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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Settembre 2006
 
   
  DA LIPANJEPUNTIN ARTECONTEMPORANEA - TRIESTE DAL 5 OTTOBRE AL 28 NOVEMBRE 2006 LA PERSONALE DI JONATHAN GUAITAMACCHI WHITE BLOCKS

 
   
  Trieste, 18 settembre 2006 - Dal 5 ottobre al 28 novembre 2006 è in programma da Lipanjepuntin artecontemporanea, sede di Trieste (via Diaz 4), la mostra di Jonathan Guaitamacchi, una tra le più autorevoli voci della nuova figurazione italiana. L’esposizione, dal titolo White Blocks, proporrà 25 lavori recenti, alcuni dei quali inediti, tutti realizzati nel 2006, che evidenzieranno l’evoluzione delle principali tematiche toccate dall’artista milanese in questi anni, a cominciare dalle grandi vedute metropolitane, sospese fra tempo e memoria, fantasia e realtà, fino a quelli incentrati sulla rielaborazione di immagini naturali, in particolare dedicati alla poesia dei ghiacciai. I ghiacciai sono infatti le ultime propaggini di un discorso iniziato ai limiti estremi dei panorami cittadini, in quell’inequivocabile segno pittorico che contraddistingue l’attività di Guaitamacchi. I luoghi che Guaitamacchi dipinge sono luoghi reali, vissuti in prima persona, e che fanno stabilmente parte della sua storia intima e personale. Milano, Londra e Città del Capo sono colte a volo d’uccello nella loro totalità o nella particolarità del tessuto urbano, ma le strade non denotano la presenza di vita e il ritmo tipico delle metropoli. Non ci sono cortei, né automobili in attesa di giungere alla meta, ma soltanto il sintomo del nostro malessere, la sua immediatezza, una sensazione di opprimente angoscia, accresciuta dal dato cromatico che mai si discosta dall’uso del bianco e nero. Sono luoghi dipinti che sfuggono alla logica della mera rappresentazione artistica, né forse intendono assurgere a monito, quanto piuttosto sono la metafora ideale di una società metropolitana incombente, spettrale e offuscata, in cui sono assenti l’umanità, la preghiera e persino la crudeltà. Cenni biografici Jonathan Guaitamacchi è nato a Londra nel 1961. Si è diplomato all´Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove vive e lavora. Negli anni di formazione collabora come illustratore e disegnatore con alcuni quotidiani fra cui "Il Giornale" e "La Repubblica". Nel 1997, dopo un periodo di lavoro passato all’interno degli impianti dismessi nell’area gasometri alla Bovisa di Milano (l’Aem – Azienda Municipale del Gas) presenta il suo lavoro nella sua prima personale, Le macchine della luce, all’interno dell’officina della Pressione. Lo stesso anno vince ex-aequo l´edizione 1997-98 del premio Suzzara. A renderlo noto in campo artistico sono state le sue visioni metropolitane in bianco e nero, caratterizzate da una sorprendente potenza pittorica e da una pennellata forte, incisiva e graffiante. Guaitamacchi ha realizzato mostre personali e collettive in Italia e in Sud Africa. Ha esposto in numerose Gallerie d’Arte tra cui Cà di Frà (Milano, 2003), Bagnai (Firenze, 2003), Rubin (Milano, 2000-2002), Jannone (Milano, 1998 – 1999), 2000&Novecento (Reggio Emilia, 2004). Tra le esposizioni cui ha preso parte ricordiamo Progetto Bovisa (Palazzo della Triennale – Milano, 1999), Visioni. Temi e Modi. La Giovane Figurazione Italiana nell’anno 2000 (La Posteria – Milano, 2000), Generazionale. Indagine sulle Nuove Generazioni (Basilica Palladiana - Vicenza, 2001), Nuovo Paesaggio nell’Arte Contemporanea (Galleria d’Arte Moderna – Udine, 2003), Alto Impatto Ambientale (Reggio Emilia, 2003) e la personale 95-05 che il Comune di Como gli ha dedicato nell’ottobre del 2005. Nel 2002 è stato tra i finalisti del Premio Cairo Communication, nel 2004 è presente alla Xiv Quadriennale di Roma e nel 2005 ha partecipato alla Biennale di Pechino. I suoi lavori saranno presentati alla Berliner Liste (ottobre 2006) . .  
   
 

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