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Notiziario Marketpress di Venerdì 15 Settembre 2006
 
   
  AGRITURIST (CONFAGRICOLTURA): OSPITI PIÙ STRANIERI CHE ITALIANI

 
   
  Secondo una indagine di Agriturist (Confagricoltura), a luglio e agosto negli agriturismi gli ospiti provenienti dall’estero hanno superato gli ospiti italiani. Complessivamente, si evidenzia una ripresa: il 42% delle aziende registra un incremento degli ospiti (+5%). Più persone, ma per soggiorni abbreviati; quindi è più contenuto l’aumento delle presenze (+3,5%). Il fatturato delle aziende cresce, anche grazie a una lieve rivalutazione dei prezzi, ma i redditi, dato l’aumento dei costi, sono fermi ai livelli dell’anno scorso. Da tre anni meno presenti i tedeschi, che restano comunque i frequentatori più assidui degli agriturismi italiani (24% sul totale stranieri), crescono gli olandesi (18%) e i belgi (10%); francesi e inglesi seguono all’8%. L’indagine di Agriturist (Confagricoltura) segnala che: il 40% delle aziende ha avuto una durata media dei soggiorni non superiore a 5 giorni; il 5% delle aziende agrituristriche ha applicato riduzioni di prezzo nell’ordine del 5% a favore delle prenotazioni di più lungo periodo; il 20% degli agriturismi ha aumentato i prezzi, rispetto allo scorso anno, in misura compresa fra il 4 e il 10%; l’aumento medio dei prezzi, secondo Agriturist, dovrebbe dunque attestarsi, per l’ospitalità agrituristica, intorno a un 2%. Per il 46% delle aziende, internet è il mezzo di contatto più efficace con il mercato; seguono le agenzie (29%), mentre per il 27% passaparola e ritorni hanno prodotto più del 30% delle presenze. Ma internet è uno strumento non ancora utilizzato appieno: se è vero che il 60% delle aziende si promuove sulla rete attraverso 5 o più portali, è anche vero – osserva Agriturist (Confagricoltura) – che sono altrettante le aziende che solo raramente (non più di 2 volte al mese) consultano le statistiche del proprio sito per organizzare razionalmente la propria pubblicità. Infine, qualche indicazione su chi non ha colto la lieve ripresa di luglio e agosto. Fra gli agriturismi che hanno lamentato una flessione degli ospiti rispetto allo scorso anno (circa il 20%), il 70% ha ricevuto prevalentemente ospiti italiani; non sembra tuttavia che il minor numero di ospiti (da attribuire soprattutto al limitato contributo degli stranieri) sia da mettere in relazione con i mezzi di comunicazione scelti, visto che la gran parte di queste aziende ha raccolto il maggior numero di prenotazioni tramite internet o agenzie (mezzi questi tipicamente rivolti anche al mercato internazionale). La flessione – secondo Agriturist – deve piuttosto attribuirsi all’alta concentrazione di offerta, soprattutto in Toscana e in Umbria. .  
   
 

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