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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Novembre 2008
 
   
  REGIONE LOMBARDIA E UNIVERSITA´ INSIEME PER LA RIFORMA RIUNIONE AL PALAZZO PIRELLI DEI 13 RETTORI CON FORMIGONI AUTONOMIA E RICERCA PER COMPETERE, SI´ ALLA REGIONALIZZAZIONE

 
   
   Milano, 18 novembre 2008 - Regione Lombardia e tutte le Università lombarde fanno sistema per essere insieme protagonisti di una riforma "coraggiosa e organica" nel segno della qualità, del merito, del rilancio della ricerca, della regionalizzazione. Sono concetti e impegni espressi nel documento congiunto sottoscritto dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni e dai 13 rettori delle Università lombarde, al termine di una seduta di lavoro cui hanno partecipato anche il vicepresidente e assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni, e l´assessore alle Reti, Servizi di pubblica utilità e Sviluppo sostenibile, Massimo Buscemi (con delega all´innovazione). "Abbiamo firmato un documento - ha spiegato il presidente Formigoni - che fissa le linee fondamentali di una posizione fortemente unitaria e condivisa: l´autonomia delle università, la qualità dell´istruzione e della didattica, la crescita della capacità di competere su scala internazionale. Ma anche nuovi criteri per la ripartizione dei fondi, che tenga conto del merito e della qualità. E una rinnovata attenzione al diritto allo studio innanzitutto dei più capaci e meritevoli". Con queste premesse, il documento esprime anche la convinzione che "il recente decreto legge (del ministro Gelmini, ndr) rappresenta un primo passo nella giusta direzione". Ed ecco il testo integrale della Dichiarazione congiunta di Regione Lombardia e Università Lombarde. "Regione Lombardia e le Università Lombarde ritengono necessaria una riforma coraggiosa e organica del sistema universitario, per accrescerne la capacità di essere competitivo su scala internazionale e di essere motore di sviluppo del Paese. Per questo occorre una visione di ampio respiro che, oltre ad un recupero di efficienza, metta a tema le funzioni essenziali dell´Università: educazione e ricerca. Condizione necessaria è il contributo di tutti ed in particolare un confronto aperto con chi negli Atenei vive e lavora, per affrontare insieme le questioni da cui dipende il futuro dell´Università e quindi dei nostri giovani. Il recente decreto legge rappresenta un primo passo nella giusta direzione. L´introduzione di meccanismi premianti per le Università efficienti e il modello innovativo tratteggiato nelle linee guida del Ministero, di cui si sono avute le prime anticipazioni, aprono infatti prospettive più favorevoli per la crescita degli atenei lombardi. Regione Lombardia e Università Lombarde chiedono da tempo che vengano attuati principi di liberalizzazione del sistema universitario: - da un lato una governance istituzionale, che attribuisca piena autonomia e conseguente responsabilità agli Atenei nella programmazione, nella gestione delle risorse finanziarie, nella scelta della propria forma giuridica e nel reclutamento del personale docente; - dall´altro l´introduzione di meccanismi che affermino la centralità della valutazione e del merito, consentendo di misurare con piena attendibilità, omogeneità e trasparenza i risultati prodotti dai singoli Atenei, anche in vista di una conseguente e motivata attribuzione delle risorse in misura adeguata alle effettive esigenze, delle Università statali e non statali. Regione Lombardia e le Università Lombarde intendono perciò contribuire in modo propositivo alle iniziative del governo nella consapevolezza che, per il successo della riforma, è indispensabile il pieno coinvolgimento di Atenei e territorio nella elaborazione delle linee guida, all´interno di un quadro finanziario che valorizzi e non ostacoli le istanze di trasformazione già presenti nel nostro sistema accademico. Per quanto riguarda la Lombardia, l´impegno per una maggiore autonomia degli Atenei va di pari passo con quello di garantire il diritto allo studio dei capaci e meritevoli, come hanno dimostrato le recenti politiche regionali: lo dicono la riforma che avvicina la gestione dei servizi agli studenti affidandola alle Università ed il forte impegno finanziario per la realizzazione di residenze e alloggi, nonché per espandere l´accesso alle borse di studio ed ai prestiti d´onore, come elemento di una più generale politica di sostegno alla persona e alla famiglia. A questo proposito, Regione Lombardia e Università Lombarde segnalano al Governo la necessità di stabilire criteri di merito più rigorosi e borse di studio adeguate ai costi della vita lombardi, cogliendo la congiuntura favorevole delle risorse aggiuntive stanziate a partire dal 2009 con il decreto legge e di adoperarsi in ogni modo per sostenere i giovani ricercatori meritevoli con borse di studio e sostegni adeguati. Come ambito immediato di azione congiunta, per sostenere la competitività del sistema universitario Regione Lombardia e le Università Lombarde individuano la promozione di accordi per sostenere la ricerca e sviluppare iniziative di internazionalizzazione, di attrazione di ricercatori dall´estero e promozione delle Università lombarde nonché di verifica della funzionalità e dell´efficacia della dislocazione territoriale delle sedi e dei poli universitari. Per favorire la competitività del Sistema Universitario Lombardo Regionale, in sinergia con il tessuto produttivo, Regione e Università ritengono opportuno promuovere un approfondimento circa la possibilità di ulteriori trasferimenti di competenze dallo Stato alla Regione ai sensi dell´art. 116, comma 3 come novellato dalla riforma della Parte Ii del Titolo V della Costituzione". . .  
   
 

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