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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Novembre 2008
 
   
  AUMENTI CANONI DEMANIALI MARITTIMI, LA REGIONE SARDEGNA: INTERVENGA IL GOVERNO NAZIONALE

 
   
   Cagliari - La Regione scende in campo per evitare gli imminenti e vertiginosi aumenti dei canoni demaniali marittimi che interesseranno, secondo la normativa dello Stato, le nuove concessioni e i rinnovi di quelle esistenti per la gestione di stagni e lagune della Sardegna. Il 12 novembre l´assessore regionale dell´Agricoltura, Francesco Foddis, sarà a Roma per discutere della vicenda con il ministro per le Politiche agricole Luca Zaia e per chiedergli un autorevole e immediato intervento che eviti al comparto pesca nuove difficoltà. "Serve al più presto un tavolo a livello nazionale - ha spiegato l´assessore Foddis - dal quale emergano soluzioni concrete contro quello che si prefigura come un aumento esorbitante dei canoni demaniali marittimi. Sensibilizzerò sull´emergenza anche gli altri colleghi assessori perché il problema assuma rilevanza nazionale". Della questione si è discusso ieri pomeriggio durante il Tavolo azzurro, al quale hanno partecipato i rappresentanti delle organizzazioni di categoria (Lega Pesca, Federcopesca, Agci-agrital, Unci Pesca e associazione Armatori sardi), che hanno condiviso con l´assessore la preoccupazione per uno sviluppo che comporterebbe gravissime conseguenze finanziarie nei confronti dei soggetti concessionari. Le stesse associazioni hanno auspicato, in attesa di una normativa compiuta, soluzioni tampone e hanno annunciato iniziative clamorose per evitare gli aumenti. Tutto nasce dall´abrogazione, con un decreto legislativo del 2004 (il numero 154), della legge nazionale 41/1982 che consentiva di pagare solo un decimo del canone previsto e altre agevolazioni. Il decreto di quattro anni fa prevede invece che i nuovi concessionari debbano pagare canoni privi di questi "sconti". .  
   
 

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