Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Settembre 2006
 
   
  RICERCA FORNISCE NUOVE INFORMAZIONI SULL´UOMO DI NEANDERTAL

 
   
  Bruxelles, 18 settembre 1006 Secondo quanto emerso dalle scoperte effettuate in una grotta a Gibilterra, l´uomo di Neandertal potrebbe essere sopravissuto molto più a lungo dopo l´avvento dei moderni esseri umani rispetto a quanto ritenuto in precedenza. L´arrivo dell´uomo moderno in Europa risale a circa 40 000 anni fa; le prove finora disponibili indicavano che l´uomo di Neandertal (Homo neanderthalensis) era scomparso poco tempo dopo. La prima prova della presenza dell´uomo di Neandertal a Gibilterra è stata individuata nel 1848; da allora sono stati individuati sulla rocca otto siti neandertaliani. Gibilterra misura soltanto 6 km in lunghezza e 426 m in altezza. Uno dei siti, la grotta di Gorham, è stata ripetutamente utilizzata lungo un periodo di migliaia di anni; gli abitanti erano attratti dall´altezza della volta, che consentiva una buona ventilazione del fumo, e dal modo in cui la luce naturale riusciva a penetrare la grotta in profondità. Un´équipe internazionale di ricercatori, finanziata in parte dal programma di iniziativa comunitaria Interreg Iiib Medocc e guidata da Clive Finlayson del Museo di Gibilterra, ha datato la più recente occupazione neandertaliana della grotta a circa 28 000 anni fa. La ricerca indica che i Neandertal sopravvissero in popolazioni isolate per vari millenni dopo l´avvento dell´uomo moderno. I risultati dello studio sono descritti sulla rivista "Nature". In un articolo di accompagnamento, Katerina Harvati dell´Istituto Max Planck e Eric Delson del Museo americano di storia naturale descrivono l´ambiente inclemente dell´Europa di 28 000 anni fa: "In un periodo caratterizzato da una crescente instabilità climatica e dal deterioramento ambientale, per sopravvivere essi si sarebbero dovuti organizzare in gruppi ancora più piccoli, confinati sulla costa del Mediterraneo in rifugi meno ostili dal punto di vista ambientale, contendendosi l´accesso alle risorse con gli umani moderni che incalzavano alle porte dei loro territori", scrivono. Secondo Finlayson e i suoi colleghi, la comunità dei Neandertal nella grotta di Gorham avrebbe avuto a disposizione vari vegetali e vertebrati nelle pianure, nelle foreste, nei boschi di arbusti, nelle paludi, sulle scogliere e negli ambienti costieri dell´area circostante. "Una simile diversità ecologica potrebbe aver agevolato la loro lunga sopravvivenza", ritengono. Il fatto che i Neandertal siano sopravvissuti in Iberia meridionale per molto tempo dopo l´arrivo in quei luoghi dell´uomo moderno pone la questione dell´interazione tra le due specie. Nel nord dell´Iberia e in Francia, le prove di avvenuti contatti emergono da scoperte riguardanti le industrie di transizione. Tuttavia, nel sud della penisola non sono state rilevate prove simili; i contatti tra i due gruppi sono pertanto ritenuti limitati. Al tempo, le popolazioni di entrambe le specie erano disseminate in piccoli gruppi su tutta la regione; secondo gli scienziati, la colonizzazione della regione da parte dell´uomo moderno è stata in realtà un processo lento, che ha visto pochi, sparuti gruppi di pionieri condividere per migliaia di anni la regione con i rimanenti gruppi neandertaliani. Http://www. Nature. Com/ .  
   
 

<<BACK