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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Novembre 2008
 
   
  POTENZA - UNA TERAPIA D´URTO PER AGEVOLARE IL CREDITO ALLE PMI CONTRIBUTI FINANZA AGEVOLATA PROJECT FINANCING REQUISITI PATRIMONIALI

 
   
  Potenza, 12 novembre 2008 - Il difficile momento di stagnazione produttiva spinge la Camera di Commercio di Potenza ad intensificare le azioni di sostegno per le pmi della provincia attraverso quella che il presidente Pasquale Lamorte ha definito una vera e propria “terapia d’urto”. L’ipotesi è costituire un Fondo interistuituzionale da un milione di euro, coinvolgendo l’intero sistema produttivo locale, dalla Regione alla Provincia, dalle Comunità Montane ai Comuni . “Negli ultimi anni – spiega Lamorte - abbiamo assistito ad una polverizzazione di risorse finanziarie messe a disposizione dei Consorzi Fidi da diverse amministrazioni, senza la definizione di obiettivi e risultati da conseguire. Una concentrazione di questi fondi costituirebbe invece una significativa massa critica in grado di incidere di più sulle scelte e sulle procedure di affidamento e garanzia delle operazioni creditizie”. “Le due condizioni poste dalla Cdc per rendere fruibile il Fondo ipotizzato consisterebbero nel chiedere ai Consorzi Fidi di modificare o integrare le convenzioni sottoscritte con le banche prevedendo la riduzione dei tassi di interesse praticati, a fronte di incrementi di garanzia assicurati dalla Camera di Commercio (copertura massima 80%). In secondo luogo, ottenere dalle banche un aumento del moltiplicatore che permetterebbe ai consorzi fidi di sostenere un maggior numero di interventi e un più significativo livello di affidamento”. Il cambio di marcia invocato da Lamorte scaturisce dalle risultanze del recente incontro con le Associazioni di categoria ed i Consorzi fidi volto a presentare l’aggiornamento del programma camerale previsionale per il 2009. Un discorso a parte merita il fondo per il sostegno alla capitalizzazione, nato per sostenere il consolidamento patrimoniale ed organizzativo delle Pmi, il cui mancato decollo sarebbe addebitabile alla natura della realtà produttiva locale, formata prevalentemente da microimprese di cui poche costituite in forma societaria e/o propense alla trasformazione. Da qui la necessità di una rivisitazione della misura. Le associazioni di categoria hanno chiesto di estenderla nei confronti di tutte le imprese, eliminando il vincolo della necessaria capitalizzazione e trasformandola in una misura di sostegno sotto forma di integrazione di garanzia nei confronti di tutte le imprese nel momento di accesso al credito, in particolare per gli imprenditori aventi minore capacità negoziale per le dimensioni dell’impresa e/o per le difficoltà finanziarie. Tra le altre misure previste dalla Camera di commercio c’è un ulteriore sostegno alle aziende in situazione di start up, da erogare innalzando da tre a cinque anni il periodo di riferimento per beneficiare della contribuzione agevolata in conto interessi sui mutui garantiti dai Consorzi Fidi. Un’operazione, questa, che verrà effettuata con fondi esclusivamente a carico della Camera di commercio. .  
   
 

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