gestione della rete. Secondo alcuni commentatori Telecom vorrebbe cedere la società di gestione della rete al Tesoro in quanto sarebbe in avanzata fase di realizzazione una modernissima rete a fibra ottica in grado di garantire una velocità di navigazione potenziale di 50 Mbps. Cedendo la vecchia rete, inoltre, secondo i commentatori, l´incumbent potrebbe negare l´accesso di altri operatori alla nuova rete a fibra ottica, mantenendo così una posizione dominante nel mercato della banda larga. . . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|