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Notiziario Marketpress di Giovedì 30 Ottobre 2008
 
   
  IMMIGRAZIONE: G.R. DELL’UMBRIA APPROVA PIANO 2008 PROGETTI INTEGRAZIONE

 
   
  Perugia, 29 ott. 08 - Centosessantuno progetti, nelle scuole, nei comuni e nella società umbre, per favorire l’integrazione degli immigrati e la multiculturalità, per un totale di 464. 810euro, proposti e “gestiti” da istituti scolastici, enti locali associazioni del volontariato, cooperative sociali: è il Programma 2008 degli interventi in materia di immigrazione, ai sensi della legge regionale 18/90, approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alle politiche sociali, Damiano Stufara. A interventi diretti della Regione sono riservati 25. 822 euro, mentre i progetti realizzati in collaborazione con “altri soggetti” potranno contare su 252. 815 euro. Ad una terza “categoria”, rappresentata da progetti di enti locali e organismi e associazioni pubblici, andranno 186. 173 euro. Si spazia dall’assistenza agli studenti stranieri “bisognosi e meritevoli”, ad indagini e studi sul fenomeno dell’immigrazione, a ricerche e azioni di conoscenza e tutela dei patrimoni culturali di origine, ad interventi azioni per l’integrazione culturale, linguistica, sociale, in senso avverso a tutto ciò che è incomprensione o conflitto di nazionalità, etnie, religione. La commissione selezionatrice ha operato in base a criteri e indirizzi finalizzati a consentire il finanziamento del numero maggiore di progetti e azioni possibili. Sono stati finanziati al massimo due progetti per “soggetto presentatore”, ogni progetto ha avuto non più del 50% della somma richiesta, con un minimo di 1. 032 euro a progetto. “L’immigrazione, in Italia, è in una fase cruciale dal punto di vista fenomenologico e politico”, ha detto l’assessore Stufara, commentando il provvedimento assunto dalla Giunta. “Il programma approvato – ha proseguito – è coerente con la nostra visione e la nostra politica che valuta l’immigrazione per quello che è: un problema, ma anche e soprattutto una risorsa, indispensabile alla prosperità del nostro paese. Ad essa non si può rispondere con paure irrazionali e chiusure razziste e xenofobe, ma raccogliendo le sfide e anche i problemi che essa propone, con le armi, uniche efficaci, dell’integrazione, della comprensione e della multiculturalità”. La Scheda: Ventotto milioni in Europa (quasi altrettanto sono quelli che hanno acquisito la cittadinanza), 3milioni e 700mila in Italia (erano 144mila nel ’70), 77. 924 in Umbria: questi i dati sull’immigrazione regolare alla fine del 2006, secondo il Dossier statistico Caritas/migrantes. L’incidenza, in Umbria, degli immigrati, comunitari e non, sulla popolazione residente è del 8,9%, di quasi tre punti, per l’esattezza 2,7%, in più del dato nazionale. Le comunità più numerose sono, nell’ordine, albanese, marocchina, romena, ucraina, ecuadoregna e macedone a Perugia; romena, albanese, ucraina, macedone e moldava a Terni. Gli studenti stranieri iscritti in provincia di Perugia sono 9745 (47,1% femmine), pari al 10,8% della popolazione scolastica totale. Terni conta 2319 studenti non italiani (femmine in percentuale del 47,8) pari all’8% del totale degli studenti. In Italia gli studenti stranieri rappresentano il 5,6% di tutti gli iscritti, essendo pari ad oltre mezzo milione. I minori stranieri iscritti alla scuola dell’infanzia sono 2049 a Perugia e 412 a Terni, con una incidenza del 12,3% e del 7,6% sui rispettivi totali (femmine 45,6% a Perugia e 47,6% a Terni). Da specificare che l’accesso alla scuola materna è consentito anche ai bambini con genitori privi del permesso di soggiorno mentre ciò non avviene per l’ingresso negli asili nido (0-3 anni), dove esiste una graduatoria di accesso comunale. Gli stranieri iscritti alla scuola primaria sono 3621 a Perugia (13,2% - %femminile 45,1) e 896 a Terni (9,6% - %femminile 45,9). Quelli della scuola secondaria di primo grado sono a Perugia 2066 (12,4% - %femminile 46) e a Terni 512 (9,3% - %femminile 46,9) mentre nella scuola secondaria superiore sono 2009 a Perugia (6,9% - %femminile 53,4) e 499 a Terni (5,7% - %femminile 52,3). Riguardo alle tipologie di scuola la maggior parte di essi frequenta gli istituti professionali e gli istituti tecnici. L’iscrizione ai diversi tipi di scuola superiore risulta essere strettamente legato al percorso migratorio della famiglia. Nei licei classici e scientifici si trovano studenti che hanno già un percorso consolidato in Italia: sono i figli nati in Italia o i minori ricongiunti da più anni. L’iscrizione negli Istituti tecnici e professionali nasconde, invece, spesso la paura di un inserimento difficile a causa di un ricongiungimento recente o la preoccupazione di non riuscire poi a sostenere i costi della istruzione universitaria. Anche in Umbria l’immigrazione vede oggi prevalente la figura del lavoratore su quella, che lo era un tempo, dello studente, con una dislocazione diffusa non più soltanto nel capoluogo, ma in tutti gli altri centri e nel territorio, con una percentuale di stranieri che si è attestata sul 20% del totale della forza lavoro impiegata nella regione. In queste condizioni, il programma 2008 approvato della Regione (che si base sul dettato di una legge regionale) è finalizzato a “politiche di coesione e alla diffusione di una educazione interculturale che riguardi e integri la formazione di tutti gli allievi”. E’ esclusa l’idea di classi per soli immigrati. Al proposito è citata l’opinione di uno dei più autorevoli esperti di e insegnanti di linguistica, il prof. Tullio De Mauro secondo il quale “le ricerche condotte nel mondo dicono che più le classi sono eterogenee, migliori sono i risultati per gli alunni”. .  
   
 

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