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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Novembre 2008
 
   
  UBS ARCHIVIA IL TERZO TRIMESTRE CON UN UTILE DI CHF 296 MILIONI

 
   
  Zurigo / Basilea, 5 novembre 2008 - Le unità di gestione patrimoniale, asset management e Business Banking Switzerland hanno registrato un utile ante imposte al netto di componenti straordinarie inferiore a quello del trimestre precedente. I deflussi netti - particolarmente accentuati in Settembre - sono riconducibili a una serie di fattori, tra cui l’esigenza dei clienti di diversificare la propria esposizione a singole istituzioni finanziarie, la generale tendenza dei clienti a ridurre l’indebitamento, la deludente performance registrata in precedenza da alcuni fondi gestiti da Global Asset Management nonché i timori di alcuni clienti in merito alla posizione finanziaria di Ubs. I patrimoni investiti sono scesi del 4% in quanto l’impatto negativo esercitato dall’evoluzione dei mercati finanziari e dai deflussi netti è stato solo parzialmente compensato da effetti valutari favorevoli. Nonostante la situazione fosse molto difficile a inizio ottobre, Ubs ha registrato segnali positivi riguardo l´afflusso netto di nuovi patrimoni dopo l´annuncio della transazione con la Bns il 16 Ottobre. In Investment Bank, i ricavi generati dalle attività di consulenza e dalle operazioni sui mercati dei capitali hanno accusato una flessione considerevole a fronte del calo dei proventi sul mercato dei capitali dovuto alla contrazione dei volumi in tutte le aree geografiche. I risultati di Sales and Trading hanno risentito di perdite e svalutazioni sulle posizioni di rischio residue. I proventi dell’unità Equities sono scesi nonostante l’ottima performance nei derivati. I ricavi di Fixed Income, Currencies and Commodities sono rimasti negativi a causa di perdite e svalutazioni sulle posizioni di rischio residue, di portata comunque inferiore a quelle del trimestre precedente. Per contro, i mercati dei cambi e quelli monetari hanno archiviato un trimestre record. In tutta la banca, nel corso del terzo trimestre 2008, i costi operativi complessivi sono scesi del 26%, a Chf 6036 milioni. Le spese per il personale si sono ridotte del 13%, a Chf 3997 milioni, in virtù dei minori accantonamenti per compensi correlati alla performance. Le spese generali e amministrative sono diminuite di Chf 1129 milioni, attestandosi a Chf 1702 milioni, soprattutto per l’accantonamento di Chf 919 milioni effettuato nel secondo trimestre 2008 in relazione alle auction rate securities. Nel terzo trimestre 2008 non si è avuta alcuna svalutazione dell’avviamento, mentre nel secondo trimestre 2008 una svalutazione della portata di Chf 341 milioni era avvenuta in connessione alla dismissione delle attività di Municipal Securities da parte di Investment Bank. Il risultato trimestrale comprendeva una plusvalenza sul credito proprio pari a Chf 2207 milioni, iscritta nei proventi netti di negoziazione. Per il terzo trimestre 2008 Ubs ha contabilizzato anche un beneficio fiscale netto di Chf 913 milioni che riflette soprattutto un impatto netto di Chf 930 milioni derivanti dal riconoscimento di un credito d’imposta netto differito incrementale su perdite fiscali occorse nel trimestre. Riduzione dell’inventario dei rischi - Sul risultato hanno inciso perdite realizzate e perdite nominali pari a Usd 4,4 miliardi su posizioni di rischio residue, prevalentemente esposizioni legate a titoli connessi al comparto immobiliare residenziale statunitense e ad altre posizioni creditizie. Ubs ha ulteriormente ridimensionato l’esposizione verso forti concentrazioni di rischio. Alla fine del trimestre la banca aveva ridotto di quasi il 50% l’esposizione a posizioni legate al settore immobiliare residenziale statunitense ricorrendo soprattutto a vendite e, in misura minore, a nuove svalutazioni. Le posizioni nel leveraged finance e negli immobili commerciali sono state ridimensionate attraverso una combinazione di vendite e svalutazioni e sono stati effettuati altri adeguamenti nelle valutazioni del credito in relazione alle coperture contro il rischio di credito acquistate presso assicurazioni monoline. Transazione con la Banca nazionale svizzera - Come annunciato il 16 ottobre 2008, la Banca Nazionale Svizzera (Bns) e Ubs hanno siglato un accordo che prevede di trasferire un importo massimo di Usd 60 miliardi di titoli attualmente illiquidi e altri attivi dal bilancio di Ubs a un fondo separato. Attraverso questa transazione Ubs limita la perdita potenziale futura connessa a questi attivi, riduce gli attivi ponderati in funzione del rischio, ridimensiona notevolmente il rischio nonché il proprio bilancio e non risulta più esposta al rischio di finanziamento di tali attivi. Gli attivi da trasferire al fondo includono per circa Usd 31 miliardi (secondo le valutazioni al 30 settembre 2008) titoli essenzialmente cash, precedentemente classificati come posizioni di rischio riguardanti titoli legati al settore immobiliare statunitense, «Student loan auction rate securities» statunitensi e altri titoli garantiti da prestiti destinati agli studenti, nonché attivi riconducibili al programma di credito strutturato (reference-linked note program, Rln) statunitense. Ultimata questa transazione, l´esposizione netta di Ubs a queste categorie di rischio risulterà pressoché azzerata (rispetto a Usd 44 miliardi al 30 giugno 2008 e a Usd 32 miliardi al 30 settembre 2008) e le residue esposizioni long di Ubs in queste categorie d´investimento verranno coperte mediante le esistenti posizioni short, inclusa la protezione creditizia prevista dai programmi Rln. Ubs continuerà a gestire queste posizioni residue. Ubs prevede di trasferire la maggior parte degli attivi nel fondo durante il quarto trimestre 2008 e il primo trimestre 2009. L’impatto della transazione e delle relative misure patrimoniali figurerà nei risultati dell’ultimo trimestre 2008 e sarà indicato separatamente all’interno della performance operativa. Base patrimoniale e bilancio - Il coefficiente patrimoniale di Ubs resta solido, con un Tier 1 del 10,8% e un coefficiente totale di adeguatezza patrimoniale pari al 14,9%. Il bilancio è stato ridotto del 4% rispetto al trimestre precedente con un importante ridimensionamento delle posizioni di rischio, tuttavia parzialmente neutralizzato da un aumento dei valori di rimpiazzo positivi e dall’apprezzamento del dollaro statunitense rispetto al franco svizzero nel corso del trimestre. Il totale degli attivi ponderati in funzione del rischio secondo Basilea Ii è salito del 2% in raffronto al trimestre precedente, attestandosi a Chf 332,5 miliardi. Le riduzioni delle posizioni di rischio sono state parzialmente neutralizzate dagli effetti della volatilità di mercato e dall’apprezzamento del dollaro statunitense rispetto al franco svizzero nel corso del trimestre. Il 16 ottobre 2008 Ubs ha comunicato che intende raccogliere Chf 6 miliardi di nuovo capitale in forma di obbligazioni forzatamente convertibili (mandatory convertible notes, «Mcn»), interamente collocate presso la Confederazione Elvetica, previa approvazione degli azionisti Ubs all’Assemblea generale straordinaria (Ags) del 27 novembre 2008. Dopo che l’Ags avrà dato il proprio assenso, le Mcn conteranno come capitale Tier 1 ai fini del calcolo dell’adeguatezza patrimoniale Bri. Si stima che la transazione con la Bns e l’emissione di Mcn, abbinate alla riduzione degli attivi ponderati in funzione del rischio, dovrebbe constare di un coefficiente patrimoniale Tier 1 pro forma al 30 settembre 2008 pari all´11,9%. Liquidità e finanziamento - Fin dall’inizio della crisi finanziaria Ubs ha adottato proattivamente una serie di azioni per salvaguardare la propria posizione di liquidità. Unitamente all’ampia diversificazione delle proprie fonti di finanziamento, ai processi di pianificazione delle evenienze, e alla portata globale delle proprie attività,queste misure straordinarie si sono rivelate un valido aiuto per consentire a Ubs di conservare un rapporto equilibrato tra attivi e passivi anche in una fase di difficoltà di mercato senza precedenti. In particolare Ubs ha beneficiato del proprio consistente portafoglio multivaluta di attivi a breve termine non impegnati e di qualità elevata. Alla fine del terzo trimestre 2008 il profilo di finanziamento di Ubs non si discostava molto da quello della fine del trimestre precedente e di fine 2007 in termini di diversificazione sia di valute che di tipologia di prodotti. Ubs continua a raccogliere approssimativamente il 18% dei finanziamenti su base garantita, mentre la quota non garantita resta ben diversificata. Durante il terzo trimestre 2008 Ubs ha raccolto nuovi fondi a lungo termine mediante l’emissione di obbligazioni a lunga scadenza e titoli strutturati per un importo pari a circa Chf 19,7 miliardi. Riduzione dei costi - In tutta l’azienda i costi operativi complessivi si sono attestati a Chf 6036 milioni, in caduta del 26% rispetto al secondo trimestre 2008, per effetto dei minori accantonamenti per compensi correlati alla performance. Le spese per il personale si sono ridotte del 13%, a Chf 3997 milioni, in virtù dei minori accantonamenti per compensi correlati alla performance. Le spese generali e amministrative si sono ridotte del 40% in raffronto al trimestre precedente che comprendeva accantonamenti correlati alle Auction Rate Securities per Chf 919 milioni. Questa contrazione che, escludendo gli effetti di tali accantonamenti si riduce all´11%, riflette i tagli dei costi operati nella maggior parte delle categorie nel quadro del progressivo contenimento delle spese promosso da Ubs. Al 30 settembre 2008 Ubs annoverava 79 565 collaboratori, 1887 in meno (di cui 574 di Investment Bank) rispetto alla fine del secondo trimestre 2008. Piano di riposizionamento dei rischi - Si stanno compiendo ulteriori progressi riguardo al «piano di riposizionamento dei rischi» di Ubs varato con il supporto e sotto la supervisione della Commissione Federale delle Banche (Cfb). Il piano si prefigge di rettificare l’approccio di Ubs alla gestione, alla strategia e alla pianificazione del rischio, ai processi utilizzati per valutare e stimare i rischi correlati alle posizioni di Ubs, all’integrità dei dati sottostanti le esposizioni di Ubs e, da ultimo, all’architettura di sistema in grado di sostenere tutti questi processi. Il piano genererà un rigoroso sistema di controllo dei rischi, in grado di affrontare tutte le debolezze rilevate nel 2007. L’istituto si attende progressi concreti entro fine 2009, con alcune appendici nel 2010. Prospettive - Ubs prevede che le condizioni profilatesi all´inizio del quarto trimestre continueranno a pesare sugli attivi dei clienti e, quindi, sull’andamento delle proprie attività che generano commissioni. L’istituto continuerà a ridurre i costi operativi ove possibile. I risultati di Ubs per il quarto trimestre 2008 rispecchieranno le conseguenze di due importanti operazioni contabili. In seguito all’annuncio della transazione con la Bns gli spread creditizi sui titoli di debito di Ubs si sono ristretti. Se questa tendenza dovesse proseguire, una parte o la maggior parte dei Chf 4,8 miliardi di guadagno accumulato sul proprio credito verrebbe stornata. Inoltre, sul capitale del fondo controllato dalla Bns sarà contabilizzata una perdita, parzialmente neutralizzata dal riconoscimento del valore dell’opzione di Ubs di riacquistare tale capitale in futuro. Un eventuale storno del proprio credito non avrebbe conseguenze sul capitale Tier 1 e sul coefficiente patrimoniale Tier 1 di Ubs. Il trasferimento di attivi nel fondo Bns e la perdita contabilizzata in seguito alla vendita di mezzi propri, invece, comporteranno una riduzione del capitale Tier 1 complessivo e degli attivi ponderati in funzione del rischio di Ubs. Dopo la pianificata emissione delle Mcn da collocare presso la Confederazione Elvetica, il capitale Tier 1 risulterebbe lievemente più elevato del valore precedente alla transazione, e il coefficiente patrimoniale Tier 1 migliorerebbe. Risultati raffrontati agli obiettivi - Ubs concentra la propria attenzione su quattro principali indicatori di performance: il rendimento del patrimonio netto (Roe), l’utile diluito per azione, il rapporto costi/ricavi e la raccolta netta. Tali parametri sono appositamente studiati per monitorare il conseguimento costante di adeguati rendimenti a favore degli azionisti e sono elaborati sulla base dei risultati delle attività continuative. Nei primi nove mesi del 2008 il Roe annualizzato da attività continuative di Ubs si è attestato a un livello negativo del 44,4% rispetto al dato positivo del 19,0% dei primi tre trimestri del 2007. Tale risultato è riconducibile al sostanziale impatto negativo esercitato dalle perdite di Investment Bank sulle esposizioni legate al mercato statunitense delle ipoteche residenziali e ad altre posizioni creditizie. L’utile diluito per azione da attività continuative è stato pari a Chf 0. 09 nel terzo trimestre 2008, confrontato a un utile diluito per azione negativo di Chf 0. 17 nel secondo trimestre 2008. Questo cambiamento è stato condizionato dalle minori perdite di Investment Bank. Il calcolo dell’utile per azione presuppone l’avvenuta emissione delle azioni derivanti dalla conversione delle obbligazioni forzatamente convertibili (mandatory convertible notes, Mcn) emesse il 5 marzo 2008. Nel periodo in rassegna il rapporto costi/ricavi è stato pari al 102,1% contro il 200,7% del trimestre precedente. I proventi del terzo trimestre hanno risentito dei fattori sopramenzionati. I costi operativi complessivi sono diminuiti del 26% dal trimestre precedente, principalmente per effetto dei minori accantonamenti relativi ai compensi correlati alla performance nel periodo in rassegna e dell’accantonamento di Chf 919 milioni effettuato nel secondo trimestre in relazione alle Auction Rate Securities. Nei tre mesi in esame si sono registrati deflussi netti per Chf 83,6 miliardi rispetto ai deflussi di Chf 43,8 miliardi del periodo precedente. Alla fine del terzo trimestre, il totale dei patrimoni investiti risultava pari a Chf 2640 miliardi, di cui Chf 1932 miliardi ascrivibili a Global Wealth Management & Business Banking e Chf 708 miliardi a Global Asset Management. Global Wealth Management & Business Banking ha registrato una raccolta netta negativa per complessivi Chf 49,3 miliardi. Wealth Management International & Switzerland ha subito deflussi netti per Chf 36,0 miliardi, Wealth Management Us per Chf 9,8 miliardi e Business Banking Switzerland per Chf 3,5 miliardi. Global Asset Management ha registrato una raccolta netta negativa per complessivi Chf 34,4 miliardi. La clientela istituzionale ha accusato deflussi netti per Chf 21,0 miliardi. Escludendo i flussi sul mercato monetario, i deflussi sono aumentati a Chf 16,1 miliardi da Chf 8,1 miliardi. Deflussi netti sono stati registrati nei mandati azionari, obbligazionari, multiasset, immobiliari nonché investimenti alternativi e quantitativi, mentre le infrastrutture hanno evidenziato un afflusso netto. Wholesale intermediary ha registrato una raccolta netta negativa per Chf 13,4 miliardi. Escludendo i flussi sul mercato monetario, i deflussi netti sono diminuiti a Chf 13,1 miliardi da Chf 16,0 miliardi. Nel corso del terzo trimestre, deflussi sono stati registrati negli investimenti multiasset, azionari, obbligazionari, alternativi e quantitativi, mentre i fondi immobiliari hanno evidenziato afflussi. Risultati di Ubs – Terzo trimestre 2008 e secondo trimestre 2008 a confronto Global Wealth Management & Business Banking - Nel terzo trimestre 2008 l’utile ante imposte di Global Wealth Management & Business Banking si è attestato a Chf 1861 milioni, progredendo del 66% rispetto ai tre mesi precedenti, che includevano un accantonamento di Chf 919 milioni correlato alle Auction Rate Securities. Wealth Management International & Switzerland ha registrato una contrazione dell’utile ante imposte del 12% a Chf 1110 milioni nel periodo in rassegna. I proventi operativi complessivi sono diminuiti a Chf 2609 milioni (-9%). A fronte dell’abbassamento del livello medio dei patrimoni in gestione, i proventi ricorrenti si sono collocati a Chf 2023 milioni, scendendo del 6%. Inoltre, il minor volume delle transazioni dei clienti ha contratto le commissioni di vendita, facendo così ridurre i proventi non ricorrenti del 13% a Chf 610 milioni. Le rettifiche di valore per perdite su crediti sono aumentate significativamente a Chf 25 milioni, contro Chf 2 milioni del periodo precedente, a dimostrazione dell’incremento degli accantonamenti derivanti dalla qualità delle garanzie creditizie in sofferenza. I costi operativi hanno evidenziato una flessione del 6% a Chf 1499 milioni, per effetto dei minori accantonamenti relativi ai compensi correlati alla performance. Wealth Management Us ha registrato un utile ante imposte di Chf 203 milioni, contro una perdita ante imposte di Chf 741 milioni nel trimestre precedente, che includeva un accantonamento di Chf 919 milioni correlato alle Auction Rate Securities. Escludendo tali accantonamenti del secondo trimestre, l’utile ante imposte avrebbe evidenziato un progresso del 14%. I proventi operativi complessivi si sono attestati a Chf 1469 milioni, in calo dell’1%. In dollari statunitensi, tale posta è diminuita del 5%, dato che la contrazione del 14% nei proventi non ricorrenti – riconducibile al minor volume delle transazioni che ha contratto, a sua volta, i ricavi da commissione – è stata compensata soltanto in parte dall’aumento del 2% dei proventi ricorrenti. I costi operativi complessivi sono diminuiti del 43% a Chf 1267 milioni riflettendo prevalentemente l’accantonamento correlato alle Auction Rate Securities per Chf 919 milioni operato nel secondo trimestre 2008. Escludendo tale accantonamento, i costi operativi sarebbero diminuiti del 2% per effetto dei minori costi per il personale e generali e amministrativi. Le spese per il personale hanno evidenziato una flessione del 3% a Chf 981 milioni. Escludendo l’impatto dei tassi di cambio, le spese per il personale si sarebbero ridotte del 7%, soprattutto in virtù del calo delle indennità di buonuscita e dei costi salariali associati al minor numero di consulenti non finanziari. Business Banking Switzerland ha registrato un utile ante imposte pari a Chf 548 milioni, in diminuzione dell’8%. I ricavi operativi complessivi sono scesi del 3%, a Chf 1186 milioni, a causa dei minori livelli di interessi attivi e proventi di natura diversa. Global Asset Management - Global Asset Management chiude il terzo trimestre 2008 con un progresso dell’utile ante imposte del 18% a Chf 415 milioni. Escludendo la plusvalenza della cessione di una partecipazione minoritaria in Adams Street Partners, l’utile ante imposte sarebbe sceso di Chf 105 milioni. I proventi operativi complessivi sono aumentati del 2% a Chf 827 milioni. I proventi del segmento Institutional hanno evidenziato una crescita a Chf 525 milioni da Chf 472 milioni e comprendono una plusvalenza di Chf 168 milioni derivante dalla cessione di una partecipazione minoritaria in Adams Street Partners. Escludendo questo effetto, i ricavi dal segmento istituzinale si sarebbero contratti a Chf 357 milioni, per effetto delle minori commissioni di performance (dagli investimenti alternativi e quantitativi come pure dall’attività di asset management in Brasile), del calo delle commissioni di gestione (riconducibile a sua volta all’abbassamento del livello medio dei patrimoni in gestione) e delle perdite di capitale iniziale. I ricavi del comparto Wholesale intermediary hanno registrato una contrazione a Chf 302 milioni, da Chf 336 milioni: le commissioni di gestione hanno risentito del minor livello medio dei patrimoni in gestione. I costi operativi complessivi sono diminuiti del 9% a Chf 413 milioni. Le spese per il personale si sono attestate a Chf 258 milioni, in calo dell’11%, riflettendo la flessione sia delle indennità di buonuscita sia degli accantonamenti relativi ai compensi correlati alla performance. Investment Bank - Il terzo trimestre 2008 si è chiuso con un risultato ante imposte negativo a Chf 2748 milioni, contro la perdita ante imposte di Chf 5233 milioni dei tre mesi precedenti. Le svalutazioni sulle posizioni di rischio hanno più che neutralizzato un guadagno di Chf 2207 milioni sul credito proprio e le misure di risparmio riconducibili al riposizionamento della divisione. I proventi operativi complessivi sono risultati negativi per Chf 750 milioni, in rapporto al dato negativo di Chf 2302 milioni. I ricavi di Investment banking si sono collocati a Chf 786 milioni, in calo del 22% da Chf 1008 milioni. Tale evoluzione è principalmente riconducibile alla flessione pari al 41% dei ricavi sui mercati dei capitali, a sua volta dovuta ai volumi di mercato più ridotti in tutte le aree geografiche. I ricavi sui mercati dei capitali azionari hanno accusato una contrazione del 55% e quelli sui mercati Fixed Income, Currencies and Commodities (Ficc) sono scesi del 22%. Tali flessioni sono state solo in parte neutralizzate dal progresso del 3% dei ricavi da servizi di consulenza, attestatisi a Chf 448 milioni. Anche gli altri proventi da commissioni e quelli legati alla gestione del rischio sono stati negativi di Chf 102 milioni in rapporto al risultato negativo di Chf 179 milioni del trimestre precedente. I proventi di Sales and Trading sono scesi a un saldo negativo di Chf 3426 milioni da un livello negativo di Chf 3178 milioni, penalizzati dai ricavi negativi per Chf 4563 milioni conseguiti dalle attività di Fixed Income, Currencies and Commodities (Ficc), solo parzialmente compensati dal contributo positivo di Chf 1136 milioni delle attività su azioni. L’unità Equities ha registrato un calo del 26% nei ricavi, attestatisi a Chf 1136 milioni. I minori ricavi in cash sono riconducibili alla flessione stagionale di agosto, alla contrazione delle commissioni e all’incremento dei costi delle agevolazioni dei clienti. I ricavi da derivati sono progrediti sulla scia della solida performance in tutte le aree geografiche, in particolare Asia Pacifico e Stati Uniti. I ricavi negli strumenti equity-linked sono stati negativi, dato che tutte le regioni hanno accusato una flessione dal periodo precedente. Anche i ricavi di prime brokerage sono diminuiti da un secondo trimestre stagionalmente vigoroso. I proventi generati dalle attività su derivati quotati sono cresciuti in tutte le categorie di investimento, mentre le negoziazioni in conto proprio hanno generato ricavi negativi in tutte le regioni. Investment Bank sta attuando un riorientamento delle sue attività di negoziazione in conto proprio nel quadro della sua metodologia di allocazione del capitale più rigorosa. I ricavi del segmento Ficc sono stati negativi a Chf 4563 milioni, contro il saldo negativo di Chf 4720 milioni. Le perdite e le svalutazioni sulle posizioni a rischio sono risultate inferiori rispetto al secondo trimestre. Le perdite più consistenti sono state registrate dalle posizioni connesse al mercato statunitense degli immobili residenziali, mentre sono stati effettuati ulteriori adeguamenti delle valutazioni creditizie sulla protezione acquistata presso le compagnie assicurative monoline. Ubs ha svalutato le proprie posizioni in alcuni impegni di leveraged finance e in titoli garantiti da attivi per prestiti a studenti statunitensi. Anche il programma di credito strutturato (reference-linked note) statunitense ha registrato perdite. Nel terzo trimestre 2008, Ubs ha ulteriormente ridotto la propria esposizione al mercato statunitense degli immobili residenziali e ad altre posizioni a rischio. Le perdite descritte sopra sono state solo in parte neutralizzate dai proventi in altri segmenti. I mercati monetari e dei cambi hanno registrato un trimestre record, in quanto le attività chiave hanno tratto profitto dal forte flusso dei clienti e dalle brillanti strategie di negoziazione in un contesto caratterizzato da estrema volatilità sul mercato. Nel complesso i ricavi su crediti sono diminuiti su base trimestrale dal momento che le strategie proprietarie su credito hanno sottoperformato per effetto della volatilità generale e della carenza di liquidità sui mercati cash. I ricavi sui tassi sono scesi nonostante la performance sostenuta in Europa. I prodotti strutturati hanno evidenziato eccellenti ricavi, malgrado il calo rispetto al livello record del secondo trimestre. I ricavi dei mercati emergenti si sono contratti in tutte le regioni, ad eccezione dell’America Latina. I metalli preziosi hanno registrato un ottimo trimestre, dato che il flusso è stato sostenuto dai clienti in cerca di investimenti in oro. I costi operativi complessivi sono diminuiti del 32% a Chf 1998 milioni da Chf 2931 milioni. Le spese per il personale hanno evidenziato una flessione del 29% a Chf 1061 milioni, per effetto dei minori accantonamenti relativi ai compensi correlati alla performance. Anche i costi salariali si sono abbassati poiché il personale si è ridotto di 574 equivalenti a tempo pieno nel corso del periodo in rassegna. Le spese generali e amministrative sono calate del 18% a Chf 640 milioni, con la flessione più marcata in accantonamenti, oneri amministrativi e commissioni professionali.  
   
 

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